Stelle, di Anthony Aveni – Il grande racconto delle costellazioni


Stelle è una raccolta di storie, miti e leggende che hanno come fulcro le costellazioni, descritte attraverso gli occhi dei popoli che hanno abitato sotto la volta celeste.

Anthony Aveni, l’autore, è considerato il fondatore dell’archeoastronomia e dell’astronomia culturale, discipline che studiano la comparazione delle astronomie nelle varie culture, anche in relazione alla vita quotidiana.

Stelle – Le costellazioni sono solo disegni immaginari?

Copertina di Stelle, di Anthony Aveni. Credits: ilSaggiatore

Copertina di Stelle, di Anthony Aveni (Credits: Il Saggiatore)

Estate (ormai conclusa), stelle cadenti, cieli stellati. Anche quest’estate vi siete persi nella tradizionale contemplazione della volta celeste? Quante stelle cadenti avete visto? Quante costellazioni avete riconosciuto?

Pensate al passato, in un mondo senza luci artificiali, in cui, soprattutto in inverno, le ore di buio saranno state molte, al punto che sarà stato inevitabile passare del tempo osservando il cielo. Cosa si sarà visto?

Miliardi di stelle.

Sarà stato inevitabile associarle tra loro, cercare di dare loro un senso, un ordine precostituito. Sarà stato bello raccontare le storie di quelle stelle. Ma sarà stato ancora più bello imparare qualcosa in più del proprio mondo grazie alla disposizione di quelle stelle nel cielo.

Una premessa importante di Stelle

Nota bene. Oggi le costellazioni “riconosciute” a livello internazionale sono 88 (come i tasti di un pianoforte: singolare coincidenza, vero?) e la maggior parte di esse derivano dal mondo greco, soprattutto quelle dell’emisfero boreale.

Le costellazioni dell’emisfero australe tendenzialmente hanno nomi definiti in età illuministica o legati al tempo e agli strumenti del tempo (come Orologio). Come sempre, siamo occidentali-centrici.

(Anche se in origine molti nomi delle costellazioni erano arabi, come anche i nomi attribuiti alle stelle, ma questa è un’altra storia).

Eppure, le stesse costellazioni in tempi e luoghi diversi sono state descritte in modi differenti.

Vediamo un esempio.

La costellazione di Orione per i Greci

La costellazione di Orione è facilmente visibile nel cielo, a partire dalla seconda metà dell’estate. Individuabile grazie alla sua cintura, essa racconta il mito di Orione, un cacciatore formidabile che aveva deciso di cacciare tutti gli animali viventi. Gea, dea della terra, si allarmò e decise di mandare contro il borioso cacciatore uno scorpione, con lo scopo di punirlo. Infatti, la costellazione dello Scorpione è esattamente dalla parte opposta della volta celeste rispetto al cacciatore.

La costellazione di Orione

La costellazione di Orione (Credits: sl1990 su Pixabay)

Il mito insegna a non macchiarsi di hybris, termine greco che indica la tracotanza, ovvero l’arroganza e la superiorità dei mortali nei confronti degli dei.

Ma la vicenda di Orione non racconta solo questo. Le stelle che lo compongono sono ben visibili in autunno: quando il cacciatore compare nel cielo, la caccia è nel pieno della stagione. Inoltre, Orione era stato precedentemente accecato dagli dei per i suoi comportamenti boriosi: infatti “scompare” nel mare a fine inverno e ricompare a metà estate, poiché gli dei gli avevano ridonato la vista e una seconda possibilità.

Orione in Cina nei racconti di Stelle

La stessa costellazione nella cultura cinese ha tutt’altro significato. Il grande imperatore cinese Ku aveva tre figli. I due più grandi, Ebo e Shichen, erano i designati al trono. Ma a chi dei due lasciare il regno, dal momento che litigavano sempre?

Perciò il padre decise di separarli, mentre lui avrebbe riflettuto sul da farsi.

Mandò Ebo a est, dal popolo che rendeva omaggio ad Antares, la stella del mattino (che non a caso si trova nella costellazione dello Scorpione) e Shichen a ovest, dal popolo che adorava la stella della sera (compresa nella cintura di Orione). Tra l’altro Ebo, come Prometeo, portò il fuoco sulla terra e insegnò agli uomini come usarlo.

Chi dei due ottenne il trono? Il terzo figlio, Zhi.

La vicenda dei due fratelli è riassumibile con questa massima cinese dell’VIII secolo: “Abbiamo vissuto le nostre vite e non ci siamo mai visti.” I due fratelli hanno distrutto la dinastia a causa dei loro continui litigi: gli uomini sulla Terra non dovranno fare lo stesso.

E nelle Americhe?

Altro popolo, altro racconto. In America Centrale il mito di Orione diventa un triangolo amoroso e un inseguimento senza fine. Epietembo è il giovane sposo di Wawaiya. Mentre lo sposo è alla ricerca di avocadi maturi, la sposa decide di seguire l’amante, Maipuriyuman, che, per starle vicino, ha preso le sembianze di un tapiro. Quando il marito torna dalla raccolta, Wawaiya prende un’ascia e gli taglia una gamba. Il novello sposo si riprende e inizia a inseguire la coppia che, nel frattempo, era fuggita nella foresta.

Trova i due amanti poco lontano. Epietembo taglia la testa al tapiro e continua a inseguire la sua Wawaiya, senza successo. I tre personaggi sono ben visibili nel cielo: Epietembo coincide con le stelle che compongono Orione (anche se ha una gamba sola); le Iadi (cioè la testa della costellazione del Toro) corrispondono alla testa mozzata del tapiro. Wawaiya coincide con le Pleiadi.

Un dettaglio della copertina di Stelle, di Anthony Aveni

Un dettaglio della copertina di Stelle, di Anthony Aveni (Credits: Il Saggiatore)

Il significato? Il triangolo amoroso, la seduzione, il matrimonio. Ma non solo.

Quando nel cielo compaiono il tapiro e Wawaiya (il Toro e le Pleiadi) siamo nella stagione secca, quella in cui gli avocado stanno per maturare; lo sposo compare sulla scena nella stagione delle piogge; Epietembo trova i due amanti nella stagione della semina. Ecco che il mito si lega alla fertilità della terra e al suo corso naturale.

Stelle – Perché leggere il libro di Anthony Aveni?

Gli esempi che ho riportato sono una delle tante comparazioni raccontate in Stelle. Perché leggerlo? Se siete curiosi di conoscere meglio le costellazioni, è il libro ideale. Come è il libro ideale per chi ama comparare tra loro culture di popoli che, pur avendo vissuto sotto lo stesso cielo, hanno attribuito significati differenti a ciò che li ha circondati.

Può essere faticoso l’approccio a causa dei tanti nomi e per via di alcune conoscenze astronomiche (di base) che nella lettura si danno per scontate. Ma una volta superati questi ostacoli, sarà davvero interessante scoprire come il mondo, che noi tendiamo a leggere con i nostri occhi, sia diverso a seconda della cultura di appartenenza.

+ Non ci sono commenti

Aggiungi