A Te. L’ultimo saluto di Fiorella a Lucio


copertinaSi era già esibita durante il commovente concerto a Bologna per l’anniversario della scomparsa del cantante emiliano, Fiorella Mannoia, una delle esponenti di spicco del panorama musicale d’autore italiano. Collega ma soprattutto grande amica di Lucio, la cantante romana percorre in 11 brani la musica, le emozione e soprattutto le sensazioni generate dalle canzoni di un artista che raramente non stupiva il suo pubblico con un’eccellente (forse unica nel suo genere) dote musicale. Un album particolare già dal primo ascolto, registrato in presa diretta senza montaggi o tagli, genuino e ricco di arrangiamenti d’autore grazie alla collaborazione con cinque tra i migliori direttori d’orchestra che il nostro paese può offrire: Peppe Vessicchio, Pippo Caruso, Stefano Zavattoni, Marcello Sirignano e Paolo Buonvino.

Ogni brano viene reinterpretato dalla Mannoia senza “scimmiottare” la versione originale, ma arricchendola con un valore aggiunto che solo una cantante e interprete esperta come lei riesce a fare. I brani scorrono piacevoli all’ascolto; la base, mai troppo aggressiva, permette di immedesimarsi nel testo della canzone, pensando allo stesso tempo alla versione originale del pezzo: i grandi successi, così, si arricchiscono di una versione quasi inedita di loro stessi.

Fiorella definisce questo album “un atto dovuto” al cantautore bolognese, compagno di avventure e collega da parecchi anni; la stessa Mannoia si commosse durante l’esibizione di “Cara”, in occasione del concerto per Lucio Dalla. Il brano viene presentato anche nell’album, cantato “alla maniera della Mannoia”, riproducendo in pieno l’intensità che la canzone d’amore vuole trasmettere. La casa in riva al mare è una scoperta, una canzone di speranza arrangiata con percussioni che rendono piacevole l’ascolto, richiamando i rumori che solo il mare riesce a produrre. Tra i brani più conosciuti sono proposti anche “Anna e Marco” e Caruso (brano già cantato dalla Mannoia al Pavarotti & Friends) presentati sempre con un’intensità degna del pezzo.

“Se io fossi un angelo” ha un testo forte e ancora d’attualità per i temi trattati. È stato arrangiato in versione da club, che risulta molto elegante e delicata allo stesso tempo: un contrasto perfetto con le parole della canzone “…vi do due ore, due ore al massimo poi sulla testa vi piscerei, sulle vostre belle fabbriche di missili..”.

Ovviamente non potevano mancare i duetti. La sorpresa è quello con Alessandra Amoroso nella “Sera dei miracoli”: la vincitrice di amici arriva in maniere silenziosa quando meno te lo aspetti, parte bassa per poi “alzare la voce”, mescolandosi perfettamente con la Mannoia. Fiorella è stata chiara su questo punto, a fronte di qualche critica: Lucio Dalla è stato un grande talent scout, e sarebbe stato contento di vedere una promessa della musica italiana interpretare parte di un suo brano con la sua amica Fiorella.

Il secondo duetto non poteva non essere con l’amico di tutta la vita di Lucio: Ron. La loro collaborazione è stata storica: Ron compose parecchi brani con Lucio, Attenti al lupo e “Chissà se lo sai” sono solo due esempi. Fiorella e Ron duettano in Felicità”: il titolo della canzone è già esaustivo sul contenuto e sulla ricerca che ci propone la canzone.

Dal mio punto di vista, questo disco è  un tributo riuscito all’artista bolognese: un album che non vuole sostituire Lucio, ma riportarlo alla memoria, ricordando le grandi emozioni generate dalla sua musica. Non a caso, proprio in queste settimane, successive all’uscita di “A te”, tra i dischi più venduti on line è tornato in classifica 12000 Lune”, una delle più complete raccolte di Lucio Dalla.

Obiettivo riuscito. Grazie Fiorella e Grazie soprattutto a Lucio Dalla.

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