La casa delle voci, di Donato Carrisi


 

La Casa delle voci di Donato CarrisiLa sabbia del tempo scorre inesorabile nella clessidra della vita. Il continuo fluire degli eventi oscura le certezze facendo camminare alla cieca sul vetro dell’anima. La staticità è condanna, un passo falso può spezzare la ragione. Da quel vorticare maledetto una luce squarta la confusione illuminando la strada ed insieme a voci amiche rinnovano coraggio. Ma è una speranza reale o l’ultimo miraggio di salvezza prima di scomparire nell’orrore della pazzia? La mente umana è uno spazio immenso, costellato da galassie di ricordi. E Donato Carrisi, come un esperto astronauta, ci guida all’interno dell’uomo. La Casa delle Voci, edito da Longanesi, è un libro che scuote l’inconscio evocando un’angoscia che afferra la mente del lettore fino a sconvolgerla.

Pietro Geber, il protagonista del libro, è uno psicologo, ma la sua fama lo presenta come l’addormentatore di bambini. I casi di cui si occupa nella sua città natale, Firenze, riguardano minori. Il grande dono di Pietro è quello di di dar voce alla verità sepolta nelle piccole vittime di violenza o abusi attraverso l’ipnosi. Il caso di un bambino bielorusso, adottato da una famiglia apparentemente perfetta, viene messo in secondo piano da una telefonata d’oltreoceano. Theresa Walker, nota psicologa australiana, lo avverte che nella culla del Rinascimento è in arrivo una certa Hannah Hall ed è diretta da lui.

La donna è già paziente della Walker, ma è la tecnica di Pietro la sola via per poterla aiutare a scavare nella profondità della sua memoria. Infatti sono i ricordi di Hannah bambina che lo psicologo deve risvegliare. Non solo potrebbe essere stata testimone di un omicidio in tenera età, ma lei stessa crede di essere la carnefice. Combattuto fino alla fine, Pietro accoglie in terapia Hannah, ma non è cosciente di ciò che lo aspetta. La scelta lo getterà in una rete di ricordi, di eventi passati che lo strattoneranno durante il giorno e la notte. Lo psicologo, trascinato per la coscienza, rischia di affogare nell’angoscia di Hannah ed costretto ad affrontare una folle realtà per poter trovare le risposte che cerca. Ma la sua ragione sarà salda abbastanza da reggere l’urto con la verità?

Donato Carrisi, con La Casa delle Voci, evoca un male ineluttabile che diffonde paranoia al suo passaggio, tingendo di sfumature macabre anche i momenti più spensierati. L’autore si districa impeccabilmente in un tema complesso come la psiche. Senza preavviso sguinzaglia l’inaspettato e la paranoia lasciando che divorino la serenità e la pace del suo pubblico.

Le debolezze e il terrore delle persone sono, per il Maestro del thriller, materiale su cui tessere le trame di una storia dalle note inquietanti. Anche i più temerari saranno costretti ad affrontare la lettura con la luce sempre accesa, timorosi di quello che potrebbe celarsi dietro agli angoli della propria mente.

La Casa delle voci di Donato Carrisi - Book TrailerFattorie abbandonate, chiese sconsacrate, rumori che non hanno una giustificazione e paranoie latenti. L’autore spiazza cucendo chirurgicamente la sua nuova opera con il nero filo dell’horror e l’incredibile book trailer ne è pura dimostrazione. Donato Carrisi addomestica la paura e la scatena contro i punti deboli del proprio pubblico, nelle zone più intime, talvolta oscure. La Casa delle Voci, un nuovo retaggio di un autore che si conferma essere una garanzia.

Quello dello scrittore pugliese è un romanzo incalzante e mordace, che è impossibile smettere di leggere una volta iniziato. Carrisi posiziona in ogni capitolo un nuovo subdolo e inquietante interrogativo che solo al termine della lettura avrà risposta. Altri quesiti invece rimangono sospesi, poiché la soluzione è celata dentro al lettore. La partecipazione interiore di chi legge è inconsapevole e farà riemergere paure dimenticate, quei fantasmi famelici pronti a nutrirsi del nostro io.

Con La Casa delle Voci, il Maestro del thriller decide di raccontare al suo pubblico una storia dove non c’è un indagine di omicidio o di persone scomparse. Nonostante il suo ultimo impegno registico de L’uomo del labirinto, tratta dal suo omonimo romanzo, l’autore presenta un libro che funziona alla perfezione. Carrisi definisce la sua opera con la tinta più oscura dell’horror. Non troverete rassicurazione tra queste pagine. Affannarete terrorizzati in ogni capitolo. Il male non concede alcuna tregua.

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