STROLL – FORCE INDIA: UN MATRIMONIO CHE S’HA DA FARE?


Molti voci all’interno del paddock indicano Stroll padre come potenziale acquirente della Force India.

Se è vero che il team anglo-indiano, di proprietà del miliardario Vijay Mallya, naviga in buone acque a livello motoristico, a livello prettamente finanziario la sua posizione è alquanto vacillante.

Già, perché tutto ruota attorno alla figura del patron indiano, indagato in India per riciclaggio di denaro, sul quale pende un mandato di arresto internazionale da marzo 2016: proprio a causa dei suoi problemi con la giustizia indiana, il buon Vijay vive in Inghilterra senza possibilità di spostarsi (il suo passaporto è bloccato dalle autorità indiane) ed è proprio qui che comincia ad entrare in gioco Lawrence Stroll.

Alcune voci, infatti, dicono che il padre di Lance Stroll, attuale pilota Williams, voglia rilevare la scuderia indiana (ma con sede a Silverstone) per garantire al figlio un sedile migliore. In altri termini, il padre miliardario (come già raccontato in un precedente articolo) starebbe per comprare una buona (se non tutta) quota della scuderia di Mallya, abbandonando così la storica ed ormai decaduta Williams.

A sua volta, la scuderia di Grove, attualmente gestita da Paddy Lowe e da Claire Williams, potrebbe trovare l’occasione giusta per “emanciparsi” dall’ingombrante famiglia Stroll ed avviare un lento processo di rifondazione (come, in parte, sta accadendo ad un’altra squadra inglese “nobile ma decaduta”, cioè la McLaren); l’unico problema è trovare un main sponsor dato che dal 2019 Williams non avrà più Martini. La multinazionale del Vermouth aveva espressamente bisogno di piloti – testimonial “anziani” al fine di pubblicizzare i propri prodotti in paesi dove è vietato abbinare immagini alcoliche a giovani under 25: Stroll e Sirotkin hanno rispettivamente 19 e 22 anni e, quindi, Martini ha preferito non rinnovare il contratto di sponsorizzazione.

Attendiamo le prossime settimane prima di poter tifare effettivamente una “Force Stroll”…

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