Dodici stelle su un cielo blu


«Against the blue sky of the Western world, the stars represent the peoples of Europe in a circle, a symbol of unity. Their number shall be invariably set at twelve, the symbol of completeness and perfection… just like the twelve signs of the zodiac represent the whole universe, the twelve gold stars stand for all peoples of Europe – including those who cannot as yet take part in building up Europe in unity and peace».

Così si pronuncia l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che il 25 ottobre 1955 adotta la nuova bandiera per rappresentare l’intera Europa geografica. Solo successivamente, nel 1985, i capi di Stato della Comunità europea decisero che la bandiera sarebbe diventata emblema ufficiale della Cee, divenuta poi Ue con la firma del Trattato di Maastricht del 1992.

Facendo un passo indietro si scopre che la discussione intorno alla scelta della bandiera si accese nel 1950, solo un anno dopo la fondazione del Consiglio d’Europa, che al fine di intraprendere un processo di selezione attivò un proprio comitato, incaricato di vagliare diverse proposte.

Tra queste quella dell’austriaco Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, fondatore dell’Unione Paneuropea, che propose una croce rossa in un cerchio giallo su drappo blu (ipotesi scartata in quanto chiaro riferimento cristiano che strideva con la presenza nel Consiglio d’Europa della Turchia, paese di fede musulmana). Robert Bichet presentò una bandiera bianca con quindici stelle verdi, mentre il Movimento Europeo optò per un drappo bianco con una grande “E” verde al centro. Numerose le bozze che si ricollegavano alla simbologia circolare e alla predominanza del blu. Carl Wiedl-Rayomon infine propose una grande stella d’oro su drappo blu, successivamente scartata perché troppo somigliante alla bandiera del Congo.

La decisione del comitato consultivo (25 settembre 1953) di adottare un vessillo con 15 stelle dorate su campo blu incontrò l’opposizione della Germania, in quanto uno degli Stati membri era il territorio della Saar, non ancora reso dai francesi allo Stato tedesco. Il numero quattordici fu scartato per analoghe proteste sollevate dalla parte francese, mentre il tredici fu bocciato per ragioni di superstizione.

Venne creato dunque su richiesta dei governi membri un comitato congiunto con l’assemblea parlamentare, che il 19 maggio 1954 propose una bandiera azzurra con otto anelli d’argento intrecciati, subito scartata in quanto troppo somigliante al vessillo olimpico.

Il 25 ottobre 1955, dopo un’attenta valutazione di una selezione di progetti presentata dal Segretariato Generale del Consiglio d’Europa, venne approvata la bandiera con 12 stelle su drappo blu. Tali stelle sono disposte in cerchio come i dodici numeri del quadrante di un orologio: ognuna ha cinque punte ed è rivolta verso l’alto.

Il numero dodici è simbolo di perfezione e completezza e, come si può leggere sul sito ufficiale dell’Unione Europea «le 12 stelle in cerchio simboleggiano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa».

Il protocollo d’uso prevede che la bandiera europea venga esposta accanto a quelle di Stato durante le visite ufficiali di alte cariche degli Stati membri. Solitamente, inoltre, la essa viene esposta sui palazzi del governo del Paese che detiene la presidenza di turno dell’Unione. Da notare infine che la bandiera è l’unico emblema della Commissione Europea, mentre tutti gli altri organi esecutivi dell’Ue ne hanno uno proprio.

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