
Gli insospettabili, di Sarah Savioli – La natura parla… e lo fa con Anna
Il tonfo sordo di un corpo che cade sull’asfalto. La solitudine di un uomo. Due tartarughe, un salice, due asini e un piccione sono solo alcuni dei testimoni che hanno visto Armando in vita. Mentre Tonino e Cantoni interrogheranno i sospetti in carne e ossa, Anna chiederà aiuto a un gruppo particolare: gli insospettabili animali.
Sarah Savioli, con uno stile narrativo carico di ironia, costruisce con questo Gli insospettabili un giallo anomalo, in cui le indagini si intrecciano con la vita di Anna, mamma di un bellissimo quattrenne, che ha il dono meraviglioso di poter parlare con la natura.
Ecco quindi spuntare una lista interminabile di piante e di batuffoli di pelo che renderanno la lettura a dir poco entusiasmante.
Gli insospettabili – Una sgangherata squadra

La copertina di Gli insospettabili, il romanzo di Sarah Savioli (Credits: Feltrinelli)
Anna è una donna che cattura sin da subito la simpatia del lettore: odia arrivare in ritardo, soffre di una profonda sindrome di mammità che la obbliga quasi sempre a preoccuparsi che gli altri abbiano mangiato e indossino la maglietta della salute, ma (soprattutto) riesce a essere totalmente autocritica con se stessa, perdonandosi quasi sempre.
Gli insospettabili del titolo che la accompagnano in questa avventura sono umani, come Cantoni (il suo capo, integerrimo e tutto d’un pezzo) o Tonino, un uomo fatto di pane e di famiglia; ma soprattutto ad accompagnarla ci sono gli animali a quattro zampe. C’è per esempio Otto, un gigantesco alano a macchie che è la mascotte dell’agenzia, e c’è Banzai, il gattone di casa che giudica gli umani dall’alto del suo essere un felino.
Come possono condurre un’indagine corretta tutte queste personalità? Beh, ci riescono alla meraviglia!
E il collante di tutto sarà proprio la splendida Anna.
Sarah Savioli dà la parola alla natura
Sarah Savioli, attraverso il dono di Anna, dà voce alla natura. Una natura che come i bambini (e in questo caso il piccolo Luca) sa essere buona e lineare nel suo giudizio sull’umanità.
Un coro di voci che si intrecciano rendono Gli insospettabili un romanzo corale e poliforme, capace di incantare anche gli animi più integerrimi – come il buon Cantoni.
Vi siete mai chiesti che cosa può pensare di voi il vostro amico a quattro zampe? Oppure che cosa passa nella mente di un piccione? Ma, soprattutto, sapete come parlano i fili d’erba?

La nostra composizione con il libro di Sarah Savioli (Credits: Silvia Liotta)
Anna in questo caso ci regala un’immagine onirica che mi accompagnerà sempre: immaginate una sinfonia dolce, una litania antica che si ripete e rimbalza di foglia in filo d’erba.
Ecco: questa è la voce della natura. Una natura che non giudica, che non ha pregiudizi, ma semplicemente vive insieme a noi.
Una lunga riflessione sulla vita e sulla morte
In un buon giallo che si rispetti c’è un omicidio, una fitta indagine e la risoluzione.
Gli insospettabili è questo, ma è anche molto di più: è un’acuta riflessione sulla solitudine e sulla deriva dalla quale alcune persone non riescono a riprendersi.
Il silenzio, l’emarginazione e l’indifferenza sono alcuni dei punti e spunti che Sarah Savioli affronta, con una buona dose di ironia amara.
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