Le notti di Salem, di Stephen King – La paura ha un volto


Prendete fiato e respirate profondamente, perché Stephen King ve lo toglierà completamente una volta che vi avrà condotti all’interno de Le notti di Salem. Con cruda semplicità il Re dell’horror, con la sua seconda opera (datata 1975) muove i vostri passi in una quotidanità distorta, popolata da un’angusta tranquillità dove le ombre si allungano maligne sotto a occhi scettici.

La copertina di Le notti di Salem, secondo romanzo di Stephen King datato 1975

(Credits: Sperling & Kupfer)

Sarete accompagnati con garbo in una cittadina immaginaria del Maine, Jerusalem’s Lot, in un tempo che ora si vede solo da fotografie sbiadite, ma che contiene un orrore nitido nel quale Stephen King vi lancerà dentro. Nello scorrere delle pagine vi troverete moltissime volte a sbirciare giù dal letto facendo nascere un innocente speranza di vedere solo le vostre ciabatte.

Facciamo un passo indietro: di cosa parla Le notti di Salem?

Stephen King non rivela, all’interno del prologo, i nomi dei due personaggi che aprono il sipario sul suo libro. Sappiamo solo che si stanno allontanando senza guardarsi indietro e che, a ogni sosta, cercano informazioni su un piccolo paese del Maine, Jerusalem’s Lot. Solo a Los Zapatos, un piccolo paesino messicano, l’uomo e il ragazzo trovano un articolo in cui si cerca di spiegare come la cittadina Jerusalem’s Lot si sia misteriosamente spopolata.

Sarà la paura a spingere il ragazzo ad avvicinarsi alla chiesa locale ed è grazie a questo che la storia venne a galla. È la storia di un piccolo paese, di una sinistra casa su una collina, teatro di un omicidio-suicidio, e dei misteriosi e inquietanti avvenimenti che a distanza di decenni incendiano ancora la paura di chi abita a Salem’s Lot. Cosa nascondono le tenebre della cittadina?

Le notti di Salem, il secondo capolavoro di Stephen King

Dopo aver letto l’ultimo punto stampato nel secondo capolavoro del Re, le emozioni sono così forti che sembra di aver appena rivissuto un ricordo di cui non si aveva memoria. Nel ripercorrere la storia si possono vedere le facce dei numerosi personaggi che popolano Le notti di Salem, i dettagli fluttuare al loro posto con terribile semplicità.

Non solo per le tematiche trasversali che come al solito King affronta, ma anche per freschezza della sua scrittura questo sembra un libro appena pubblicato. Sono invece passati 45 anni. Ancora non sapeva che sarebbe diventato lo scrittore più famoso di tutti i tempi, ma la penna e i sacrifici gli hanno dato ragione.

Siate coraggiosi, il peggio deve ancora venire

Non voglio introdurre i personaggi de Le notti di Salem, perché meritano di essere conosciuti, ma è sul cattivo di Stephen King che vorrei porre l’accento. Questo, all’inizio, non compare spesso, ma il suo influsso permea le pagine. La sua malevola volontà infetta Salem’s Lot, senza bisogno di palesarsi. Un mostro con la m maiuscola: è spietato, manipola le sue vittime, ed è assetato di sangue. Non scende a compromessi, uccide, molto.

Il parco di Bomarzo: lo scenario perfetto in cui leggere Le notti di Salem di Stephen King

(Credits: Andrea Ion Scotta)

Dunque i personaggi sono molti, e caratterizzati dalle proprio vite. Sì, imparerete a conoscerli, a provare un certo feeling con loro. Il mio consiglio? Non affezionatevici troppo. Anche gli ambienti sono approfonditi e funzionano tutti perché reali: il rapporto tra genitori e figli, la dipendenza in tutte le sue forme, pettegolezzi di paese, il bullismo, la diversità fisica, la religione, la violenza su bambini. Per citarne alcuni, si intende.

Siete pronti? Stephen King vi da il benvenuto ne Le notti di Salem

La narrazione non lascia scampo, attrae e senza aver più il controllo su voi stessi starete annegando nelle paure più profonde che il vostro cuore ha cercato invano di respingere. Non esiste comfort zone, neppure quando sarete semplici spettatori di un funerale. E dovrete restare immobili quando il dolore del padre che non accetta la morte del figlio griderà tra le pagine, quando si lancerà nella fossa dove è stata appena calata piccola bara, quando cercherà di aprirla, mentre il prete continua il rito funebre. Sarete da soli: entrarete nei meandri di un racconto disturbante, ricco di angoscia e suspance.

Capolavoro: Le notti di Salem non si può descrivere in altri termini. Tra i più bei romanzi scritti da Stephen King e una pietra miliare del genere horror. Geniale la sua composizione in capitoli dedicati a luoghi e personaggi, pregni del sentimento più allontanato e detestato dall’uomo, la paura. Le notti di Salem è una lettura paurosa.

La penna di King colpisce dura e crea una voragine sul suo mondo e sul vostro: avete chiuso la porta a chiave?

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