Panico, di James Ellroy – Freddy Otash tra soldi e fama a qualunque costo


Panico è un thriller di James Ellroy edito da Einaudi. Il romanzo è composto da quasi 400 pagine, molte delle quali pregne di paranoia e angoscia. Se inizierete con questa lettura e vi ritroverete a cedere alla tentazione di lanciare via il libro non vi preoccupate: è normale. D’altronde c’è un motivo se James Ellroy ha chiamato il suo romanzo Panico!

La copertina di Panico

La copertina di Panico, di James Ellroy (Credits: Einaudi)

Non mi sono mai imbattuto in questo scrittore prima. Mi è stato consigliato direttamente da una libraia la quale non ha avuto dubbi su cosa consigliarmi.

Mi ha convinto con poche parole: Freddy Otash, il protagonista del libro, è un ex poliziotto corrotto che è passato dall’essere un investigatore privato a cacciatore di scandali (con metodi tutt’altro che ortodossi) per una rivista chiamata Confidential.

La chicca? Freddy Otash è esistito davvero e lo scrittore non ha dovuto inventarsi nulla sul suo personaggio, perché lo ha incontrato poco prima che morisse.

Quanto vuoi per uno scandalo?

Tutto ha un prezzo e Peter Otash questo lo sa bene. Inizia a raccontarci la sua storia tramite la propria voce direttamente dal Purgatorio – “braccio degli sconsiderati scassafamiglie, girone dei perversi” – e racconta le proprie malefatte senza filtri. Tutto questo con la speranza di essere condotto in Paradiso o di ricevere dei soldi per la sua confessione (che vi dicevo? Tutto ha un prezzo per Otash).

Il protagonista fa riferimento agli eventi avvenuti tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Sessanta. Peter Otash è diventato un vero e proprio incubo per star, aspiranti attori, politici, giudici, poliziotti, industriali – e potrei andare avanti.

Los Angeles era il suo territorio. Cacciava scoop e malefatte di ogni sorta e la gente lo sapeva. Alcuni erano pronti a vendere ogni segreto per una manciata di dollari.

Panico, di James Ellroy, nella nostra composizione

Panico, di James Ellroy, nella nostra composizione (Credits: Andrea Ion Scotta)

La facciata di Hollywood del dopoguerra che accompagna l’immaginario collettivo è smontata, ribaltata, denudata e venduta agli occhi ingordi dei lettori di Confidential. Ma non sono solo i protagonisti delle pellicole a essere presi di mira. Otash sbatte con cinismo la verità del rapporto tra lo Stato e la criminalità. Un ambiente colmo di droga e di ogni genere di perversione calpestato da padri della Patria o della legge.

Freddy Otash è un guardone, tossicodipendente e fa un mare di soldi sui segreti che scova in qualunque modo. Di certo non è pulito, ma almeno riconosce di essere marcio fino al collo! Freddy Otash: drogato, alcolizzato, sadico, pervertito. Ma riesce anche a innamorarsi.

Panico – James Ellroy non indora la pillola

Spudorata e senza ritegno. La narrativa di James Ellroy è volgare e Panico contiene dettagli brutali e ripugnanti, un po’ come Le origini del male. Questo non fa altro che sottolineare il pensiero di un uomo che ha vissuto vivendo solo per soldi e per cercare un nuovo scoop da vendere.

La critica sul marciume della società che fa da sfondo al romanzo è applicabile alla nostra, e forse lo sarà per sempre. Come vi ho anticipato, sono stato tentato dallo smettere di leggere questo libro. Ma se sarete stoici e reggerete, alla fine sarete premiati.

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