
Serie tv e cibo sono piú simili di quel che pensiamo
Pensate attentamente a cosa provate prima, durante e dopo la visione della vostra serie tv preferita. Ad esempio quando vedete per la prima volta il trailer della prossima stagione di uno show che vi fa impazzire. Non riuscite a contenere l’eccitazione e magari vi viene anche l’acquolina in bocca. Un po’ come succede con il cibo, nella dolce attesa di una ricetta che vi fa leccare i baffi.
Partendo da queste considerazioni parleremo in questo articolo delle affinità che vi sono tra le serie tv e il cibo, sulle reazioni che scatenano e che sono più simili di quello che pensiamo.

Breaking bad – La pizza è arrivata! (Credits: Amc)
La digestione comincia dalla bocca
La famosa acquolina in bocca si forma vedendo, odorando o solamente pensando a un alimento che si desidera gustare. Ancora prima di ingerire qualcosa il cervello stimola la produzione di saliva per cominciare a digerire il cibo.
Ma questo mi capita personalmente (e puntualmente) anche non appena la notizia, il trailer o l’immagine di una nuova serie tv che mi interessa, o magari la successiva stagione di una serie amata mi fa già pregustare le serate sul divano, un piccolo piacere dopo una intensa giornata di lavoro.
E la salivazione aumenta, realmente.

Friends – Quando la fame chiama… (Credits: Nbc)
Abbuffarsi di serie tv e cibo: il binge watching
Ma una volta davanti al nostro piatto – o al nostro show – preferito è davvero difficile trattenersi. Da quando esistono i servizi on-demand, a parte rarissime eccezioni, è possibile guardare le puntate di ogni serie tv tutte in una volta, senza aspettare.
Tanto è vero che negli ultimi anni è stato coniato il termine binge watching, una e vera e propria abbuffata televisiva. Si tratta della traduzione letterale dai termini inglesi binge, abbuffata, e watching, visione. È analoga alla pratica malsana del binge drinking, che invece indica l’uso smodato di alcool, e anche al binge eating, con cui si intende il disturbo da alimentazione incontrollata.
Addirittura sembra che il bisogno di guardare tanta televisione provochi gli stessi effetti piacevoli dovuti all’assunzione di droghe, permettendo il rilascio di endorfine che provocano nel soggetto rilassamento e il desiderio di prolungare l’esperienza – leggi: provoca dipendenza.

Friends (Credits: Nbc)
Secondo lo studio di alcuni dottorandi dell’Università di Austin in Texas (Yoon Hi Sung, Eun Yeon Kang e la professoressa Wei-Na Lee) sembra addirittura che il binge watching sia correlato a depressione, solitudine, incapacità di autogestirsi, obesità e spesso utilizzato, così come avviene per altri tipi di eccessi, per allontanarsi da sensazioni negative.
È anche vero che questa pratica è spesso legata a prodotti di qualità: una serie tv che ci piace è come cibo che ci piace. Ma se ci si abbuffa rimediamo solo un mal di pancia, gonfiore e pesantezza. Imparare ad aspettare un episodio potrebbe diventare esso stesso piacere.
Sazietà
Ma per un attimo consideriamo la visione di una serie tv fatta in maniera sana e controllata, come un pasto non troppo frugale ma fatto di cibi gustosi. Come quando ci si alza da tavola non troppo pieni, ancora con un poco di fame.
La parola Retrogusto descrive quella sensazione gradevole – o sgradevole – che ci lasciano alcuni cibi o bevande in bocca dopo averli degustati. Può essere il sentore di limone di una torta, l’aroma di cioccolata o liquirizia di un buon caffè, l’unto dei gratinati di mamma. Ma anche l’amaro di una zucchina dimenticata nel frigo, che andava buttata e non cucinata.

L’ultima, commovente, scena di The Big Bang Theory. Nonché una delle più iconiche (Credits: Cbs)
Ma la sensazione che spesso mi dà aver finito una bella serie tv è quella ovviamente di buon sapore in bocca; un ottimo retrogusto, appunto. Fatto di soddisfazione, tempo ben speso e, perché no, anche come elevazione personale.
Una sensazione che non si vede l’ora di riprovare, come una cena nel vostro ristorante preferito.
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