Amore idilliaco? No grazie
Nonostante in questo periodo la crisi economica sia un argomento onnipresente su riviste e testi di ogni genere (piombando nella banalità più totale, visto che raramente le notizie sono chiare e non allarmistiche), voglio provare ad essere più scontata e ripetitiva ancora, parlando… D’amore. Ma non voglio affrontarlo nei soliti toni aulici e drammatici, bensì vi proporrò due poesie anomale ed uniche nel loro genere. Devo ammettere che questa “chicca” avrei preferito proporvela nel periodo della festa più melensa, materialista e commercializzata di tutte, ovvero San Valentino,ma non ho saputo resistere. Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, magari postando un commento qua sotto. Buona lettura!
“Un amore felice. E’ normale?
è serio? è utile?
Che se ne fa il mondo di due esseri
che non vedono il mondo?
Innalzati l’uno verso l’altro senza alcun merito,
i primi qualunque tra un milione, ma convinti
che doveva andare così – in premio di che? Di nulla;
la luce giunge da nessun luogo –
perchè proprio su questi e non su altri?
Ciò offende la giustizia? Sì.
Ciò infrange i princìpi accumulati con cura?
Butta giù la morale dal piedistallo? Sì, infrange e butta giù.
Guardate i due felici:
se almeno dissimulassero un po’,
si fingessero depressi, confortando così gli amici!
Sentite come ridono – è un insulto.
In che lingua parlano –
comprensibile all’apparenza.
E tutte quelle loro cerimonie, smancerie,
quei bizzarri doveri reciproci che si inventano –
sembra un complotto contro l’umanità!
E’ difficile immaginare dove si finerebbe
se il loro esempio fosse imitabile.
Su cosa potrebbero contare religioni, poesie,
di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe,
chi vorrebbe restare più nel cerchio?
Un amore felice. Ma è necessario?
Il tatto e la ragione impongono di tacerne
come d’uno scandalo nelle alte sfere della Vita.
Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.
Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra,
capita, in fondo, di rado.
Chi non conosce l’amore felice
dica pure che in nessun luogo esiste l’amore felice.
Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire.”
(Wislawa Szymborska)
“Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l’universo
Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l’incanto
di un tuo solo sguardo
Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sara ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni
Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d’estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo”
(Stefano Benni)
Io preferisco la prima poesia, sembra quasi incitare , smuovere il lettore, a comprendere il vero senso dell’amore. Il mondo che si apre con esso e la libertà di essere unita ad una persona.
Amo l’ultima frase : “Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire”. Attraveso l’amore si è completi. Non c’è più bisogno di temere la vita o la morte.
la frase si riferisce a tutti coloro i quali dicono (magari essendo stati feriti in precedenza durante una relazione) che non esiste un Amore Idilliaco: forse avranno ragione, forse fanno bene, ma si perdono la…non so nemmeno io come definirlo, non esistono parole non restrittive per questo argomento…proviamo con “si perdono la condizione psico-fisica più meravigliosa e struggente di tutto l’universo” 🙂