Pasqua europea: aspettando il terzo giorno


Tutti stiamo aspettando, così come nelle festività pasquali, una “resurrezione” del bilancio complessivo e una rinascita dell’economia.

Come fare se, però, non si riesce  ad arrivare al “terzo giorno”?

Gli stipendi degli italiani infatti, secondo una recente indagine Eurostat, sono al terzultimo posto in Europa, davanti solamente a Malta, Slovacchia, Portogallo e Slovenia, mentre il costo della vita continua ad alzarsi (mediamente una individuo adulto tra alloggio, cibo, servizi, assicurazione, tempo libero e trasporto in Italia spende poco meno di mille euro al mese).

Ma alleggerire un po’ questo calvario fatto di spese continue e magre entrate è possibile?

Nessuno ha il potere di far sparire questo punto interrogativo, però si possono fornire dei consigli da mettere in atto all’insegna del benessere dei portafogli, oltre che dell’  ambiente, del corpo e della mente: basta impazzire per scegliere su cosa tagliare!

1) Organizzare il trasporto dei figli a scuola, in mancanza di pullman messi a disposizione dai comuni o dagli stessi istituti, con altre famiglie del vicinato: a turno i genitori accompagneranno i propri figli e quelli del quartiere (posti auto permettendo) e li riporteranno anche a casa, dividendosi il numero dei tragitti risparmiando tempo e carburante.

2)Preferire per piccoli prodotti di elettronica caricabatterie ad energia solare, sempre più diffusi in italia e relativamente poco costosi: certo non si possono sfruttare per l’utilizzo di grandi elettrodomestici o televisori, ma comunque risultano abbastanza efficaci per quanto riguarda la telefonia,  i dispositivi multimediali portatili, orologi digitali, navigatori…

3)Essere sempre aggiornati sulle offerte della propria città: tutti i supermercati, dai più piccoli fino ai centri commerciali, attivano periodiche offerte su qualsiasi categoria di prodotti e fasce di prezzo. Questo non significa, però, fare scorte di enormi quantitativi, specialmente per quanto riguarda i generi alimentari: un grandissimo numero di famiglie, secondo alcuni dati dell’ Istat, che attuando questo “piano di risparmio” si vedono costretti a buttare nella spazzatura una percentuale degli acquisti (si noti, infatti, che spesso tale merce è molto vicina alla data di scadenza e necessita di un consumo pressoché immediato). Buona norma è quella di tenere gli occhi ben aperti nel periodo degli sconti, poiché alcuni rivenditori ne approfittano pubblicizzando saldi solo apparenti (il trucco consiste nello scrivere un prezzo iniziale più alto di quello di listino, per poi ribassarlo, riportandolo a livelli normali, dando l’illusione di aver risparmiato un bel po’ di soldi).

4)Diffidare dalle promozioni all-inclusive: i pacchetti-tutto compreso, se non fatti con la massima limpidezza, spesso sono portatori di truffe o, perlomeno, di spese sommarie e non necessarie. Molti utenti, soprattutto per quanto riguarda la telefonia e il traffico internet, si lasciano ingolosire dalle tariffe a prima vista davvero convenienti, per poi scoprire la validità limitata di tali promozioni o le tasse governative aggiunte, per non parlare del credito disponibile non utilizzato che si deve pagare da contratto. Morale della favola: preferire i pacchetti ad personam, che rispecchino veramente le proprie necessità e non quelle preimpostate dalle compagnie. Troverete un suggerimento utile sul sito di questo divulgatore informatico.

5)Preferire la bicicletta e le proprie gambe all’automobile: è un consiglio visto e rivisto, ma continua a farsi largo fra le varie soluzioni, soprattutto nell’ultimo anno che ha registrato enormi rincari nel campo dei trasporti (causati, tra le altre cose, dall’aumento del prezzo del carburante).

6)Non farsi tentare dalla moda: anche se il cellulare non è di ultimissima generazione, anche se la macchina non ha tutto in serie, anche se il giubbotto non è di marca, non sostituiteli. In periodi di crisi è meglio focalizzarsi sulla funzionalità, non sull’aspetto.

7)Home/internet-banking: un ottima risposta ai problemi sul costo di gestione dei conti bancari, poiché oltre ad essere un sollievo per il portafogli permette di risparmiare tempo e controllare in prima persona il proprio denaro. Anche in termini di sicurezza è un sistema promosso a pieni voti.

8)Eliminare gli sprechi: è buona norma l’utilizzo di multiple e ciabatte per le prese elettriche da staccare durante la notte o mentre si è al lavoro. Ne deriva un sospiro di sollievo per la bolletta e anche per l’ambiente.

9)Preferire prodotti agricoli di stagione, a chilometri zero e generi alimentari locali: il 40% del costo di un prodotto nella grande distribuzione deriva da imballaggi e trasporto.

10)Non lasciarsi ingannare dalle pubblicità di prodotti miracolosi o di annunci che promettono soldi a palate: nessuno, al giorno d’oggi, possiede una formula segreta per il proprio business, figurarsi quello altrui! Basta rimboccarsi le maniche e accontentarsi di più di ciò che si ha, senza dimenticare di togliersi ogni tanto qualche sfizio (sempre con criterio), ricordando che l’economia di un paese è riattivabile solo se il denaro gira da consumatore a rivenditore a produttore, pagando equamente le tasse e sostenendo, nel proprio piccolo, chi si trova in condizioni addirittura peggiori rispetto alla propria.

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