What if… Capitan America fosse cattivo? – Lo Steve Rogers di Secret empire


L’esistenza di una qualche opera come Secret empire, in cui si esplora come sarebbe un Capitan America cattivo non deve sorprendere: una cosa che la Marvel ha sempre amato fare è giocare con i propri personaggi. Non a caso sono nati moltissimi universi paralleli con narrative totalmente differenti.

E non a caso proprio in queste settimane sta uscendo la nuova serie animata What if…?, che ci racconta come sarebbero andate le più famose storie dell’Mcu se qualcosa fosse andato diversamente da come le conosciamo.

Il punto importante di Secret empire del 2017 è che… non è un What if. Anzi: è ambientato nella continuity ufficiale dell’universo fumettistico, ovvero Terra-616.

Il Capitan America cattivo: Secret empire stravolge uno dei nostri beniamini

Nel 2017, quindi in piena fase tre del Marvel Cinematic Universe, viene pubblicato un fumetto crossover con protagonista Capitan America destinato a fare scalpore. Secret empire, questo il titolo, è infatti uno dei progetti più ambiziosi che mamma Marvel abbia prodotto su carta stampata negli ultimi anni. Questo perché la sua ideazione si basa su di un semplice interrogativo, proprio un What if, se vogliamo. E se ci fosse un Capitan America cattivo, agente dell’Hydra?

Poi però Marvel rilancia: e se non fosse un semplice What if, ma Steve Rogers fosse sempre stato, fin da quando lo conosciamo, un doppiogiochista al servizio dei nazisti?

La nostra composizione con il volume di Secret empire

La nostra composizione con il volume di Secret empire (Credits: Erika Biggio)

La maggior parte di noi, che conosce l’animo profondamente antifascista di Cap, non può reagire benissimo a una premessa del genere.

Eppure la costruzione della vicenda è convincente: il Cubo cosmico, che conosciamo tutti bene, ha smesso di essere un semplice oggetto. Ha infatti assunto un’apparenza senziente, sotto forma di una bambina, Kobik. La piccola sfortunatamente è caduta nelle mani sbagliate. Un clone di Teschio Rosso riesce a plagiarla per farle credere che l’Hydra combatta dalla parte del bene.

Secret empire – Da un immenso potere derivano… immensi problemi

Dato l’infinito potere del cubo, per la piccola Kobik riscrivere il passato è roba da ragazzi, e fa sì che l’Hydra recluti il giovane e impressionabile Steve Rogers ben prima che diventi Capitan America.

Iron Man vs Capitan America in Secret empire

Iron Man vs Capitan America in Secret empire (Credits: Erika Biggio)

Per il genio tattico di Rogers diventa quindi un gioco da ragazzi manipolare i suoi alleati, primi tra tutti gli Avengers. Con un colpo da maestro riesce quindi a imprigionare fuori dalla Terra i suoi avversari più pericolosi, Capitan Marvel per prima, e Dottor Strange nella Dimensione oscura. Con Scarlet Witch sotto il controllo di Chton, Visione guidato da un virus informatico ben congegnato e Thor che si assoggetta volontariamente, la vittoria del nuovo leader dell’Hydra sembra assicurata.

Ovviamente lo zoccolo duro della resistenza, guidata da Occhio di Falco e Vedova Nera, capisce ben presto che qualcosa ha agito sulla mente di Cap. In un continuo susseguirsi di colpi di scena e momenti strazianti vedremo trionfare la luce, ma il mondo, profondamente segnato, non potrà mai più tornare quello di prima.

Un Capitan America cattivo con basi molto reali

Marvel come sempre sceglie di ispirarsi al mondo reale, con radici saldamente piantate nel presente. Il controllo della popolazione per limitare il terrorismo tramite la limitazione delle libertà personali, il totalitarismo illuminato come risposta al caos della democrazia e la guerra al diverso come forma di unione di un popolo sono mezzi che conosciamo bene.

Un dettaglio della copertin di Secret empire, il What if con un Capitan America cattivo

Un dettaglio di una copertina di Secret empire, con un Capitan America cattivo che sfoggia il logo dell’Hydra (Credits: Marvel)

È evidente come si voglia sottolineare un semplice concetto: la scelta è sempre personale. Che tu sia un imbianchino o un leader politico, la tua scelta potrà influenzare lo svolgersi degli avvenimenti. Restare passivi ad accettare che poveri Inumani vengano imprigionati solo per essere nati con un corredo genetico diverso è essere complici di un regime fascista.

Lasciare morire un popolo che vive a pochi chilometri da noi perché temiamo che il nostro benessere personale ne possa venire intaccato è mostruoso.

E non serve ricordare che tutto questo, in forme neanche troppo diverse, non avviene solo nei fumetti.

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