La libreria della Generazione Y


Questa rubrica, come il magazine che la ospita, è incentrata sulla “generazione Y”.

Con questa definizione si intende, in maniera abbastanza abbozzata, tutti coloro che sono nati tra i primi anni ’80 e i primi 2000; quindi al momento tanto i quasi quarantenni che i quasi maggiorenni, un panorama ampissimo di gusti ed esperienze diversi. Insomma la libreria della generazione y è decisamente variegata.

Ma cosa accomuna davvero gli appartenenti alla generazione y?

Mi sono resa conto che in realtà le somiglianze ci sono eccome, soprattutto se parliamo di letteratura. Tantissimi libri iconici non possono che restare tali, pur passando gli anni; come non pensare a “Sulla strada” di Jack Kerouac, pubblicato nel 1951, e tuttavia romanzo di riferimento ancora oggi. Il manifesto della Beat Generation si è evoluto infatti in romanzo di formazione vivo e vegeto tra gli adolescenti . Decisamente un aiuto lo dà anche il sistema scolastico che propone  le stesse letture da una ventina d’anni; tutti gli studenti italiani hanno quel bagaglio di Zeno Cosini, Malavoglia e Visconte Dimezzato ad accomunarli.

Negli ultimi anni il mercato ci sta inoltre proponendo romanzi young adults come genere a sè. Spesso parliamo di letteratura di basso-medio livello ma a volte troviamo alcune perle: “Colpa delle stelle” di John Green, da cui è stato tratto l’omonimo film, è un romanzo potente e doloroso. Decisamente non solo per ragazzi: le emozioni sono universali, ci mostra come crescendo cambi solo il nostro modo di elaborarle.

Quasi tutti i romanzi urban fantasy degli ultimi anni sono indirizzati alla generazione y, primo tra tutti “Twilight”; uscito nel 2005, ha tutte le caratteristiche per attirare l’attenzione di giovani e adolescenti. Ed infatti è subito successo globale, costruito sulle spalle di altri autori; sono stati infatti romanzi come “Intervista col Vampiro” di Anne Rice, “Nodo di sangue” di Laurell K. Hamilton e telefilm come “Buffy l’ammazzavampiri” a spianare la strada al successo della saga; parliamo infatti di opere uscite tutte tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90, le cui tematiche hanno sdoganato molti tabù. Anne Rice ha reso sexy i vampiri fin dal 1976.

Si può dire che ci sia un solo vero trait d’union.

Che possano piacere o meno, i romanzi che sopravvivono nel tempo sono quelli scritti bene. Non nel senso di grammaticalmente corretti, anche se aiuta, bensì i libri che sanno comunicare bene il proprio messaggio; “L’Isola del tesoro” ha circa 134 anni eppure non credo siano molte le persone che non l’abbiamo mai letto, o visto il film. Cambiando totalmente genere possiamo pensare al “Signore delle mosche” di William Golding: un altro romanzo che ha quasi 70 anni. Insieme a “1984” è probabimente uno dei libri più lucidi ed attuali su cui possiate mettere le mani; la natura umana è prevedibile nella sua semplice bestialità. I grandi autori ce lo dimostrano ogni giorno, parlandoci del futuro, dal passato.

La libreria della generazione y del mondo occidentale è la prima, nella storia dell’umanità, a possedere così tanta scelta. Pensateci bene: possiamo leggere in qualsiasi lingua vogliamo, su qualsiasi supporto vogliamo, in qualsiasi posto vogliamo. Non abbiamo censure, limitazioni o vincoli. Volendo, possiamo anche farlo gratuitamente. Abbiamo infinite possibilità che solo una parte di noi sfrutta, sommersi dalle troppe informazioni.

Arrivano scrittori da ogni dove.

Si sono allargati i nostri orizzonti letterari. Negli ultimi anni sono finalmente giunti a noi gli scrittori nord europei; decisamente di non facile lettura, il loro stile spesso rappresenta la loro terra, rallentata da inverni implacabili. “Lasciami entrare” di John Ajvide Lindqvist viene dalla Svezia, come la trilogia “Millennium” di Stieg Larsson.

“Il senso di Smilla per la neve” invece viene dalla Danimarca,  insieme a “I libri di Luca”, caso letterario in patria nel 2007 e perlopiù ignorato dalle nostre parti. Leggetelo, se amate il potere dei libri.

“Memorie di una geisha” è un’altro dei libri che ha saputo colpire l’immaginario della generazione y; forte e malinconico al tempo stesso, ci mostra come le lettrici stiano prendendo sempre più piede sugli scaffali delle librerie.

In sostanza, l’unione globale si è realizzata nella letteratura; i libri, molto prima degli uomini, hanno attraversato le frontiere.

I romanzi dell’infanzia e dell’adolescenza.

Universali sono quei libri che restano nel cuore di bambini ed adolescenti; “La storia Infinita” , “Harry Potter”, “Il Signore degli Anelli” tra i grandissimi. Ma anche cose più piccole, che magari capisci anni dopo, come un fulmine a ciel sereno, di quegli autori che alla fine sono enormi e nemmeno lo sapevi.  Roald Dahl, Neil Gaiman, Richard Adams e tantissimi altri, letture che illuminano pian piano il mondo. Finestre su universi paralleli. Molti ci sono stati letti dai nostri genitori, tanti li leggeremo ai nostri figli, pietroline a costruire una montagna; tutte le letture degli anni della formazione non ce le scolliamo più di dosso. Diventano un riferimento costante ed inconscio nel corso della nostra vita.

Il simbolo del coraggio per me restano un cadetto guascone ed un vecchio ex carcerato dalla forza immensa; romanzi letti alle medie, per sempre impressi nella mente. Tanto è il potere della lettura in quegli anni fondamentali in cui ancora non sappiamo chi siamo; le figure di riferimento, gli spunti, vengono proprio dalla carta. Mia madre ammirava Jo di “Piccole donne”,  io preferivo i ragazzini selvaggi e coraggiosi de “L’Isola del tempo perso”.

Italo Calvino diceva che “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire” . Non credo esista definizione più azzeccata di questa. La generazione y è figlia di una realtà in balia del mutamento, molto più che in passato; la letteratura è l’ancora che ci permette di mettere in prospettiva il mondo, conoscerlo e ottenere conforto dagli insegnamenti che ne traiamo.

Quindi, quali sono i romanzi nella libreria della generazione y?

Uno, nessuno e centomila. Talmente sfaccettata e complessa è diventata la realtà intorno a noi che è impossibile stilare una classifica. Quindi leggete per comprendere i mutamenti del mondo in cui viviamo, leggete le vecchie fiabe iraniane e i racconti africani, leggete i classici del volgare europeo e i moderni americani. Leggete per non avere barriere, per non avere paura.

 

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