Letteratura e giochi olimpici – 5 libri che parlano di sport per celebrare Tokyo 2020


Le Olimpiadi sembrano sempre vivere in una sorta di alone mistico. Quest’anno, bisogna ammetterlo, più che mistico parrebbe nefasto. I giochi olimpici di Tokyo 2020 invece di essere oggetto di gioia e spirito di fratellanza sembrano funestati dalla sfortuna più nera.

Eppure storicamente si trattava di un momento importante per le comunità divise della Grecia antica. Il mito vuole che fosse l’unico periodo del quadriennio in cui si dovevano deporre le armi per competere in maniera meno letale.

Qual è il primo dei tanti libri che parlano di sport?

In letteratura, la prima citazione di una sorta di giochi è addirittura nell’Iliade, quando Achille indice i giochi funebri in onore del compianto Patroclo. Sport e letteratura, benché da molti considerati antitetici, vanno in realtà a braccetto da moltissimo tempo. Da Omero a Pausania passando per Pindaro, moltissimi autori dell’epoca antica hanno decantato le lodi degli eroi dello sport.

Di libri che parlano di sport ne possiamo citare moltissimi, ma quali sono oggi le opere che più collegano il nobile spirito olimpico all’arte dello scrivere?

1. A un vincitore nel pallone, di Giacomo Leopardi

Molti probabilmente trovano singolare che proprio il fisicamente non aitante Giacomo Leopardi abbia introdotto in Italia il concetto di letteratura sportiva. Eppure sono proprio le limitazioni del corpo che hanno reso acuta come poche altre la mente del giovane di Recanati.

Leopardi compose A un vincitore nel pallone nel 1821, dopo aver assistito alla vittoria di Carlo Didimi in una partita di palla col bracciale. Sport a metà tra la pallamano e il tennis, necessitava di notevoli doti fisiche ed era molto in voga all’epoca, al punto da rendere relativamente famosi i giocatori migliori.

Tralasciando il verso in cui Giacomino accenna al “femminile ozio” – per cui servirebbe un articolo a parte – è evidente come il valore sportivo assuma già caratteristiche mitiche. Il vincitore è erede di Maratona e della gloria di Roma stessa, circondato da un alone di gloria nobilitatrice.

Cronache dal Giro d'Italia (maggio-giugno 1947), di Vasco Pratolini

Cronache dal Giro d’Italia (maggio-giugno 1947), di Vasco Pratolini (Credits: Otto/Novecento)

2. Cronache dal Giro d’Italia (maggio-giugno 1947), di Vasco Pratolini

Vasco Pratolini era già un affermato scrittore neorealista quando nel 1947 diventa cronista d’eccezione per il Giro d’Italia.

E non è un giro qualunque quello che va a raccontare. In una nazione che non ha ancora iniziato a risollevare la testa dopo la fine della guerra, i ciclisti Fausto Coppi e Gino Bartali diventano simboli nazionali.

Quell’amicizia costellata di rivalità diventa fonte di vita per l’Italia intera, che trattiene il fiato e si assiepa lungo i percorsi assolati del giro. Sotto il solleone e tra le macerie di paesi ancora distrutti, Pratolini tratteggia lo spirito indomito di una nazione che da sempre sa unirsi, e dividersi, sotto la bandiera della competizione sportiva.

3. Il vecchio e il mare, di Hernest Hemingway

Il vecchio e il mare, di Ernest Hemingway

Il vecchio e il mare, di Ernest Hemingway (Credits: Mondadori)

Anche se la pesca sportiva non fa parte delle discipline olimpiche, Il vecchio e il mare si può definire il romanzo sportivo per antonomasia.

La lotta dell’uomo contro gli elementi, la passione di Santiago per il baseball di Joe Di Maggio e lo stesso marlin elevano alla nobiltà dello sport la vicenda. Lo scontro tra il pescatore e il pesce è infatti combattuto su di un piano paritetico, un violento tiro alla corda necessario per la sopravvivenza di uno dei due.

L’elevazione dell’animo dei due protagonisti, uomo e pesce, è un dialogo silenzioso sottolineato dai gesti precisi ed esperti di Santiago. Non a caso quest’opera è valsa allo scrittore americano il premio Nobel per la letteratura nel 1951.

Il giardino dei Finzi Contini, di Giorgio Bassani, uno dei libri che parlano di sport consigliati oggi

Il giardino dei Finzi Contini, di Giorgio Bassani (Credits: Mondadori)

4. Il Giardino dei Finzi Contini, di Giorgio Bassani

Il tennis ne Il giardino dei Finzi Contini è ovviamente un’elegante metafora. Sport considerato d’elite da sempre, per Giorgio Bassani diventa specchio di un mondo chiuso in una bolla.

Mentre fuori dalle mura della villa incombe un terrore mai visto, sulla terra rossa le giornate scorrono identiche, costellate solo di amori giovanili.

Bassani ama e conosce molto bene il tennis, avendo fatto per anni parte di un club e giocato in parecchie competizioni amatoriali. Lo sport in questo caso è quindi fuga dalla realtà, in un piccolo paradiso idilliaco che verrà distrutto di lì a poco.

Il fatto che l’autore si sia ispirato alla vicenda reale di una famiglia dell’alta borghesia di Ferrara, da lui conosciuta personalmente, rende il tutto ancora più straziante.

L'arte di vivere in difesa di Chad Harbach,, uno dei libri che parlano di sport consigliati oggi

L’arte di vivere in difesa, di Chad Harbach (Credits: Rizzoli edizioni)

5. L’arte di vivere in difesa, di Chad Harbach

Dopo tanto parlare della nobilitazione dello sport, trattiamo un romanzo dove è anta

gonista.

O, per meglio dire, in cui la grettezza dell’animo umano trasforma lo sport in uno strumento di tortura psicologica.

L’arte di vivere in difesa è prima di tutto un romanzo di formazione, che ben descrive l’ansia da prestazione che il baseball da college americano impone.

Lontano dai canoni europei, ricorda però quelle partite di calcetto under 12 in cui i genitori sbraitano cose indicibili ai giocatori avversari. Il fallimento in questo caso è parte del percorso di vita, tappa necessaria alla crescita umana e personale di una persona.

Lo sport d’altra parte insegna molte più cose allo sconfitto che non al vincitore.

Libri che parlano di sport

C’è chi fa attività fisica e chi legge… per questo abbiamo bisogno di libri che parlano di sport! (Credits: Toa Hetfiba/Arisa Chattasa, Unsplash; rielaborazione: Marco Frongia)

Questi sono solo pochi esempi del sodalizio tra letteratura e sport, che da millenni regala ai lettori l’emozione di vivere la gloria attraverso gli occhi degli atleti. E, se possibile, dalla comodità del proprio divano.

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