Dipendenza vs libertà


Il primo contributo del Glicine per il tema del mese

 

L’ argomento delle droghe è di sicuro molto sentito un po’ da tutti.

Incuriosisce i figli, spaventa i genitori. Taluni minimizzano, altri drammatizzano.

É complesso e molto sfaccettato il discorso, almeno quanto è complessa la natura umana.

Sono le emozioni, i sentimenti, i pensieri a essere complessi. La droga offre la possibilita e l’inganno di provare degli stati e delle sensazioni in maniera relativamente indipendente dall’ esperienza. Mi spiego meglio.

Se mi butto con il paracadute io provo una sensazione incredibile. Se mi innamoro anche di più. Se vengo promosso a un esame, se ho un orgasmo… Le sensazioni belle (e brutte) seguono a ruota l’esperienza che le ha generate, e le esperienze vengono tradotte nel cervello nel solo linguaggio che il cervello capisce: quello della chimica, dei neurotrasmettitori.

Ecco, le droghe bypassando l’ esperienze arrivano subito al frutto dell’ esperienza, ovvero la sensazione. Ingannano la vita facendoti credere che stai facendo qualcosa e per convincerti di questo, le droghe ti fanno provare un sentimento, un sentimento verissimo, reale, solo scollegato.

Sembra un affare, no? Provare sentimenti grandiosi senza alcuna fatica, senza costruire nulla, anzi magari distruggendo amicizie, relazioni, capitali economici, potenzialità, salute, psiche.

Tutte le volte che vuoi (o quasi) puoi provare emozioni sempre (o quasi) bellissime. Come non lasciarsi andare a questo consumismo emotivo e provare questo miracolo ancora e ancora, e ancora una volta, un’altra, poi un’ultima, un’ultima, un’ultima, un’ultima.

Non è proprio cosi infatti. Se le droghe ingannano la vita è poi la vita che si ribella.

Le sensazioni da sempre ci guidano nelle scelte, ci orientano nella vita, ci fanno capire se stiamo facendo bene o male. Sono il feed back che ci spinge a togliere la mano da qualche cosa di rovente. Se non sentissimo dolore perché non arrostire per bene la mano? E magari mangiarcela se ci vienisse fame una volta che è ben cotta!

Le sensazioni invece hanno bisogno delle esperienze e le esperienze hanno bisogno delle sensazioni. Le une senza le altre finiscono inevitabilmente per non avere più senso. Ma non è cosi grave, dopotutto se questo avviene, alla fine a perdere di senso è la nostra vita. Che volete che sia? Rimane pur sempre la morte no?

Non è la cannetta di erba profumata, non è la pasticchetta che ci fa “innamorare” sulla spiaggia di Ibiza, non è nemmeno la riga di bamba di capodanno o ferragosto, o Lsd in campeggio nel bosco con gli amici.

É pericoloso credere che queste siano formule esistenziali risolutive, specchi in cui rivedersi, di cui non si puo più fare a meno perchè senza sentiamo di non esistere più.

Insomma prendersi in giro a volte è molto bello, basta non credere poi troppo fermamente alle bugie che abbiamo deciso di raccontarci, o se preferite che non ci raccontiamo troppo spesso, perchè la consapevolezza e la conoscenza di noi stessi possa regalarci la libertà anche di sbagliare qualche volta.

Al contrario la dipendenza, di qualunque tipo essa sia, sta esattamente all’ opposto della libertà, quella libertà che spesso amano professare senza criterio coloro che invece senza sostanze non ci sanno proprio stare.

Millantare libertà nel tentativo di esorcizzare la propria dipendenza.

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