Anticancro


“Non può essere che mi tocchi morire. Sarebbe troppo orribile.”

(Lev Tolstoj, La morte di Ivan Il’ič)

David Servan-Schreiber, psichiatra e neuroscienziato noto a livello internazionale, nel 1992 scoprì di avere un cancro al cervello, a soli trent’anni. La prognosi dei medici gli dava qualche mese di vita, ma lui reagì con immensa forza di volontà, sicuro che l’ essere umano avesse risorse almeno per combattere, se non sconfiggere definitivamente, il male.

Il libro Anticancro lancia un messaggio forte: per lottare contro questa malattia dobbiamo fare appello anche alle nostre difese naturali. È proposto un approccio integrato: combattendo gli stati infiammatori, con un’alimentazione più sana, il superamento delle ferite psichiche e un’attività fisica più costante è possibile tagliare le gambe alla proliferazione del tumore. Parallelamente agli interventi di natura strettamente medica, quindi, ognuno di noi può stimolare le risorse del proprio organismo. L’autore scrive “La medicina convenzionale mi ha salvato la vita: sono stato operato due volte e mi sono sottoposto alla chemioterapia. La medicina compie un attacco frontale al tumore ma non insegna come modificare il terreno, la base, a non sminuire le difese naturali e al contrario a rafforzarle“.

Il libro descrive casi realmente accaduti con l’argomentazione di studi scientifici e pubblicazioni a riguardo.

Il cancro cresce progressivamente grazie a un circolo vizioso innescato dalle stesse cellule tumorali: incoraggiando le cellule immunitarie a provocare l’infiammazione, la neoplasia fa sì che sia l’organismo stesso a produrre il carburante necessario alla sua crescita. Più il tumore cresce, più provoca infiammazione e più alimenta il suo stesso sviluppo. Il tallone d’Achille della dinamica infiammatoria innescata dal cancro è però stato individuato: l’NF-kappa B, una proteina che gioca un ruolo chiave nella regolazione della risposta immunitaria alle infezioni. Quasi tutti gli agenti antitumorali sono inibitori di questa sostanza. La cosa straordinaria è che, nonostante l’industria farmaceutica sia alla continua ricerca di suoi farmaci inibitori, numerosi approcci naturali sono in grado di contrastare tale sostanza, molecole “low-tech” ampiamente disponibili in natura. Ma non c’è possibilità di brevettare questi alimenti che già esistono in natura e ciò significa niente guadagno per le case farmaceutiche.

A costo di trasformare questo articolo in una lista della spesa, credo che sia importante citare gli “alimenti anticancro” che l’autore analizza nel libro.

Tè verde: è ricco di polifenoli tra cui l’EGCG. È in grado di bloccare i recettori che danno il via all’invasione dei tessuti da parte di cellule estranee, come quelle tumorali. Ha inoltre effetti disintossicanti sull’organismo.

Curcuma: ha proprietà antinfiammatorie. La curcumina interviene sull’angiogenesi e costringe le cellule cancerose a “suicidarsi”. Per essere assimilata deve però essere mescolata al pepe o allo zenzero.

Frutti di bosco: contengono acido ellagico, un polifenolo che si trova anche in noci e nocciole. Testato con lo stesso rigore che si adotterebbe per una medicina, l’acido ellagico presente nei lamponi si è rivelato potenzialmente efficace quanto i farmaci noti per la capacità di rallentare la vascolarizzazione.

Olio d’oliva: contiene concentrazioni elevate di antiossidanti polifenolici.

Crocifere: i cavoli contengono sulforafano e indolo-3-carbinolo, potenti molecole anticancro. Entrambi hanno la proprietà di detossificare certe sostanze cancerogene e di impedire l’evoluzione delle cellule precancerose in tumori maligni. Agiscono inoltre favorendo il suicidio delle cellule tumorali.

Cioccolato fondente (cacao superiore al 70%): contiene numerosi antiossidanti e polifenoli.

Altri alimenti importanti sono l’aglio, la cipolla, le alghe, frutta e verdura ricche di carotene (carote, zucche, pomodori ,albicocche, etc.), agrumi, melagrana e alimenti probiotici. Fondamentale è il giusto apporto di omega 3. L’alimentazione moderna è caratterizzata da uno squilibrio a favore degli acidi grassi omega 6, che comportano un aumento dello stato infiammatorio, la coagulazione e la crescita delle cellule adipose e tumorali. Gli omega 3 si trovano nelle verdure verdi, nei semi di lino, nelle noci e nel pesce.

Per “detossificare” il nostro corpo è necessario ridurre alimenti ad alto indice glicemico (come lo zucchero e le farine bianche), oli idrogenati, di girasole, di mais o di soia, margarine, fritti, carne rossa, bevande zuccherate e alcol.

Oltre a un’attenzione alimentare, altri fattori che influenzano l’infiammazione sono depressione e sensazione d’impotenza, scarsa attività fisica, ovviamente fumo e inquinamento atmosferico. Interessanti e degni di nota sono i capitoli sul ruolo della psiche nel fenomeno tumorale.

“La vita ci pare eterna e rimaniamo convinti che ci sarà sempre il tempo di conquistarci la felicità.”

Non occorre aspettare di avere un cancro per iniziare a prenderci cura di noi stessi. Riconosciamo il valore e la bellezza della vita, prestiamole attenzioni e cure. Questa consapevolezza permetterà di evitare ciò che danneggia la fisiologia e apre le porte al cancro.

Questo breve articolo non rende giustizia alle tante e precise informazioni contenute nel libro. Il mio consiglio è: leggete! Ovviamente non esiste una formula magica antitumorale in grado di preservarci da queste malattie, ma uno stile  di vita appropriato è in grado di apportare notevoli benefici alla nostra salute. Non esistendo ancora una cura definitiva ed efficace al 100% contro i tumori, la prevenzione è attualmente l’arma più efficace a nostra disposizione.

Altre letture consigliate:

Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra

Pier Mario Biava, Il cancro e la ricerca del senso perduto

 

Siti che trattano l’argomento:

http://www.mr-loto.it/alimentazione.html

 

 

 

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