La lettrice bugiarda, di Brunonia Barry – Il futuro letto attraverso il pizzo


La lettrice bugiarda è un’opera di Brunonia Barry ed è, a tutti gli effetti, un vero e proprio caso editoriale. La sua storia infatti è davvero insolita: l’autrice del Massachusetts ha fin da subito creduto moltissimo nel suo prodotto, tanto da seguire la strada dell’autopubblicazione.

Complice il passaparola, il libro vende al punto che le case editrici fanno a gara per acquisirne i diritti. In Italia è possibile trovarla in libreria grazie a Garzanti.

La copertina di La lettrice bugiarda, di Brunonia Barry

La copertina di La lettrice bugiarda, di Brunonia Barry (Credits: Garzanti)

Come dicevo, il libro ha saputo e continua a far parlare di sé con pareri discordanti tra loro. All’interno della critica infatti c’è chi lo osanna e c’è chi pensa che l’onda del passaparola sia stato l’unica fortuna tanto di La lettrice bugiarda quanto di Brunonia Barry.

Prima di esprimere giudizi, però, entriamo all’interno della trama.

La lettrice bugiarda: la fitta trama del pizzo

La protagonista del romanzo è Towner Whitney, che torna nella sua Salem perché sua zia Eva risulta scomparsa. Quindici anni prima, la sua sorella gemella Lyndley era morta in circostanze tragiche e misteriose, lasciando Towner distrutta.

Il suo ritorno è contaminato da brutte sorprese, ma a destabilizzarla di più è quello che alcune donne di Salem, soprattutto le donne Whitney praticano: la lettura del pizzo. Esse riescono a dire con notevole precisione il passato, il presente e il futuro di una persona solo sollevando il pizzo davanti agli occhi socchiusi.

Nonostante questo talento, Towner, dopo la morte della sorella, giura che non leggerà mai più il pizzo in vita sua. Eppure è tornata nel suo amato e, allo stesso tempo, odiato paese con la speranza di trovare sua zia e la paura che ricordi sepolti nella sua memoria possano riemergere.

Brunonia Barry, un’autrice femminista

Quello dell’autrice statunitense è un libro tutto al femminile, che entra nella fitta e intricata relazione tra il razionale e il divinatorio, ciò che è reale e ciò che lo sembra. La lettura del pizzo è un’arte inventata dall’autrice statunitense, ma che grazie alla sua creatrice sembra essere nato con la popolazione di Salem.

Brunonia all’interno del suo romanzo si fa portavoce della bandiera del femminismo, denunciando le (purtroppo) sempre attuali violenze sulle donne.

La nostra composizione con al centro il pizzo e il romanzo di Brunonia Barry

La nostra composizione che unisce il pizzo e il romanzo di Brunonia Barry (Credits: Andrea Ion Scotta)

La lettura non scorre dalla prima pagina: risulta lenta e zeppa di informazioni che non si fondono con armonia in una trama dall’alto potenziale. La lettrice bugiarda è complessa, sia dal punto di vista della storia che dallo stile sfaccettato di Brunonia Barry. La scrittrice infatti cambia d’improvviso il punto di vista del narratore in capitoli troppo lunghi che, a volte, risulta essere confuso.

Nelle quasi 400 pagine del romanzo, sarebbe stato un valore aggiunto un approfondimento psicologico della famiglia di Towner. Se però sarete stoici e continuerete la lettura del libro, vi ritroverete in una tempesta di emozioni che condurrà a un finale brutale e sorprendente.

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