Quella fetta di serie tv dipendente dal fumetto: non solo supereroi


Non siamo ancora stufi, dopo il Lucca Comics and Games, di nuove uscite di fumetti e serie tv. Trovare queste ultime due parole accostate nella stessa frase è al giorno d’oggi sempre più comune. Il binario che lega i due mondi ha però essenzialmente una sola direzione, quella che dai fumetti va alle produzioni televisive. La parte di serie tv dipendente dal fumetto è ogni giorno in aumento.

serie tv dipendente dal fumettoAttualmente non conosco serie televisive che abbiano ispirato direttamente serie a fumetti, mentre il piccolo schermo ha una vera e propria dipendenza dalla nona arte. Escludiamo i fumetti di Game of Thrones pubblicati da Italycomics e tratti dalla serie tv, dato che derivano comunque dai libri di Martin. Il colosso Netflix ha acquistato i diritti del Millarworld di Mark Millar, il papà di Kick-Ass: altro grande bacino in cui pescare senza aver problemi di diritti da pagare. Inoltre da giugno è disponibile come ebook The Magic Order, il primo fumetto prodotto direttamente dalla piattaforma Netflix: scritto da Millar e disegnato da Oliver Coipel, ha buone possibilità di diventare serie tv.

La lista di serie tv tratte da fumetti è lunghissima e impossibile da esaminare in un articolo. Tra serie passate, in corso, progetti abortiti e in produzione sono diverse decine i titoli che dipendono dalla carta stampata. È evidente che il genere dei serie tv dipendente dal fumettosupereroi rappresenta il più nutrito gruppo di comics saccheggiati dalla tv. A partire dal lontano Arrow del 2012 ci sono state diverse diverse incursioni nel genere supereroistico, con interessanti evoluzioni nel modo di trattare le storie.

In Gotham ad esempio, si è scelto di rappresentare la nascita dei villains antagonisti di Batman, seguendo le orme di un giovane James Gordon: mossa che ha pagato visto che siamo giunti alla quarta stagione. Altri titoli, come Supergirl e The Flash, mantengono uno stile classico da fumetto “politically correct“, proponendosi per un target adolescenziale. Ma il superoeroe non è solo per ragazzini. L’uscita di Daredevil ha cambiato il modo di raccontare sul piccolo schermo l’eroe serie tv dipendente dal fumettomascherato. Il Matt Murdock di Netflix è perennemente tumefatto e pieno di lividi, avvolto da un’oscurità che non deriva solo dalla sua cecità. Charlie Cox lo interpreta divinamente e il suo nemico della prima stagione, il Kingpin dal volto di Vincent D’Onofrio, è leggendario.

Il successo di questa serie tv dipendente dal fumetto, ha sancito una serie tv dipendente dal fumettoserie di produzioni che non sempre hanno avuto lo stesso consenso: Luke Cage, Iron Fist (cancellato dopo due stagioni) e The Defenders sono tra questi. Jessica Jones e The Punisher invece hanno avuto una sorte migliore.

La sceneggiatura dark e la resa di eroi tormentati resta evidentemente un punto vincente per le serie tv. Tale concetto è portato all’estremo da Legion, serie tv dipendente dal fumetto legato agli X-Men. Il personaggio di Legione, serie tv dipendente dal fumettofiglio illegittimo del Professor X, è un antieroe per eccellenza e soffre di disturbi schizofrenici. L’ideatore Noah Hawley, il creatore del cult televisivo Fargo, ha dato una impronta originale alla serie, discostandosi da ogni storia di supereroi precedente. La narrazione è lisergica, complessa e destinata ad un pubblico attento e ricercato.

L’esempio migliore di serie tv dipendente dal fumetto conduce a Robert Kirkman e al suo The Walking Dead, una serie tv dipendente dal fumettodelle produzioni televisive di maggior successo degli ultimi 8 anni. Anche se la sceneggiatura del piccolo schermo si discosta in maniera esponenziale dal fumetto originale, è chiaro come l’apprezzamento dei fan derivi in massima parte dall’idea del fumetto. Kirkman ha adattato alla tv anche Outcast, storia di possessioni e entità oscure, senza ottenere l’esito sperato: la serie è stata cancellata dopo due stagioni.

È uscendo dal mondo dei supereroi però che si trova, a mio avviso, la migliore parte di serie tv dipendente dal fumetto. Nelle tavole a serie tv dipendente dal fumettofumetti temi scomodi come violenza, volgarità, sesso e cinismo sono trattati liberamente, mentre il medium televisivo ha sempre affrontato questi argomenti con prudenza. Gli esempi recenti di Preacher e Happy! hanno di fatto invertito la tendenza.serie tv dipendente dal fumetto

 

Nonostante fossi scettico sulla resa del dissacrante capolavoro di Garth Ennis, la serie tv di Preacher si è dimostrata un successo. Discostandosi dall’originale quanto basta per non creare una copia impossibile da riprodurre, la sceneggiatura sviluppata da Rogen, Goldberg e Catlin scorre rapida senza lesinare su volgarità ed efferatezze varie. L’esilarante Happy!, tratto dal graphic novel di Grant Morrison, è andato così bene che proseguirà con la seconda stagione, anche dopo aver esaurito le tematiche presenti nell’opera a fumetti.

Continuando con fiction adattate da fumetti indipendenti, abbiamo di recente serie tv dipendente dal fumettocitato il delizioso The End of the F***ing World, mentre il 21 settembre Netflix ha lanciato la serie animata del meraviglioso Hilda di Luke Pearson, dimostrando attenzione anche per i più piccoli. La lista è ancora lunga, questi sono solo pochi esempi.

E il futuro cosa porterà? Sembrano ormai confermate le serie tv dipendente dal fumettoproduzioni del capolavoro di Alan Moore Watchmen, della chicca di Gerard Way The Umbrella Academy, dell’interessante Deadly Class della Image. Fondate le voci che parlano di trasposizioni di mostri sacri come Swamp Thing sempre di Moore, di The Boys, l’irriverente fumetto di Garth Ennis e dell’apocalittico Y-The Last Man di Brian K. Vaughan.

E se i sogni dovessero avverarsi, in un prossimo futuro potremmo vedere in tv gioielli come Concrete, East of West, Scalped, Sin City, The Wicked+The Divine, Witchblade, Judge Dredd e addirittura graphic novel drammatiche come Essex County di Lemire (OMG!). La parte di serie tv dipendente dal fumetto si allarga a macchia d’olio e da buon nerd non posso che sfregarmi le mani.

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