#4 …dalla porta accanto: Enrico Brizzi


Chi di voi è amante della musica dei Red Hot Chili Peppers?

E quanti di voi hanno letto Jack Frusciante è uscito dal gruppo -una maestosa storia d’amore e di rock parrocchiale- ?

Se c’è anche solo una risposta negativa, esorto a porvi subito rimedio, perché è un libro che vi stupirà dandovi un grosso, enorme scossone.

Enrico Brizzi, classe 1974, scrittore bolognese, ci propone un quesito di colossali dimensioni: come si fa ad uscire dal gruppo, dagli schemi, dalle idee preimpostate dalla società?

Nel corso del romanzo il giovane Alex è alle prese con l’impervio viaggio che lo porterà al passaggio dall’adolescenza all’età adulta: un amore delicato (forse anomalo) con la quasi coetanea Aidi (Adelaide), il suicidio dell’amico Martino dopo essere stato scoperto fuori da un locale in possesso di stupefacenti, l’adesione all’idea di anarchia sono solo alcune delle risposte al grande interrogativo.

Saranno le scelte compiute e gli atteggiamenti adottati di fronte a questi sconvolgimenti morali a decretare la maturazione di Alex: lo si trova ancora ragazzo, coscienzioso, posato e imbelle nelle prime righe del libro, diventato poi  “teppistello” nella speranza di sfuggire agli schemi impostogli dal liceo classico frequentato, dalla famiglia borghese a cui appartiene. Nonostante il suo impeto, sarà capace di amare con tutto se stesso una siciliana di un anno appena più giovane di lui. I due si vogliono bene in maniera completamente differente: lui vorrebbe “tutto e subito”, è pazzo di lei e non vuole indugiare; la ragazza, invece, preferisce tenere a bada la storia, poiché ha aderito a un progetto interculturale e dovrà trascorrere un anno in America. Alla fine la tenerezza e l’affetto prevarranno e saranno il ponte di connessione fra i due amanti platonici.

Anche l’esperienza della perdita dell’amico sarà una tappa  decisiva per la maturazione di Alex: mentre tutti si fermeranno al clamore iniziale e si limiteranno a puntare il dito contro lo sventurato Martino, il giovane ne riconoscerà al contempo la fragilità e il coraggio, capendo la necessità di uno “scudo di difesa” che lo separi dai danni di un’esistenza all’insegna della repressione di se stessi.

Il romanzo, sulle note rock e punk di band statunitensi e britanniche, ma anche di qualche cantautore italiano  (si ricordi che il titolo si riferisce all’abbandono della band Red Hot Chili Peppers da parte del chitarrista John Frusciante nda ), è evidentemente ispirato alle opere di Pier Vittorio Tondelli e Andrea De Carlo, e l’autore stesso lo conferma in più di un’intervista.

Il linguaggio è anche qui ricco di slang e inglesismi, la città teatro delle vicende è la secolare Bologna e la struttura della storia non è particolarmente curata, specialmente per quanto riguarda i rapporti di tempo tra un evento e un altro (spesso vengono inseriti, tra l’altro, flashback e citazioni dal mondo musicale e cinematografico). Da questo magnifico romanzo è stato anche tratto l’omonimo film, dalla regia di Enza Negroni .

“Bisogna fare molta attenzione con la gente felice”

                                                                                             [Alex]

 

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