Sted – Il lato oscuro di una relazione nel suo primo graphic novel


Quand’è che finisce l’amore e comincia il terrore? Questo è quello che esplora Sted nel suo fumetto d’esordio, Questo non è amore – L’amore non uccide, un viaggio estremamente personale che segue le esperienze dell’autrice all’interno di una relazione tossica.

Sted, nome d’arte di Stefania Lancia, raccoglie in Questo non è amore – L’amore non uccide le sue esperienze riguardanti una relazione passata, quella con un uomo capace di violenze fisiche e psicologiche.

L’amore non uccide – Questo non è amore, come Sted rappresenta una relazione tossica

Copertina del libro di Sted, “Questo non è amore - L’amore non uccide”, si vedono delle mani che strappano a metà un cuore, le due parti sono rispettivamente rossa e verde.

Copertina di Questo non è amore – L’amore non uccide, di Sted (Credits: Sted)

Questo non è amore – L’amore non uccide, auto-pubblicato dall’autrice, inizia con una morte – quella della protagonista.

Sted ci fa seguire gli eventi che hanno lentamente portato a questo evento. Si ritrovano nelle sue pagine esperienze familiari per chiunque abbia avuto a che fare con una relazione tossica – dalla continua colpevolizzazione, sia da parte degli altri che da se stessi, al completo isolamento.

Questo fumetto riesce ad esprimere un’esperienza del genere in modo estremamente espressivo. I disegni dell’autrice aiutano ad amplificare e concretizzare ciò che viene presentato al lettore nelle diverse parti del racconto. Sted in questo modo trasmette il suo messaggio in modo davvero efficace, oltre che a trattare l’argomento senza cercare di “addolcirlo”, come invece spesso succede.

Sono storie come questa che permettono ad altre vittime di ritrovarsi e di vivere insieme all’autrice l’esperienza catartica del riappropriarsi della discussione che circonda quest’argomento. Sempre più spesso le storie che riguardano abusi sembrano volersi concentrare sull’impressionare il lettore, ignorando il vero orrore che porta effettivamente fino a quel climax finale. 

Il vero volto della violenza

Questo non è amore – L’amore non uccide invece dà molta importanza a tutte quelle cosiddette red flag che pian piano spuntano senza farsi notare. Queste sono solitamente quei segnali di cui noi non ci accorgiamo finché non è troppo tardi e che, la volta buona che provi a parlarne con qualcuno, amici e familiari liquidano senza troppi pensieri.

La storia procede in un crescendo, in cui la protagonista arriva a dubitare non solo di se stessa ma anche delle proprie colpe, ormai costretta in una vita sola e ripetitiva. 

Una delle vignette di Questo non è amore - L’amore non uccide di Sted.

Una delle vignette di Questo non è amore – L’amore non uccide, il primo fumetto pubblicato da Sted (Credits: Sted)

Credo sia molto facile relegare l’abuso a un campo fisico, portando molte persone a ignorare certi tipi di violenza perché “non ti ha fatto nulla, alla fine”. Questa mentalità è molto diffusa dai media che consumiamo che tendono a mostrarci un abuso quasi stereotipato, immediatamente riconoscibile e la cui influenza può rendere difficile individuare una tipologia di abuso psicologico ed emotivo, il quale può essere altrettanto dannoso e diffuso quanto quello fisico. 

C’è quindi un estremo bisogno di radere al suolo questi stereotipi e rendersi conto che chiunque è capace di diventare aggressore tanto quanto chiunque può diventare vittima. Credo che ascoltare voci come quella di Sted sia essenziale nell’arrivare a una legittimazione concreta dell’esistenza abuso emotivo e degli effetti che può avere su una persona.

Sted – Come rinascere dopo aver perso tutto

La parte più importante di questo libro è quello che vuole comunicare al lettore: questo non è e non sarà mai amore. 

Infatti Sted, dopo aver iniziato il suo libro con una morte, sembra finirlo invece con una rinascita. L’artista vuole spingere tutti i lettori a essere una parte attiva nel prevenire qualsiasi altra storia simile alla sua. Nella chiusura del libro, chiede che nessuna persona venga più ignorata e colpevolizzata da chi la circonda, cosa che vediamo accadere ogni volta che arriva al pubblico una storia di abuso.

Invita anche a stare vicino a chiunque nella propria vita possa trovarsi in una situazione potenzialmente pericolosa e di ascoltare e credere alle vittime prima di difendere un possibile aggressore.

Tra rabbia e speranza

Credo vivamente che siano proprio storie come questa che hanno la possibilità di aiutare qualcuno a trovare la forza di lasciare una relazione tossica.

Tutta la sua rabbia è terribilmente onesta e riesce a concretizzare una rivendicazione dell’autrice tramite la propria arte. L’arte, che in Questo non è amore – L’amore non uccide è quasi un vero e proprio personaggio, l’unico elemento che per tutto il fumetto dà in una speranza alla protagonista. È una via di fuga, un momento in cui può vedere su carta quello che effettivamente prova. 

Vignetta da Questo non è amore - L'amore non uccide, di Sted. Essa legge "Ed è buffo perchè è come se ad ogni disegno io vivessi e tu morissi un po' un disegno alla volta - io vivo". Sotto questa scritta vediamo rappresentati due fiori, uno bianco e appassito, l'altro una rosa in fiore.

Sted nel suo ultimo fumetto, Questo non è amore – L’amore non uccide, parla del suo rapporto con l’arte (Credits: Sted)

Sted continua a raccontare la sua storia al di fuori di questo volume nel suo blog e tramite il suo account Instagram (@zerorisposte), in cui posta le sue vignette e le sue opinioni su diversi argomenti, sia della sua vita quotidiana che dell’attualità.

Consiglio vivamente di leggere Questo non è amore – L’amore non uccide, di mantenere viva questa storia (così come molte altre) per assicurarsi di non ripeterla.

Premetto che è una storia che mette a disagio, perché spinge a ritrovarsi in un mondo che potrebbe anche esserci estraneo. Ma che per molte persone rappresenta la vita di tutti i giorni. 

+ Non ci sono commenti

Aggiungi