Teresa degli oracoli – L’esordio letterario di Arianna Cecconi


Teresa degli Oracoli di Arianna Cecconi è un libro che colpisce nel profondo. È vibrante di vita, anche se in esso tutto gira intorno alla morte. Per me è stato un pugno nello stomaco e nei ricordi, quelli che sono amari e dolci allo stesso tempo.

Chi è la protagonista di Teresa degli oracoli?

Teresa è il fulcro della storia: la sua memoria inizia a farle dimenticare le persone, come giocassero a nascondino. Sente che “la vecchiaia avrebbe potuto scioglierle le labbra”, così decide di non parlare più, e poi di mettersi a letto. Per dieci anni sarà una presenza silenziosa e assente nella sua casa, custode di un segreto che non vuole –o non può – ancora rivelare.

La sua storia è quella di tante donne vissute nella Teresa degli oracoli di Arianna CecconiPianura Padana durante la prima metà del Novecento: cresciuta in una cascina, lavorando e sposandosi quando hanno deciso per lei fosse il tempo giusto. Lei la libertà l’ha assaporata solo una volta vedova, quando finalmente il grande letto matrimoniale e la notte sono diventati tutti per lei.

È lei l’oracolo della storia: attraverso le memorie che la riguardano viene ricostruita piano piano la storia della famiglia – con le sue felicità e gli scheletri nell’armadio, con il dolore e il coraggio dei propri desideri. Perché ogni frammento di memoria è vitale per mantenerla in vita nel cuore di chi le sta intorno.

L’universo intorno a lei

Intorno al suo letto, spostato nel salotto, si muove un universo di donne: figlie, cugine, nipoti e la dolce badante peruviana Pilar. Nessun uomo – i pochi che prendono parte alla storia sono nel passato – perché la casa finisce con A perché è femmina.

Ognuna si affida alla vita, o la affronta, con mezzi diversi: la sorella Rusì è una fervente cattolica; Irene e Flora, le figlie, ascoltano i sogni e cercano il mistero fra i libri; Nina –nipote e voce narrante- si affida al caso mentre Pilar lascia “andare le cose per il loro verso” come funziona la vita nel lontano Perù.

Ora però è tempo di andare per Teresa. Il medico quella mattina avverte Rusì e Pilar di chiamare a raccolta i parenti perché è questione di ore. Così eccole tutte intorno al letto in salotto, nella casa del fico, in attesa che la ruota finisca di girare, per ricominciare ancora il suo corso.

Nel frattempo la vita di tutte queste donne è come sospesa, e a poco a poco affiorano in superficie elementi di ciò che ognuna crede e le loro culture si affiancano e si fondono con una naturalezza che lascia stupiti, ma non troppo, dopotutto esistono radici comuni ad ogni civiltà.

Notte dopo notte sarà Teresa stessa a guidare le donne oltre il senso di colpa e la paura che le bloccano a terra. Se alla fine saranno in grado di abbracciare il futuro forse lei sarà finalmente in grado di liberare se stessa?

Perché leggere Teresa degli oracoli?

Teresa degli Oracoli ha in sé il mistero e la magia dei sogni e delle visioni; e una volta arrivati all’ultima riga ti lascia andare con la sensazione che, dopotutto, siamo guidati dal Destino e tutto andrà come deve andare.

È un romanzo scritto in prosa semplice e diretta, le parole sono solo quelle necessarie, scritte al momento giusto.

A ogni pagina si assiste al crescendo di una vibrazione che risuona nel petto, ne cava fuori ricordi e sensazioni forti grazie al susseguirsi di temi come vita e morte, destino e amore, passato e senso di colpa.

Ci si trova allora a riflettere sulle proprie esperienze di vita, quasi a voler controllare se gli stessi sentimenti dei personaggi del romanzo siano dentro il cuore. Se si sente di ricordare abbastanza chi ci ha salutato come Teresa, per renderli immortali.

Si percepisce essere un’opera prima, quella di Arianna Cecconi. Ma è decisamente una promessa per i romanzi che (mi auguro) verranno.

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