Le solite sospette, di John Niven – Quattro vecchine in fuga


Le solite sospette sono quattro donne rispettabili che hanno raggiunto la terza età.

La copertina di Le solite sospette, scritto da John Niven

La copertina di Le solite sospette (Credits: Einaudi)

Tè, canaste e un buon libro: ecco quello che ci immaginiamo quando pensiamo alla vita degli over sessanta. Ma non è questa la vita di Susan, che è appena rimasta vedova scoprendo che suo marito Barry era un maniaco sessuale. O quella di Julie che ha vissuto una vita spericolata e che ora si è ritrovata a pulire i pavimenti in una casa di riposo. O quella di Jill che deve trovare assolutamente i soldi per l’operazione costosissima del nipote. Soprattutto non è questa la vita di Ethel che, nonostante sia costretta su una sedia a rotelle, continua a vivere come quando in gioventù faceva la ballerina.

John Niven con Le solite sospette regala al lettore una pausa dalla vita frenetica quotidiana con una storia brillante e accattivante, condita con tanto sano humour e qualche parolaccia.

Fuga, risate e voglia di vivere

Le solite sospette ha il grande potere di far riflettere il lettore, attraverso la risata e una narrazione leggera, sul valore della vita e su quanto sia fondamentale cogliere l’attimo (Carpe diem). La morte improvvisa di Barry darà il via a un susseguirsi di eventi che porteranno le protagoniste a riflettere sul valore della vita.

Si può scegliere di condurre un’esistenza mediocre o si può scegliere di prendere in mano le redini del proprio destino per cavalcare l’onda dell’attimo. Ed è esattamente quello che le nostre protagoniste faranno.

Una composizione con la copertina di Le solite sospette, romanzo di John Niven, creata da Silvia Liotta

La nostra composizione con il libro Le solite sospette (Credits: Silvia Liotta)

Susan si ritroverà sommersa dai debiti: la sua vita, quella di prima, placida e tranquilla verrà capovolta.

Come potrà mai ridare indietro i soldi alla banca e agli investitori truffati da Barry?

Con Le solite sospette, John Nives regala un inno alla vita

C’è una bella differenza tra vivere e lasciarsi andare lentamente. Susan, Julie, Jill ed Ethel capiranno che anche raggiunti ormai i sessantacinque anni (più o meno se sommiamo le loro età ci aggiriamo intorno ai trecento anni) bisogna saper cogliere le occasioni che la vita ti propone. Anche se si tratta di indossare un passamontagna per rapinare una banca.

Lo stereotipo che le persone della terza età sono inefficenti e incapaci di fare in Le solite sospette troverà la propria smentita. John Niven ci mostrerà quanto invece si possa essere intraprendenti a prescindere dall’età anagrafica, soprattutto quando in ballo c’è la propria vita.

Spinte ognuna da un proprio obiettivo personale, Susan, Julie, Jill ed Ethel saranno delle compagne di viaggio davvero bizzare ma soprattutto saranno quanto più di lontano c’è dalla figura stereotipata della dolce vecchina intenta a preparare una torta per i nipoti.

Irriverenti, inarrestabili e indimenticabili. Ecco quello che vi aspetta se deciderete di leggere Le solite sospette.

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