Guida ai supereroi Marvel volume 2: intervista a Luca Barbieri


Guida ai supereroi Marvel, volume 2Da ieri X-Men: Apocalypse è nei cinema di tutta Italia. In attesa di leggere la recensione in uscita sabato su Discorsivo, è il momento di scoprire il secondo volume della Guida ai supereroi Marvel. Uno strumento imprescindibile per riuscire a districarsi nelle trame con protagonisti i mutanti, se possibile ancora più complesse di quelle dedicate ai Vendicatori.

Uscito nell’agosto 2015, il tomo conclusivo dell’opera scritta da Luca Barbieri e Gianluca Ferrari per la casa editrice Odoya regala ancora soddisfazioni al lettore avido di conoscenze marvelliane: 30 nuove schede dedicate agli eroi da Iceman a Zombie, una sezione di approfondimento sulle entità cosmiche e lo speciale Il più forte che c’è, condensato del capitolo Scontri dal libro 50 anni di Hulk, ad opera dello stesso Ferrari.

Dopo aver presentato un anno fa la struttura complessiva dell’opera e il primo volume della Guida ai supereroi Marvel, l’uscita di X-Men: Apocalypse offre lo spunto per una chiacchierata sul secondo tomo con Luca Barbieri. Giornalista, scrittore, saggista e disegnatore, ha all’attivo sei libri e diversi premi, oltre a numerosi articoli scritti per Sergio Bonelli Editore a partire dal 2013. È considerato uno dei maggiori esperti di Wolverine in Italia, come dimostra il suo notevole contributo al secondo volume della Guida.

1) In diversi passaggi, la Guida ai supereroi Marvel si sofferma sul tema dell’emarginazione sociale subita da tanti eroi della Casa delle Idee, non solo mutanti (interessante il riferimento alla blaxploitation nella scheda di Luke Cage). Che ruolo credi possano avere i personaggi Marvel nell’epoca attuale, segnata dal ritorno prepotente di xenofobia e discriminazioni di ogni genere su entrambe le sponde dell’Atlantico?

Guida ai supereroi Marvel: il primo numero di Luke CageMolti personaggi dell’universo Marvel nascono come emarginati in cerca di riscatto, non solo i mutanti. Peter Parker, ad esempio, è un ragazzino isolato e “bullizzato” – come si direbbe oggi – dai compagni di scuola, solitario perché solo, divorato dal senso di colpa e dal perenne sogno di un riscatto. E stiamo parlando di colui che veste i panni di Spider-Man, non di uno qualunque. Hai poi argutamente fatto cenno a Luke Cage, emblema di un’intera razza ghettizzata, a stento sollevatisi dal giogo, da poco abbandonato, delle catene. Tony Stark, simbolo vivete dell’ingegno americano e del self-made man, piomba nel vortice dell’alcolismo, ma si risolleva. E che dire di Magneto, ebreo vittima delle crudeli e insensate persecuzioni naziste?

Nominando Magneto sono volutamente tornato ai mutanti, che rappresentano di fatto il fiore all’occhiello della Marvel in fatto di emarginazione sociale, di odio, di razzismo, di diffidenza malcelata quando non di aperta ostilità. Il ruolo che ha sempre giocato la Marvel – ricordandoci che non si tratta “solo” di fumetti ma di albi che vengono letti dai bambini, e cioè i futuri uomini – è stato quello di insegnare a non basarci mai sulle apparenze, allontanado qualcuno perché ci appare diverso (verde, brutto, peloso, o semplicemente “strano”) o perché ci viene detto di farlo. La Marvel ha sempre educato i suoi lettori al rispetto e alla tolleranza, e continua a farlo ancora adesso proponendo ad esempio un’eroina musulmana, la mutante Dust, in un’epoca non propriamente facile per modelli di questo tipo.

2) Da esperto delle vicende di Wolverine, se dovessi indicare 5 storie o archi narrativi fondamentali del personaggio per chi ancora non lo conosce, quali titoli sceglieresti? Quali sono invece le tue storie preferite, quelle che ritieni più spettacolari e memorabili?

Ho dedicato a Wolverine una delle più lunghe schede mai scritte sul personaggio, quindi sono la persona meno indicata per rispondere alla tua domanda, perché direi d’istinto: tutte. Però, dovendo selezionare, in ordine del tutto casuale e quindi senza una classifica ti direi:

The Origin, miniserie pubblicata tra il 2001 e il 2002, scritta da Jenkins e Quesada e disegnata da due “mostri” come Kubert e Isanove, che racconta le origini del personaggio, momento atteso da decenni dai fan, svelando anche il vero nome di Wolverine: James Howlett.

Guida ai supereroi Marvel: WolverineGiusto per complicare le cose, che complicate non sono mai abbastanza, suggerisco anche Origins. È la stessa cosa? Niente affatto. È la lunga saga che vede la luce tra il 2006 e il 2010, scritta da Daniel Way, che vede Logan cercare di ricomporre faticosamente tutti i tasselli del mosaico del suo complesso passato. In questa saga scopre di avere un figlio, Daken, che lo vuole uccidere, che tutta la sua vita si è sempre svolta all’ombra delle decisioni prese da Romulus, e vede l’intervento di quasi tutti i suoi nemici storici, da Omega Red a Sabretooth. Imperdibile.

La miniserie in quattro numeri Wolverine scritta da Claremont e disegnata da Miller. Una pietra miliare, che chiarisce in modo definitivo la dicotomia uomo/animale alla base del personaggio, che ne svela il profondo codice d’onore, che intreccia in modo indissolubile il suo legame col Giappone.

