Davide Toffolo e il ricordo di Magnus – Un furto “dal vivo”, raccontato da chi c’era


Ormai più di sei mesi fa usciva Come rubare un Magnus, di Davide Toffolo, uno splendido volume spaccato a metà: da una parte il racconto della vita di Roberto Raviola, in arte Magnus, dall’altra un compendio di emozioni, vissuto e ricordi di Davide Toffolo.

Del volume ha parlato in maniera davvero approfondita Enrico Cantarelli. Chi volesse approfondire la storia ed i retroscena dell’ultimo lavoro del fumettista e cantante di Pordenone, dunque, può trovare qui il suo articolo.

Perchè tornare a parlare di Come rubare un Magnus proprio ora?

Copertina di Come rubare un Magnus, di Davide Toffolo

Copertina di Come rubare un Magnus, di Davide Toffolo (Credits: Oblomov)

Semplice: sono ripartire le presentazioni dal vivo e, se vi fosse possibile andarlo a vedere, quello di Davide Toffolo e del “suo” Magnus è il più bel ritorno sulle scene in cui si può sperare.

Tornare a un evento dal vivo è tanto spaesante quanto emozionante. Sembra non essere passato un giorno e al contempo pare un’eternità fa’.

Nella cornice di Passaggi festival si è svolta la rassegna Passaggi fra le nuvole, una serie di sei incontri a tema graphic novel, aperti proprio da Davide Toffolo. Quello di Toffolo è stato uno spettacolo di perfetta commistione tra musica e fumetto, evidentemente pensato per essere un one-man show ma reso più dialogato grazie alla presenza dell’amico-collega fumettista Alessandro Baronciani.

Lo show di Davide Toffolo a Passaggi festival

Con ironia, intelligenza e una profondissima conoscenza della materia, Davide Toffolo ha conquistato la platea raccontando la vita di Magnus, mescolando aneddoti su di lui ad altri sulla creazione dei suoi personaggi. Un vero e proprio viaggio, pensato per scoprire i vari strati da cui è composto il mito di Roberto Raviola, in arte Magnus.

Una cosa mi ha particolarmente colpito, ed è stato proprio il pubblico. Una platea felice e profondamente coinvolta da quanto veniva raccontato… ma (mi sono chiesta) quanti erano lì per il frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti e quanti erano lì per Magnus?

Davide Toffolo durante un live dei Tre allegri ragazzi morti nel 2019

Davide Toffolo durante un live dei Tre allegri ragazzi morti nel 2019 (Credits: Bruno, Creative commons)

Le nuove generazioni di appassionati di fumetti, oggi, possono venire a conoscenza di un mostro sacro come Magnus principalmente grazie a un approfondimento personale – o magari grazie a un genitore altrettanto appassionato che fu bambino o adolescente nel periodo in cui Magnus sconvolgeva il mondo del fumetto. Alan Ford, Necron, Kriminal, Satanik, Lo Sconosciuto… sono tutte opere che hanno cresciuto più di una generazione, formato il loro gusto estetico, il senso dell’umorismo ed educato un pubblico a un tipo di storie complesse e con tante chiavi di letture diverse.

Riscoprire Magnus con Davide Toffolo

Un buon racconto e un ottimo narratore hanno però il potere di trascendere qualsiasi generazione. Il poter di far conoscere ma (molto più importante) riaccendere la curiosità su un autore scomparso da 25 anni.

Magnus è un’icona capace di tornare a essere attuale, anche grazie al fatto di aver lasciato la propria impronta nel lavoro di chi, come Davide Toffolo, disegna e racconta nel presente.

Come rubare un Magnus ha – permettetemi un pessimo gioco di parole – rubato il cuore degli spettatori presenti, facendo fare incetta del volume. Il pubblico di Passaggi festival è rimasto catturato dall’accenno di una vita piena di arte, a volte un po’ bohemien, e dall’enorme ventaglio di umanità nascosta dietro alcune delle più belle tavole mai realizzate.

La regola della mano sinistra secondo Magnus

La celebre regola della mano sinistra (Credits: Oblomov)

Abbiamo davvero bisogno – anzi: abbiamo voglia – di tornare a incontrare autori dal vivo. Abbiamo voglia di parlare con loro, di sentire cosa hanno da dirci, di conoscere cose nuove e anche cose vecchie.

Perché – non dimentichiamolo mai – si vive di storie. E, come Magnus e Davide Toffolo giustamente ci ricordano, per sapere come impostare una storia… bastano le dita di una mano.

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