
L’incubo di Hill House, di Shirley Jackson – Il terrore intramontabile
L’incubo di Hill House, scritto da Shirley Jackson, è un’opera che, a distanza di più di sessant’anni, ancora parlare di sè. Questo romanzo del 1959 è l’esempio tangibile di come la letteratura attraversi le generazioni, influenzandole.
E no, non intendo i traumi infantili causati dalla paura di essere afferrati da qualcosa nascosta nel buio. La scrittrice statunitense con la sua opera è stata un esempio anche per i grandi nomi della letteratura contemporanea. Uno di questi? Stephen King!

La copertina di L’incubo di Hill House, di Shirley Jackson (Credits: Adelphi)
Recentemente è uscita su Netflix una serie tv ispirata a questo intramontabile romanzo: ne parliamo nell’articolo dedicato alle trasposizioni più fedeli al libro da cui è tratta. Shirley Jackson è riuscita in un’impresa, ovvero dar vita a un oggetto inanimato e che, nella maggior parte dei casi, è considerato per definizione il luogo più accogliente per una persona: una casa.
E che avrà mai di così terribile una casa?
L’incubo ha inizio, benvenuti a Hill House
Un antropologo, John Montague, prende in affitto Hill House per l’estate. Il suo obiettivo è quello di diventare testimone degli eventi paranormali che terrorizzano le persone del posto. Mountague cerca di assoldare per il suo team il maggior numero di volontari che abbiano avuto esperienze con fenomeni paranormali. Due sole persone rispondono: Eleanor Vance e Theodora. L’ultimo membro della squadra è il futuro erede della casa, Luke Sanderson.
La conoscenza dei quattro porta una ventata di leggerezza all’interno di Hill House, ma non durerà a lungo. L’angoscia prende possesso degli abitanti della casa causata dalla costante sensazione che qualcosa di orribile stia per accadere. Hill House sembra essere stata costruita per far perdere l’orientamento ai suoi abitanti. Ad aumentare la sensazione di smarrimento sono lievi irregolarità strutturali che distorcono le proporzioni della casa.
La notte non lascia spazio al riposo: porte che si richiudono da sole e colpi nei muri sono solo due degli eventi che travolgono gli ospiti di Hill House. Sarà l’imperfetta struttura della casa a generare eventi ritenuti inspiegabili o il male è all’opera tra quelle mura?
Shirley Jackson: mai splatter, ma terrificante
È attraverso gli occhi di Eleanor che Shirley Jackson fa vivere L’incubo di Hill House. L’autrice tesse con la sua penna sapiente una trama ingegnosa, in cui vengono cucite insieme la psiche umana e il terrore: il risultato è esplosivo.

La celebre locandina di L’incubo di Hill House, la serie Netflix tratta dal romanzo di Shirley Jackson (Credits: Netflix)
Subdolamente, la scrittrice instilla dubbi e paranoia nel lettore, attirandolo in trappola in momenti inquietanti spaventosi senza mai ricorrere a cliché tipici del genere. Anzi: la sua forza sta proprio nell’esasperare con eventi sempre misurati, ma che porteranno gradualmente il lettore ad avere paura.
La magia della scrittrice sta nella sua capacità di trasmettere tante emozioni con pochi elementi – come, per esempio, i sottintesi dei dialoghi, che aumentano la sensazione di smarrimento. Forse questa sua peculiarità ha dato poco spazio all’esplorazione dell’intricato mondo interiore di Eleanor, che personalmente avrei voluto conoscere di più.
Che dire: se dovete ancora fare un regalo di Natale in ritardo, andate in libreria!
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