Comics is the new sexy – Lo stile del mondo a fumetti
So che la maggior parte di voi leggendo Brainy is the new sexy si sarà chiesta: “poffarbacco cosa c’entrano i fumetti?!?”. Eppure è proprio così: comics is the new sexy.
Se ci si ferma a riflettere, infatti, si nota immediatamente che i fumettisti di oggi, soprattutto all’estero, sono ormai delle vere e proprie star, quasi al pari dei personaggi che nascono dalla loro immaginazione: non può non saltare all’occhio il caro vecchio Stan Lee che fa il prezzemolino in tutti i film di casa Marvel. Certo, all’estero tendenzialmente sono molto più veloci nel riconoscere il talento artistico, nel coltivarlo e nel premiarlo; e quindi, gli autori nostrani?
Beh loro non sono solo sexy, sono degli eroi.
Ora voi direte che sono un’esagerata, e di certo mi piace parlare per iperboli, però pensiamoci su: la maggior parte inizia giovanissima, con già un’idea di ciò che vuole fare da grande (io alla soglia dei trent’anni ho deciso che voglio le tende della cucina gialle, fate voi), e con una determinazione che non si vede tutti i giorni si mette a perseguire un sogno che, soprattutto qualche anno fa, in Italia sembrava utopico. Eppure oggi ci sono file di ragazzi che attendono ore per l’autografo del proprio autore preferito, per assistere a conferenze e vedere workshop, il mercato del fumetto si sta risollevando e sta, finalmente, cambiando in qualcosa di più maturo.
Tantissimi di questi autori ancora oggi hanno un lavoro “vero” (permettetemi la punzecchiatura) e il fumetto è la passione che si insegue nel tempo che avanza, pochi sono i fortunati che della propria passione hanno potuto fare un mestiere a tempo pieno, eppure tutti regalano all’editoria italiana nuovi spunti, idee, colori e personaggi. Non è forse sexy una persona che, con pochi tratti a volte nemmeno stilisticamente eccelsi, sa trasmettere un’emozione o farci fare una risata? Pensate all’ormai famosissimo Sio, che non è esattamente Monet dal punto di vista dello stile grafico, eppure comunica immediatamente il suo messaggio, con un’efficacia universale ed un talento pazzesco per la narrativa.
Partecipare ad incontri e conferenze di chi abita il mondo del fumetto italiano è davvero una bella esperienza: innanzi tutto si ha la percezione di vedere interagire una grande famiglia sparsa per tutta Italia che approfitta di queste occasioni per riabbracciarsi, inoltre quello che spicca è la presenza di una voglia di collaborare assente anni fa, e la nascita di fucine di idee come Uno Studio in Rosso di Roberto Recchioni & Company ne fa da testimonianza (e se il dark lord del fumetto italiano non è la personificazione del principio comics is the new sexy…). Si sa d’altro canto che le persone felici sono più attraenti, e qui abbiamo davanti personaggi non solo soddisfatti di quello che fanno ma che sprizzano energia creativa da tutti i pori, sanno coinvolgere gli altri in progetti che il comune mortale non penserebbe nemmeno di poter affrontare e credono in un futuro migliore per il mondo della creatività italiana, unendo strumenti di comunicazione diversissimi tra loro e vivendo appieno quest’epoca di cambiamenti.
I nostri fumettisti sono anche rivoluzionari.
Vedete, quelli che hanno qualcosa da dire non si arrendono mai. Si auto-producono, auto-finanziano e auto-consegnano alle librerie; affrontano una foresta stantia di giganti di pietra, rimasta immutabile per anni e hanno l’ardire di scrollare questi colossi dal loro sonno, proponendo progetti e creando collaborazioni, avendo addirittura la faccia tosta di sottoporre nuove sceneggiature all’ancora più imbalsamato universo del cinema italiano.
Quindi signori, abbiamo la risposta: comics is the new sexy, compreso il nostro autore preferito.
Bellissimo articolo! Condivido in toto 😀