
Sandman – Parliamo del fumetto di Neil Gaiman in attesa della serie Netflix
Dal domani sarà disponibile su Netflix The Sandman, serie fantasy bastata sul rinomato fumetto scritto da Neil Gaiman. Ma cosa rende quest’opera così amata? E cosa ci si può aspettare da questa nuova serie?
Vediamolo insieme!
Il fumetto di Sandman – L’approccio di Neil Gaiman
Sandman è una serie a fumetti scritta da Neil Gaiman, celebre autore di Coraline e Good Omens, in collaborazione con Sam Kieth e Mike Dringenberg – i disegnatori principali. La serie, distribuita dalla Dc Comics, venne pubblicata dal 1988 al 1996, anche se il suo universo portò negli anni a diversi spin-off.

Copertina di Sandman, Vol. 1: Preludi e notturni, di Neil Gaiman (Credits: Panini Comics)
Nel primo volume di Sandman, Preludi e notturni (contenente i primi otto capitoli), il lettore viene introdotto a Morfeo, per molti conosciuto come “Sogno”, un essere con il totale controllo sui sogni e gli incubi delle persone. Morfeo viene però erroneamente imprigionato da un occultista, il quale si offre di liberarlo in cambio dell’immortalità.
Nel 1988, dopo settant’anni di prigionia, Morfeo riesce finalmente a scappare, ma si ritrova faccia a faccia con un mondo ormai cambiato, un mondo che ha fortemente sofferto della sua assenza. Dovrà così riconquistare il rispetto dei suoi simili e ritrovare i tre artefatti che gli permettevano di svolgere i suoi doveri.
Un’avventura sospesa tra horror e fantasy
Come sempre, Neil Gaiman costruisce un mondo tra realtà e mito e lo utilizza per esplorare concetti e argomenti in modo originale e inaspettato. Sandman è infatti molto più che un fumetto supereroistico: nelle sue pagine, salta dall’horror al fantasy in poche pagine e accoglie pienamente il surrealismo del mondo dei sogni.
Quello di Morfeo è un viaggio verso una migliore comprensione dell’umanità, portando il lettore ad analizzare quello che lui stesso definisce come il genere umano.

Morfeo, nel settimo capitolo di Sandman (Credits: Panini Comics)
Nel fumetto dedicato a Sandman, Neil Gaiman analizza l’essenza stessa del racconto, sfruttando a questo scopo il vasto mondo onirico controllato da Morfeo. L’autore crea così un intreccio di storie e persone, prendendo in prestito diversi personaggi della storia, da diversi mythos e dallo stesso universo della DC Comics.
Adattare il fumetto di Sandman al piccolo schermo
Sono ormai anni che i fan di Sandman sperano che l’opera possa ricevere un adattamento che possa rendergli onore, e l’autore sembra fiducioso nel fatto che questa nuova serie possa fare proprio quello.
Realizzata per Netflix da Neil Gaiman, David S. Goyer e Allan Heinberg, la serie posticiperà la fine della prigionia di Morfeo dal 1988 al 2021, facendolo trovare faccia a faccia con il mondo del ventunesimo secolo.

La fuga di Morfeo, scena richiamata fortemente anche nella serie televisiva prodotta da Netflix (Credits: Panini Comics)
Questo è solo uno dei tanti cambiamenti anticipati dallo stesso Neil Gaiman e visibili nei vari trailer della serie. L’autore ha più volte espresso la necessità di revisionare certi aspetti del suo lavoro, realizzato ormai 34 anni fa, soprattuto per far sì che possa tradursi al meglio nel formato televisivo.
Il cambiamento più discusso riguarda il casting, in cui in alcuni casi ci sono state modifiche a genere e etnia di diversi personaggi – ma che l’autore difende, sottolineando la fluidità che questi personaggi assumono nel fumetto, essendo infatti esseri senza una corporeità o genere definiti.
Neil Gaiman commenta il casting di Sandman
Quando si tratta dei suoi lavori Neil Gaiman sembra aver molto a cuore la qualità del prodotto finale, come evidenzia in un tweet del 29 maggio 2021:
Mi sbatto molto nel mio lavoro. Ho passato trent’anni a impedire con successo film brutti di Sandman.
Ciò di cui invece me ne sbatto sono le persone che non capiscono/non hanno letto Sandman che si lamentano di Desiderio non-binary o che Morte non è bianca abbastanza. Guardate la serie, fatevi un’idea vostra.
Tom Sturridge nei panni di Morfeo nella nuova serie Netflix (Credits: Netflix)
Si spera quindi che Sandman segua le orme di progetti come Good Omens, del quale Neil Gaiman è produttore esecutivo, creando un mondo affascinante sia per fan stagionati che per chi non è a conoscenza del materiale originale.
Qualunque sia il destino di questa serie, Sandman rimane un fumetto assolutamente innovativo che ha certamente cambiato il modo in cui molte persone approcciano una storia.
Posso quindi solo che sperare che questo progetto possa portare nuove persone ad esplorare il mondo dei sogni che si nasconde tra le pagine di questo fumetto.
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