Il ciclo di Madripoor scritto ancora da Claremont e Peter David e illustrato da Buscema, dove Logan diventa il Guercio e conduce un’esistenza al limite dell’illegalità nell’isola del crimine prima citata, accanto a un colosso grigio e possente come Mr Fixit. I disegni di Buscema vanno visti, non si possono commentare.

La saga Nemico pubblico, testi di Mark Millar e disegni di Romita Jr. Un pugno allo stomaco: ancora Giappone, un Logan in cerca di vendetta mai così spietato (si conta il record di uccisioni) e così stratega, un nemico come Gorgon che gela il sangue nelle vene e che riesce a… uccidere il nostro mutante artigliato!

Aggiungo una sesta serie, jolly: Vecchio Logan, ancora di Millar e disegnata da McNiven (un altro fenomeno). Futuro distopico, atmosfere western, Logan vecchio e furioso come Clint Eastwood ne Gli Spietati… una gang di Hulk fuori controllo… e Logan mangiato da uno di essi!

3) Come scrivete più volte nella Guida ai supereroi Marvel, nei fumetti di supereroi – non solo Marvel – tutto cambia per non cambiare mai. Pensi che la morte di Wolverine sia definitiva oppure che un suo ritorno sia solo questione di tempo? C’è qualche indizio in merito?

Guida ai supereroi Marvel: is Wolverine still dead?In Marvel nessun morto resta morto. È una legge non scritta. Questo purtroppo toglie ormai del tutto il pathos dai grandi sacrifici, dalle morti spettacolari. Ci sono alcune eccezioni, come Jean Grey e Capitan Marvel, ma sono – appunto – eccezioni. Wolverine non è destinato a essere una di queste. Ucciso forse per motivi commerciali (i diritti cinematografici in mano alla Fox) e in modo davvero spettacolare (ustionato a morte dall’adamantio fuso dopo aver perso il fattore rigenerante e tramutato in una statua).

Resterà morto? No. Già non lo è più, in base al reboot generale compiuto da Battleworld. Nel pazzo multiverso collassato scorazzano diversi mutanti artigliati di varie età e da vari universi provenienti. E c’è finalmente un erede dopo la lunga lotta per il titolo onorifico lasciato vacante da Logan: come ipotizzavo già l’anno scorso è la figlia-clone Laura (X-23 per gli amici) ad aver vinto la lotteria.

4) Dal capitolo della Guida ai supereroi Marvel riservato agli adattamenti cinematografici su Wolverine e gli X-Men emerge una tua sostanziale soddisfazione per le trasposizioni uscite finora. Hai preferito la prima trilogia, la seconda o i film dedicati a Wolverine? Cosa ti aspetti da X-Men: Apocalypse?

Gli adattamenti cinematografici dei fumetti sono buoni o non lo sono a seconda della fedeltà al personaggio: per questo un giudizio complessivo non lo si può dare, ma va valutato caso per caso. La vecchia trilogia ha avuto il merito di far conoscere al grande pubblico gli X-Men e di aver lanciato nell’olimpo delle stelle Hugh Jackman con gli artigli. Guida ai supereroi Marvel: X-Men: ApocalypseIl suo successo personale, dovuto in parte al suo carisma e al suo talento e in parte a quelli del personaggio, è indubbio: è l’unico X-Man ad aver avuto un suo film (Deadpool non è un X-Man… vorebbe, ma non lo è), anzi due, forse tre. Dei suoi film personali, entrambi davvero notevoli, L’Immortale merita un maggior numero di applausi.

Detto questo, buono il primo film sugli X-Men, deboli gli altri due (con punte di pessimo per il terzo). Buono invece il reboot X-Men: L’inizio, con attori convincenti e, in parte, buona regia e sceneggiatura frizzante; ancor meglio Giorni di un futuro passato (davvero mozzafiato) e molto difficile da mettere su pellicola. Da Apocalypse mi aspetto un tris da applausi dopo i primi due successi. Apro una parentesi per commentare le due bellezze che hanno dato volto e soprattutto corpo a Mystica: Rebecca Romijn e Jennifer Lawrence.

5) Cosa prevedi – e cosa ti auguri – per il futuro cinematografico dei mutanti, e dell’artigliato in particolare? È realistico pensare ad un accordo ancora più esteso tra Fox e Disney per vedere al cinema Avengers vs X-Men?

Ormai Marvel Studios e Fox corrono su due binari paralleli una corsa tesa a superarsi. Migliori polmoni li ha Marvel, spinta dalla locomotiva Disney, ma Fox può contare su Wolverine, Mystica e Magneto, che il pubblico adora, e ora anche su Deadpool (per molti una nuova scoperta, ma io e Gianluca gli avevamo già dedicato una scheda singola due anni fa, nel primo volume della Guida). Un accordo tra le due case cinematografiche è quasi impossibile, viste le perversioni venute a crearsi con i due Quicksilver quasi contemporanei e con la questione degli “umani potenziati” della Marvel che non ha i diritti sulla parola “mutanti”.

Impossibile ma auspicabile perché voluto da molti: dai fan, anzitutto, e poi da Jackman che vuole scontrarsi con gli Avengers e, ancora, dai fratelli Russo, registi degli episodi di Capitan America, che vogliono Wolverine nei loro film. Io dico solo, per convincere i pezzi grossi di Hollywood: ma avete idea di cosa accadrebbe al pubblico se deste loro una scazzottata Hulk/Wolverine come quelle dei fumetti? Dico, avete idea???

2 Comments

Aggiungi

+ Leave a Comment