6 fumettisti minimalisti – Quando qualche linea basta e avanza


Oggi parliamo di sei fumettisti e illustratori che possiamo definire “minimalisti”. I loro personaggi sono composti da poche linee, gli sfondi spesso non ci sono e, come le autrici comiche di cui abbiamo già parlato, costruiscono delle scenette che si risolvono in poche battute.

Ormai sono diversi anni che ha preso piede il minimalismo, ovvero il saper vivere solo con l’essenziale per non farsi soffocare dalle cose.

Vediamo chi ha applicato questa filosofia anche alla sua arte.

Fumettisti davvero minimalisti

Tango Gao è probabilmente l’autore più conosciuto di questa selezione. @tangosleepless su Instagram, questo fumettista cinese vive a New York ed è conosciuto per lo stile minimale e l’inconfondibile ironia. Umanizza oggetti con uno stile sorprendente e spiritoso, sfrutta le forme delle cose in modo mai visto ed è capace di costruire una narrazione con una sola immagine.

I fumettisti minimalisti Tango Gao e Life in Bits

Un’illustrazione di Tango Gao, a sinistra, e quattro vignette di Ketaki Deo, a destra (Credits: @tangosleepless; @life_in_bits)

Invece Ketaki Deo (@life_in_bits) ama sottolineare, attraverso l’umorismo, le contraddizioni della vita. Riportiamo le sue parole: “Rappresentare le ironie nella vita attraverso conversazioni aperte è ciò che sto cercando. Il minimalismo aiuta a concentrarsi sul nocciolo del fumetto”.

Non è ancora seguitissimo su Instagram, ma vale davvero la pena visitare la sua pagina!

Poche linee e tante parole

I prossimi autori hanno un modo di disegnare molto stilizzato, ma spesso sono narrativamente più complessi rispetto ai fumettisti “davvero minimalisti” che abbiamo visto prima. Quindi, se l’immagine resta ridotta all’osso, le vignette sono talvolta più piene di parole.

Randall Munroe, oltre che fumettista e scrittore, è anche un programmatore e ha collaborato persino con la Nasa. È diventato famoso grazie al webcomic @xkcd, che racchiude vignette umoristiche popolate da stickman. Gli argomenti sono i più disparati, e includono la fisica e la matematica, che sono stati suoi ambiti di studio.

I fumettisti minimalisti Xkcd e Natalya Lobanova

Due opere, una di Randall Munroe e una di Natalya Lobanova (Credits: @xkcd; @natalyalobanova)

Natalya Lobanova (@natalyalobanova) è decisamente più sintetica di Randall Munroe. Anche a prima vista, le sue vignette appaiono molto più bianche e ariose. Però “parla” molto di più di Tango Gao, e talvolta disegna in modo molto più realistico rispetto agli altri fumettisti minimalisti.

Un minimalismo colorato

Concludiamo questa rosa di autori con dei fumettisti che, di primo impatto, minimalisti non sembrano. E questo solo per un dettaglio che li differenzia dagli altri: l’uso del colore.

Se apriamo la pagina Instagram di Martin Rosner (@martin_rosner), ci farà un effetto del tutto diverso rispetto a quella di Tango Gao, Natalya Lobanova e gli altri fumettisti che abbiamo visto oggi. Questi artisti infatti prediligono il colore più minimalista che ci sia: il bianco.

Martin Rosner (che un tempo era più bianco e si firmava Hot Paper) ora conserva lo stile minimalista delle figure, ma non si fa mancare colori sgargianti ovunque sia possibile.

I fumettisti minimalisti Martin Rosner e Mo Welch

Martin Rosner, a sinistra, e Mo Welch a destra (Credits: @martin_rosner; @momowelch)

Anche Mo Welch  (@momowelch) colora le sue vignette, che parlano molto spesso della sua vita solitaria. Non per nulla ha pubblicato un libro che si intitola Come morire soli.

Mo e Martin non condividono solo l’uso dei colori nelle loro strisce comiche, ma anche la passione per la stand up comedy! Mo è anche apparsa in diverse serie tv, tra cui Gortimer Gibbon – La vita a Normal street e Life in Pieces, ed è autrice della serie animata Blair.

Si conclude così questa piccola selezione di fumettisti minimalisti, che ci hanno dimostrato che si può essere essenziali senza essere piatti, che ridurre i segni non è un freno alla fantasia, e soprattutto che la sintesi è un dono, ma anche un’arte.

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