Livelli di vita, di Julian Barnes – Un libro per l’estate tra cielo e terra


La mia prima lettura estiva è stata Livelli di vita di Julian Barnes.

Dell’estate mi piace la possibilità che mi offre di leggere in tutta tranquillità in riva al fiume, al lago o, meglio ancora, al mare.

Mi piace il sottofondo sonoro dell’acqua ad accompagnare i miei pensieri e il profumo della crema solare sulle pagine del libro. Quell’odore che impregnerà la carta anche nei mesi a venire, facendoti provare un pizzico di nostalgia per l’estate appena trascorsa.

Ricordandoti che proprio allora, proprio lì, avevi quel libro tra le mani a tenerti compagnia.

Livelli di vita – I consigli di una libraia di fiducia

Ho intravisto la copertina di Livelli di vita sulla pagina Instagram della mia libraia di fiducia, covo inesauribile di ispirazioni.

La copertina del libro di Julian Barnes

La copertina del libro di Julian Barnes (Credits: Einaudi)

Oltre che dal titolo, sono rimasta attratta dall’immagine che lo accompagna: una mongolfiera rossa, il suo leggero staccarsi da terra, quell’evocata possibilità di osservare il mondo da un’altra prospettiva, dall’alto. Di poter accedere allo sconfinato territorio degli dèi.

Così è visto il cielo da chi, da sempre, prova a raggiungerlo. Tentare di varcare le porte di uno spazio che, fin dall’antichità, è stato attribuito alle divinità che hanno il potere di decidere la sorte degli uomini è un peccato: equivale a sfidare le leggi divine.

Ma a volte qualcuno ha il coraggio (e la possibilità) di rischiare. Come nel caso dei “mongolfolli” di fine Ottocento, pionieri del volo in aerostato, categoria a cui appartengono di certo i protagonisti scelti da Julian Barnes per la sua storia.

Volare su di un pallone in mezzo al cielo e sopra le nuvole è qualcosa di magico e prodigioso, ma anche di molto rischioso: significa sottostare alle forze imprevedibili dei venti. Se qualcosa va storto ci si può fare molto male.

Sognare significa rischiare, sembra dirci Julian Barnes

Ma nessuna sensazione è equiparabile a quella di librarsi leggeri nell’aria, staccandosi pian piano dal resto. Sognare significa anche saper rischiare, a volte il tutto per tutto.

La copertina del libro Livelli di vita di Julian Barnes (Einaudi)

La copertina del libro Livelli di vita, di Julian Barnes (Credits: Gloria Nucera)

Lo sanno bene il colonnello Fred Burnaby, l’attrice del momento Sarah Bernhardt e Félix Tournachon, meglio noto come Nadar.

Sono loro i “mongolfolli” protagonisti del libro, insieme allo stesso Julian Barnes, così abile nell’attraversare i livelli di vita a cui il titolo rimanda.

Livelli di vita – Julian Barnes tra cielo e terra

Julian Barnes si muove tra cielo e terra, due territori apparentemente separati, ma irrimediabilmente interconnessi.

Per prendere quota è necessario liberarsi della zavorra terrena. Bisogna essere lievi, più leggeri dell’aria, così come lo è il pallone aerostatico.

Un dettaglio di copertina del libro Livelli di vita

Un dettaglio di copertina del libro Livelli di vita di Julian Barnes (Einaudi)

Ma nessuno di noi, pur potendolo immaginare, può realmente prevedere quello che succederebbe se un’improvvisa raffica di vento ci facesse perdere il controllo e ci scaraventasse a terra con violenza.

Cosa rimarrebbe di noi?

Nonostante tutto rischiamo, perché è propria dell’uomo quella tendenza a elevarsi. Il volo, la religione, l’arte, l’amore… Sono tutti modi per cercare di superare i nostri umani limiti.

Ma, come ammonisce l’autore, ogni storia d’amore è potenzialmente anche storia di sofferenza. Se vogliamo volare, dobbiamo essere pronti a soffrire nella stessa misura in cui amiamo il nostro sogno.

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