Flamer, il fumetto di esordio di Mike Curato – Un’adolescenza Lgbt tra falò e canoe


Dopo l’ennesimo sogno su Elias, il suo compagno di tenda, Aiden Navarro continua a chiedersi perché non possa essere come tutti i suoi coetanei. Flamer, edito da Tunué, ci narra la sua ultima settimana al campo scout, preoccupato per l’inizio delle superiori e tormentato dalla consapevolezza della sua diversità.

“E anche se so che non sono gay, odio quella parola. GAY. Mi fa sentire… vulnerabile”.

Mike Curato racconta una storia terribilmente familiare a tutti coloro che da un giorno all’altro sono stati costretti ad affrontare la propria identità. Con l’arrivo del mese del Pride, questo è il libro perfetto per chiunque voglia scoprire cosa vuol dire lottare con la propria identità.

Flamer – Affrontare l’adolescenza Lgbt come un vero scout

Flamer cattura in modo agghiacciante com’è crescere sentendosi “altro”. Il protagonista trova impossibile uniformarsi alla massa, anche solo nel piccolo del suo gruppo scout, e desidera ardentemente trovare qualcuno che lo capisca.

Copertina del graphic novel Flamer, scritto da Mike Curato. Il protagonista fa il saluto scout con uno sguardo solenne mentre delle fiamme lo circondano.

La copertina di Flamer, di Mike Curato (Credits: Tunué)

È proprio durante questo periodo che si renderà sempre più conto dei suoi sentimenti verso Elias, che si dimostra gentile e generoso nei suoi confronti.

Come molti giovani membri della comunità Lgbt è spaventato dall’idea di poter essere effettivamente gay, cosa per cui era già bullizzato costantemente, e quindi reprime il tutto cercando di autoconvincersi della propria eterosessualità.

Questo libro però non è una storia d’amore. Piuttosto è una prospettiva su come l’odio può avere un effetto devastante sulle persone contro cui è rivolto.

Per quanto questa storia non sia autobiografica, Mike Curato ammette di esser stato fortemente ispirato dalle proprie esperienze vissute negli anni Novanta come membro degli scout, in cui anche solo fare coming out prevedeva il licenziamento immediato.

Ethan e Aiden su una canoa, in una scena in bianco e nero del graphic novel Flamer di Mike Curato

Ethan e Aiden su una canoa, in una scena di Flamer di Mike Curato (Credits: Tunué)

Nel corso della storia vediamo Aiden venire a patti con la sua esistenza nel mondo in quanto ragazzo gay, asiatico e sovrappeso.

Il libro mette in evidenza quanto anche solo poche parole di supporto possono non solo cambiare una situazione, ma anche il modo in cui una persona percepisce se stessa.

Come Mike Curato rappresenta una fiamma che non si estingue

Mike Curato racconta la storia di Aiden in bianco e nero, con l’eccezione di rossi che incendiano ogni pagina in cui si trovano. La scelta (sempre più diffusa nei graphic novel moderni) è perfetta per questa storia, in cui il protagonista cerca disperatamente di spegnere una fiamma che però continua a riemergere sempre più brillante.

Riuscirà Aiden ad accettare questa fiamma come parte di sé, anche se vuol dire lasciare che essa lo bruci?

Il protagonista di Flamer, Aiden, canta e balla intorno a un falò insieme agli altri scout

Aiden, canta e balla intorno a un falò insieme agli altri scout (Credits: Tunué)

Questo fumetto è uno di quei libri che qualsiasi persona appartenente al mondo Lgbt avrebbe disperatamente voluto leggere da giovane. La storia è coperta da un velo di speranza, una speranza che passa al lettore indipendentemente dalla sua età. “Questo libro salverà delle vite”, potremmo dire citando l’autore e illustratore statunitense Jarrett J. Krosoczka.

E Flamer è certamente uno di quei libri a cui continuerai a pensare per settimane, anche dopo averlo finito.

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