Un’estate da ragazzi di Richard Cox


Una strana maledizione grava su Wichita Falls, parla di un ciclone e di un ragazzo che raderanno al suolo la città, vendicando cosi gli Indiani che i bianchi scacciarono per far posto alla loro nuova ferrovia; eppure in quel fatidico giorno d’estate del 78 le previsioni del tempo annunciano una bellissima giornata, un istante prima che un gigantesco tornado si abbatta sulla sfortunata cittadina.

Sono queste le premesse de Un’estate da ragazzi di Richard Cox, edito in Italia da Baldini&Castoldi,  che ci porta nell’America rurale per scoprire un gruppo di ragazzini per cui questo tornado segna una svolta nella propria vita, che li accomunerà fino all’età adulta, quando saranno di nuovo riuniti a Wichita Falls per affrontare le conseguenze di un’estate di tanti anni fa.

Il punto focale del romanzo sono proprio i ragazzi, ed uno in particolare: Todd è stato in coma per cinque anni dopo il tornado, e si risveglia cambiato. Ha sognato troppo in quegli anni da solo nel buio, e adesso possiede una strana forza, un fascino magnetico che attrae gli altri componenti del gruppo e li rende suoi complici in quella che davvero sarà un’estate memorabile.

Questo romanzo ricorda in molte dinamiche il gruppo dei Perdenti del romanzo It, ma mente nel romanzo di Stephen King è palesemente al lavoro una forza superiore che unisce i ragazzi per combattere il male, qui sembra essere tutto frutto dello strano potere di persuasione di Todd e della sua capacità di vedere il futuro, come se il tornado lo avesse investito di una missione che soltanto lui potrà portare a termine, manipolando le dinamiche del gruppo fino a portarlo dove vuole lui.

La narrazione salta spesso avanti e indietro di 25 anni, tra il gruppo dei ragazzi e quello degli adulti, altro punto di contatto con It, e l’autore è abile nel creare un senso di confusione nei riguardi delle intenzioni dei protagonisti: come in ogni giallo ben scritto sarà il colpo di scena finale a chiarire finalmente le dinamiche al lettore e a rivelare il destino di Wichita Falls. Al contrario di It il misticismo non la fa da padrone ne Un’estate da ragazzi, Todd è una presenza inquietante nel suo essere adulto tra ragazzini, nella sua preveggenza che usa in maniera sottile, con un bersaglio ben delineato in mente, lontano decine di anni. Gli altri (Bob, Jonathan, Alicia, Adam e David) non sono che pedine di un gioco più grande di loro, e solo alla fine capiranno quali sono le mosse giuste per far vincere il bene comune e farsi perdonare, almeno in parte, gli errori passati.

Un’estate da ragazzi è un bel romanzo che coniuga la tipica provincia americana con il mistero di eventi inspiegabili, rimanendo a cavallo tra il thriller ed il soprannaturale senza mai esagerare nell’uno o nell’altro senso, creando protagonisti credibili nelle loro azioni ed una storia che trascina fino alla fine, anche solo per la voglia di capire quali siano davvero i misteri che si celano dietro la facciata placida di Wichita Falls. Un tornado inizia la narrazione ed un tornado la conclude, a rappresentare quella forza inarrestabile che è la natura, mentre lo scorrere del tempo, inesorabile, porta a compimento l’antica maledizione.

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