LA LETTURA CONTINUA……


La manifestazione del  Salone internazionale del libro di Torino è arrivata alla XXXII edizione. La parola d’ordine è la promozione della lettura e della cultura. Tanti gli Editori che anche quest’anno hanno aderito. Dai nomi più noti alle piccole Case editrici. Intenso il programma delle conferenze ma  ampio spazio hanno anche avuto i laboratori di lettura. Questi sono stati dedicati ai giovanissimi e ai giovani per avvicinarli al mondo dei libri. Laboratori soprattutto dedicati a sviluppare la loro fantasia e creatività.

L’ospite del Salone internazionale del libro di Torino 2019: la lingua spagnola

Per la prima volta nella storia della manifestazione l’ospite non è stato un paese ma una lingua.

Lo spagnolo è una tra le lingue più parlate nel mondo. Quindi un omaggio meritato alla letteratura spagnola sia del passato sia del presente. Autori che da sempre hanno sondato in modo stupefacente l’animo umano. Temi e valori che sono giunti a noi e possono considerarsi a tutt’oggi nostri contemporanei.

Passeggiando tra i libri al Salone internazionale del libro di Torino

Tra le Case Editrici torinesi di particolare interesse presenti al Salone internazionale del libro di Torino è Il Centro Studi Piemontesi. Ovvero Ca dë Studi Piemontèis.  Associazione fondata nel 1969 da Renzo Gandolfo (1900 – 1987). Con l’obiettivo di fare conoscere e sottolineare l’importanza della cultura regionale. Uno studio in chiave scientifica su base europea ed internazionale.Risultati immagini per centro studi piemontesi

Attività del Centro Studi Piemontesi

Presso il Centro Studi sono altresì nate opere storiografiche di rilievo. Studiosi e docenti universitari vi hanno contribuito. Sono così cresciute diverse Collane editoriali. Esse riflettono molteplici interessi.  Arte, letteratura, musica, storia. Ma anche linguistica, dialettologia e poesia. Un notevole numero di testi presenti nel catalogo. Una fonte alla quale può attingere chi voglia avvicinarsi alla cultura piemontese.

La biblioteca

Nella biblioteca specializzata sono inoltre presenti e disponibili alla consultazione circa 20.000 volumi. Un archivio di carte e documenti sedimentati negli anni. Ricevuti anche a seguito di donazioni e lasciti. Tutto il materiale attualmente è oggetto di catalogazione. Con la collaborazione delle biblioteche civiche di Torino.

A breve sarà disponibile nel catalogo generale online di ricerca.

La rivista

Dal 1972 pubblica Studi Piemontesi. Fu definita da Norberto Bobbio la bella e invidiata rivista. Una rassegna di saggi interdisciplinari e recensioni di inediti. Ma anche segnalazioni di iniziative e manifestazioni culturali.

La rivista ha diffusione internazionale. E’ reperibile in molte tra le più importanti biblioteche. I saggi pubblicati sono disponibili in Historical Abstracts. In America: History and Life e International Medieval Bibliography. Infine negli archivi digitali delle Università del Michigan e della California.

Un architetto tra Eclettismo e Belle Époque

Abbiamo seguito la conferenza Costantino Gilodi. Ingegnere e architetto a Torino e in Valsesia. Tra Eclettismo e Belle Époque.

Costantino Gilodi (1853-1918), valsesiano di origine e torinese di adozione. É sconosciuto ai più nonostante il suo legame con la cultura architettonica dell’Eclettismo. Il primo volume di studi a lui dedicato traccia un quadro volto a definirne il ruolo, ad un secolo dalla sua scomparsa. A Torino, Anversa, Parigi collabora con i più noti maestri torinesi alla creazione del mondo effimero delle esposizioni. Con fantastiche macchine, che disegna con estrema facilità. Sono anche gli anni dello slancio costruttivo che rinnova la città. A Torino come a Borgosesia, Gilodi è uno degli interpreti del nuovo gusto borghese. Con maggior libertà coniuga ispirazioni alpine e sapori orientali nella villa dei Musy a Fobello. Crea un piccolo gioiello rococò disegnato per sé sulle alte montagne valsesiane.

Un artista da conoscere. Ma anche da riscoprire sono i luoghi dove ha espresso la sua genialità. Gli angoli di Torino ripensandola capitale. La Valsesia con i suoi paesaggi incantevoli. Da non dimenticare infine le tradizioni alpine.

Una personalità ancora tutta da scoprire.

Per conoscere le attività e gli eventi del Centro Studi Piemontesi:

http://www.studipiemontesi.it

E dopo il Salone internazionale del libro di Torino La lettura continua….

Il Salone Internazionale del Libro di Torino è terminato. Ma la lettura deve continuare. I libri devono essere nostri compagni di viaggio. In vacanza ma anche tutti i giorni. Leggere in modo critico. Tanta è la carta stampata. Non tutta è stampata ‘bene’. 

Che genere di letture amiamo? I classici, i contemporanei? Amiamo letture impegnate? Oppure qualcosa che ci faccia sognare? O meglio ci faccia ridere? Non c’è che l’imbarazzo della scelta!

Perché leggere i classici

Parliamo dei classici. Lasciamo la parola a Italo Calvino.

“Il leggere per la prima volta un grande libro in età matura è un piacere straordinario: diverso rispetto a quello d’averlo letto in gioventù. […] Se i libri sono rimasti gli stessi noi siamo certamente cambiati, e l’incontro è un avvenimento del tutto nuovo”.

I classici…Quelle letture che forse da ragazzi abbiamo odiato. Letture imposte durante gli anni del liceo. Sbuffando iniziavamo a leggere. Unico obiettivo superare l’interrogazione. Capirne il valore e il messaggio? Non era interessante!

Invece quanti autori del passato ancora oggi hanno qualcosa da dirci. Di nuovo lasciamo la risposta a Calvino.

“É classico ciò che persiste come rumore di fondo anche là dove l’attualità più incompatibile fa da padrona”.

Una chiave magica

Ancora una riflessione. La lettura può essere un modo per stare insieme ai nostri bimbi. Un momento di gioco e di crescita. Inoltre possiamo trasmettere loro la passione per i libri.

Leggere le fiabe insieme. Un mondo da scoprire.Immagine correlata

C’era una volta…. Parole che ci riportano all’infanzia, l’attesa di quel momento magico della lettura o dell’ascolto delle fiabe alla scoperta di un mondo incantato, popolato da creature fantastiche, principesse, cavalieri, streghe, draghi e tanti altri personaggi. Una letteratura da non dimenticare mai perché le fiabe parlano di noi stessi.

Una chiave magica per aprire la porta di un mondo incantato e scoprire i segreti delle fiabe.

“La fantasia fa parte di noi
come la ragione:
guardare dentro la fantasia
è un modo come un altro
per guardare dentro noi stessi”.
(Gianni Rodari)

Ma questa è un’altra storia…..continueremo a narrarla.

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