Videogame tratti dai fumetti – Gli anni 80, parte seconda


Ripartiamo, a un mese di distanza dal primo articolo, con il nostro viaggio con i videogame tratti da fumetti, con la seconda parte degli anni 80!

Non perdiamoci in chiacchiere, e andiamo subito a vedere di quali parleremo!

Garfield: Big Fat Hairy Deal (Amiga, 1988)

Siamo nel 1988 quando sulle piattaforme casalinghe esordisce Garfield, il gattone arancione creato da Jim Davis nel 1978 con Garfield: Big Fat Hairy Deal. Le versioni variano molto, da quella per ZX Spectrum in bianco e nero, a quella a 8 bit per Commodore 64, alle visivamente splendide per Amiga e Atari ST in 16 bit.

Il gioco è una sorta di “life simulator” di Garfield.

Garfield Videogame

Garfield soddisfatto dopo aver spedito in orbita con un bel calcione il buon Odie. (Credits: The Edge)

Andremo a spasso in cerca di cibo accompagnati dal cane Odie, che potremo prendere anche a calci, il più delle volte senza un vero motivo, e dal gattino Nermal. Avremo due barre da tenere d’occhio, quella del riposo e quella della sazietà. Se una delle due si dovesse esaurire, il gioco si concluderà.

Il gioco non era particolarmente divertente ma aveva nella parte grafica il suo punto di forza.

Samurai Warrior: The Battle Of Usagi Yojimbo (Commodore 64, 1988)

Samurai Warrior: The Battle Of Usagi Yojimbo è un titolo del 1988 dedicato al coniglio samurai creato solo quattro anni prima dal fumettista americano di origini giapponesi Stan Sakai.

Spesso lo abbiamo visto nelle avventure delle Tartarughe Ninja, con cui condivide la corrente fumettistica indie in bianco e nero delle origini.

In questo videogioco invece agisce da solo, errando per il Giappone feudale cercando di compiere buone azioni per aumentare il punteggio di karma. Esaurito questo, il gioco finisce. Il gioco permette di parlare anche con gli Npc, cosa non del tutto scontata per un gioco dell’epoca.

Usagi Yojimbo Commodore 64

Usagi Yojimbo e il combat system che ha fatto scoprire le imprecazioni a una generazione intera. (Credits: Firebird Software)

Sono piuttosto sicuro che, complice il sistema di combattimento non proprio intuitivo, il giovanissimo me stesso del finire degli anni 80 abbia imparato a imprecare proprio su questo titolo.

Uscito solo per le console a 8 bit, la grafica ancora oggi è godibilissima. Ne hanno fatto un remake nel 2013 per Mac, Windows, IOs e Android.

Astro Boy (Famicom, 1988)

Astro Boy, nato dalla geniale mente del mangaka Osamu Tezuka nel 1952, trova la sua prima trasposizione videoludica nel 1988, sul Nes – o meglio sul Famicom, il nome della console nella sua terra natia, visto che non ha mai superato i confini del Giappone.

Astro Boy Famicom

A 36 anni dalla sua creazione Astro Boy esordisce sulla console casalinga Nintendo. (Credits: Nintendo)

Non tra i titoli più ostici dell’epoca, metterebbe comunque in difficoltà la maggior parte dei videogiocatori moderni.

Il gioco ha una discreta variabilità di situazioni e livelli: ci troveremo a volare oppure a orientarci in un livello totalmente al buio, illuminati solo dalle torce dei nostri occhi.

Batman: The Caped Crusader (Commodore 64, 1988)

La Ocean Software, prima di essere assorbita nel 1996 dalla Infogrames, ha sfornato diversi videogame degni di nota.

Forse Batman: The Caped Crusader non è tra questi, ma è un titolo a cui sono piuttosto affezionato e a cui ho dedicato diverse decine di ore della mia vita su Commodore 64, invidiando non poco chi possedeva la sontuosa versione per Amiga.

Il gioco è diviso in due parti, una con antagonista Joker, l’altra il Pinguino. Sta a noi scegliere con quale iniziare.

Batman Amiga

Vi ho messo un’immagine della versione Amiga, così vi rifate un po’ gli occhi. (Credits: Ocean)

Ci faremo strada a pugni e colpi di Batarang attraverso le sessioni di combattimento che fanno da preambolo a quello che è il vero fulcro del titolo: gli enigmi. Lo stile del gioco è molto particolare: infatti ogni volta che cambieremo schermata lasceremo comunque sullo schermo quella vecchia, giocandoci sopra come fosse una nuova vignetta sovrapposta a quella precedente.

Captain Tsubasa (Famicom, 1988)

Capitan Tsubasa nel 1988 fa la sua prima apparizione su Famicom. Il gioco, sviluppato da Tecmo, non era il solito gioco di calcio, ma molto più vicino a un Jrpg. Ogni giocatore aveva una barra dell’energia, grazie alla quale poteva effettuare azioni semplici o colpi speciali, come il famigerato Tiro della Tigre di Kojiro Hyuga.

Inutile dire che in Giappone il gioco ebbe un successo clamoroso, quindi si decise di fare un tentativo di esportarlo anche in Europa e negli Stati Uniti.

Capitan Tsubasa Nes

Un po’ gioco di calcio, un po’ Final Fantasy, questo gioco è un’esperienza che va provata. (Credits: Nintendo)

Sebbene in Europa già dal 1986 (in Italia, grazie a Fininvest) l’anime era stato già trasmesso (con il titolo di Holly e Benji e i nomi giapponesi tutti cambiati con nomi inglesi) si decise di non rischiare e di presentare al pubblico un prodotto senza licenza.

