
Buzzkill – Super poteri e super dipendenze raccontate da Donny Cates e Mark Reznicek

La copertina di Buzzkill (Credits: Saldapress)
Buzzkill è un fumetto con una grande ambizione: dire qualcosa di nuovo in un mondo oramai saturo e largamente esplorato come quello dei super eroi.
Il fumetto – scritto da Donny Cates e dal batterista della rock band Toadies, Mark Reznicek – è stato originariamente pubblicato negli Stati Uniti da Dark Horse tra settembre e dicembre 2013.
Il mondo dei comics è in fermento: la Marvel ha provato a dare la scossa con il Marvel NOW! un anno prima, e ci stava riprovando con l’All New Marvel NOW!. Ci riuscì solo in parte.
Buzzkill esce su questo background. L’incipit che questa storia ci propone è molto semplice.
Buzzkill – Ruben, ennesimo supereroe con superproblemi?
Un eroe caduto che cerca di ritrovare se stesso tra le mille difficoltà del caso. Ruben è un supereroe i cui poteri vediamo senza che ci siano spiegati: ha il volo, la super forza, e così via. Un eroe con superproblemi, ma anche qui nulla di nuovo: la Marvel ci racconta queste storie dal 1961, sin dall’arrivo dei Fantastici Quattro.

(Credits: Saldapress)
Ruben è un alcolista, e questa non è la sua sola dipendenza: non disdegna infatti l’abuso delle più varie sostanze psicotrope. Già visto anche questo. L’esempio che arriva prepotente alla mente è naturalmente Tony Stark nella meravigliosa saga Il demone nella bottiglia, nel 1979. Allora, dov’è che Buzzkill tenta di essere innovativo? E soprattutto, ci riesce?
Cates e Reznicek: innovazione riuscita?
La particolarità di Ruben è che sfortunatamente i suoi superpoteri derivano dalle sue dipendenze. Più droghe e alcol assume, più diventa forte.
La storia inizia dalla fine del rapporto di Ruben con la sua fidanzata. Lui è deciso a riconquistarla, o almeno riconquistare la sua fiducia. Per questo si rivolge ad un gruppo di alcolisti anonimi con cui inizia un programma di recupero in 12 passi. Il suo sponsor sarà un altro super eroe, il Dr. Blaqk, sorta di Dottor Strange, ma molto più sopra le righe.

Il dottor Blaqk, sponsor del nostro protagonista nel fumetto di Cates, Reznicek e Shaw (Credits: Saldapress)
Buzzkill mi è davvero piaciuto, soprattutto perché dopo tanti anni a leggere di super eroi ha saputo regalarmi qualcosa di nuovo. Solo in parte, ma la sua grande forza è quella di usare i cliché a suo vantaggio: riesce a raccontarci tanto pur essendo una storia di poco più di 100 pagine.
Perché fondamentalmente quello che non ci racconta lo sappiamo già, lo abbiamo letto in migliaia di altri fumetti. Gli autori così possono concentrarsi a raccontare quello che c’è di nuovo: un eroe che non può essere super senza cadere nelle sue dipendenze.
Cates, Reznicek e Shaw: chi sono gli autori di Buzzkill
A occuparsi della sceneggiatura di Buzzkill sono Donny Cates e il musicista Mark Reznicek.
Donny Cates, trentaseienne autore texano, ha raggiunto la popolarità proprio con Buzzkill arrivando in Marvel nel 2015. Da allora si è occupato dei personaggi più disparati: Doctor Strange, Thanos, I guardiani della galassia, Thor ma soprattutto Venom, di cui ha curato varie miniserie e di cui scrive la serie regolare dal numero 1 del maggio 2018.
Mark Reznicek è dal 1991 il batterista della rock band texana Toadies. Da sempre appassionato di fumetti, ha affiancato Donny Cates nella sceneggiatura di questo Buzzkill. Appare nel ruolo di se stesso nell’albo X-Men ’92 (Vol. 2) #6 dell’agosto 2016.
I disegni di Buzzkill sono invece affidati a Geoff Shaw. Shaw ha già collaborato con Cates in passato, sulle pagine di God Country e Guardiani della Galassia. Lo scorso anno hanno pubblicato per Image Comics Crossover, altra interessantissima serie non ancora arrivata in Italia. Per la Marvel si è occupato di Conan il barbaro, Juggernaut, Thor, Immortal Hulk e tanti altri.

(Credits: Saldapress)
Buzzkill è edito in Italia da Saldapress che lo ha fatto uscire in una robusta edizione cartonata il 1 aprile scorso. Sicuramente non è un graphic novel adatto a tutti, ma è consigliato a chi è abituato a leggere di supereroi, così da capirne a fondo la sua essenza innovatoria.
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