Si ebbe così Tecmo Cup Football Game in Europa e Tecmo Cup Soccer Game negli Stati Uniti. Se siete fan di Capitan Tsubasa e dei Jrpg non potete farvi sfuggire questo gioco e i relativi seguiti.

Nel quinto capitolo della saga avremo Tsubasa in forza al Lecce! Fantastico.

The Amazing Spider-Man and Captain America in Dr. Doom’s Revenge! (Amiga, 1989)

Con The Amazing Spider-Man and Captain America in Dr. Doom’s Revenge! arriviamo dritti nel 1989.

Fui abbastanza fortunato da giocarne la versione per Amiga 500, bellissima visivamente quanto ingiocabile nella pratica. Nonostante ciò in quegli anni i giochi dovevamo sudarceli e quindi spesi diverse ore su questo gioco, districandomi nei livelli alternati tra Capitan America e Spider-Man. Il giocatore deve passare una sorta di prima fase platform dei livelli alla fine della quale si arriva a un vero e proprio picchiaduro con il villain di turno.

Captain America Spider-Man Amiga

Il Machete Marvel assomiglia in modo spaventoso al buon Danny Trejo. (Credits: Paragon Software)

La cosa affascinante di questo gioco è che per arrivare a scontrarsi con Doctor Doom dovremo battere diversi villain minori della Marvel tra cui Machete, Boomerang, Lobo, Grey Gargoyle, Batroc e tanti altri. Fu creato un villain appositamente per il videogioco, Rattan.

Il boss finale di Spider-Man sarà Hulk (o meglio, un’illusione di Mysterio con le sembianze del gigante di giada) mentre Capitan America se la vedrà con Destino. Il manuale delle istruzioni comprendeva una sezione in stile Official Handbook of the Marvel Universe, con le biografie di tutti i personaggi presenti all’interno del videogioco.

Snoopy: The Cool Computer Game (Amiga, 1989)

Snoopy: The Cool Computer Game uscì nel 1989 per Dos, Amiga, Amstrad CPC and Atari ST. Come tutti i giochi usciti su Amiga in quegli anni la grafica è ancora godibilissima ai nostri giorni. Il gioco ricorda un po’ quello di Garfield di cui ho parlato poco sopra, anche se dotato di maggiore profondità, dovuta soprattutto alla presenza di quasi tutti i personaggi dei Peanuts con cui interagire.

Snoopy Amiga

Snoopy intento a sgattaiolare fuori dalla scuola. (Credits: The Edge)

Teenage Mutant Ninja Turtles (Nes, 1989)

Teenage Mutant Ninja Turtles del 1989 è un gioco che quasi ho fuso su Commodore 64, ma che è uscito anche per Nes, Amiga e altre console casalinghe. Il gioco permette di controllare tutte le Tartarughe ninja – che differiscono tra loro per le armi, quindi in ogni momento del gioco bisognerà ben pensare quale utilizzare.

Ad esempio Donatello è lento ma ha una grossa gittata grazie al bastone, mentre Michelangelo è veloce ma potrà attaccare solo in maniera molto ravvicinata con i suoi nunchaku.

Tartarughe Ninja NES

Donatello prende a bastonate Rocksteady. (Credits: Nintendo)

Il plot è molto semplice quanto efficace: April è stata rapita da Shredder e va salvata. I livelli all’aperto hanno una visuale dall’alto quindi con movimento multidirezionale, mentre quelli al chiuso, ambientati per lo più nelle fogne, hanno un normale scorrimento orizzontale.

Sono presenti anche due livelli speciali, uno ambientato sott’acqua e uno alla guida del furgone.

Tin Tin on the Moon (Amiga, 1989)

Nel 1989 esordisce nel mondo dei videogiochi anche Tin Tin con Tin Tin on the Moon. Altro gioco spettacolare in versione Amiga, mantiene un discreto fascino anche per C64.

Il gioco si estende lungo cinque livelli, ognuno dei quali diviso in due momenti ben precisi.

Tin Tin Amiga

Tin Tin a bordo del razzo spaziale, nella bellissima versione Amiga. (Credits: Infogrames)

Nel primo guideremo il razzo attraverso lo spazio, nel secondo ci muoveremo all’interno del razzo stesso impersonando Tin Tin mentre cerca di bloccare i sabotatori del nostro viaggio spaziale.

Divertente e ben fatto, si lascia giocare ancora oggi con piacere.

X-Men: Madness in Murderworld (Commodore 64, 1989)

X-Men: Madness in Murderworld è un gioco che tutti gli appassionati dei mutanti dovrebbero giocare almeno una volta nella vita. Xavier è stato rapito da Magneto e Arcade, quindi per liberarlo ci dovremo avventurare dentro Murder World – il parco dei divertimenti decisamente pericoloso inventato da Arcade.

Saremo alla guida di una squadra composta da Ciclope, Wolverine, Nightcrawler, Colosso, Dazzler e Tempesta.

X-Men Commodore 64

Arcade decisamente non è un tipo discreto. (Credits: Paragon Software)

Potremo cambiare in ogni momento il mutante da utilizzare, tenendo ben presente le capacità di ognuno.

Un posto difficile da raggiungere? Si chiama in causa Nightcrawler e il suo potere di teleporta. Livello al buio? Ci penserà Dazzler con le sue luci a rischiarare il tutto. Veniva venduto con un comic book in edizione limitata stampato per il videogioco.

Parlarvi di tutti questi capolavori degli anni 80 tratti da fumetti, videogame capaci di segnare un’epoca non mi ha lasciato indifferente. Vi saluto e vi do appuntamento tra circa un mese con i primi videogiochi degli anni 90.

Ora ho April O’Neil e Xavier da salvare!

+ Non ci sono commenti

Aggiungi