Piccolo Babbo Natale – Un fumetto speciale che unisce grandi e piccini


Ah, le vacanze di Natale… la famiglia, i regali da preparare e forse anche qualche bambino da intrattenere. Quale momento migliore per leggere un fumetto su Babbo Natale? Un’ottima occasione per rispolverare una collana di Bd Edizioni dedicata alle avventure di un Babbo Natale dalla vita frenetica tutto l’anno!

Si tratta di Piccolo Babbo Natale, una serie di libri di alcuni anni fa firmati da Thierry Robin e Lewis Trondheim.

le copertine del fumetto su babbo natale

(Credits: Bd Edizioni)

Babbo Natale in un non-fumetto

Ma cos’hanno di tanto speciale questi libri?

Beh, la collana di Piccolo Babbo Natale ha un originale punto di forza: si tratta di fumetti… senza fumetti. Senza parole, insomma! Sono una sequenza di vignette mute che lasciano tanto spazio all’immaginazione, e questo dà molti vantaggi. L’intramontabile attività di leggere una storia, importante momento di condivisione tra grande e bambino, diventa qualcosa di molto più interattivo e personalizzato.

Puoi inventare tu il modo di leggerlo. Come una fiaba, seguendo le azioni illustrate? Come un fumetto, inventandoti tutte le voci? Forse i problemi verranno quando i bambini che la prima volta avremo ammaliato con la nostra improvvisazione vorranno ascoltare la storia con le stesse identiche parole, e allora ci troveremo un po’ nei pasticci. Ma il fatto che non ci siano parole permette anche ai più piccoli, che non sanno ancora leggere, di raccontarselo, volendo, in completa autonomia.

una sequenza del fumetto piccolo babbo natale

(Credits: Bd Edizioni)

Nonostante il Babbo Natale del fumetto in questione sia chiamato, appunto, Piccolo Babbo Natale, le sue dimensioni non sono inferiori a quelle degli altri personaggi. Ad esclusione di Yeyé lo yeti e del gigantesco serpente delle nevi, che non fanno testo. Ad ogni modo, ha una vita piuttosto emozionante, e non solo durante le feste. C’è sempre un’avventura esaltante o mortalmente pericolosa ad attenderlo, e sono rari i momenti di pace.

Una volta gli rubano tutte le lettere, un’altra volta viene inseguito dal feroce serpente delle nevi, un’altra non può più produrre regali perché finisce la materia prima. Che tra l’altro è la spazzatura. Viene un po’ da sorridere: si tratta di una specie di utopia ambientalista o una velata critica al consumismo natalizio? Probabilmente la prima: in fondo è un fumetto rivolto soprattutto ai più piccoli.

Piccolo Babbo Natale e la lista dei regali

(Credits: Bd Edizioni)

Il Babbo e i suoi amici

Sì, ma che tipo di storie sono? Chi è questo cosiddetto Piccolo Babbo Natale? È il solito Babbo a cui stiamo tutti pensando?

Beh, sì, ma con qualche variazione. Vive grazie alla fiorente attività che tutti conosciamo: produrre e distribuire regali per i bambini di tutto il mondo. E si avvale dell’aiuto di… piccoli elfi a molla, che si chiamano, per l’appunto, “mollettini”. A dire il vero, da un certo volume in poi diventano “diablutini” (nome più fedele all’originale francese), ma visto che questa informazione la ritroviamo solo nel retro del libro non ce ne curiamo più di tanto.

Questi mollettini hanno, appunto, una molla al posto delle gambe. Ma per compensare la mancanza di arti gli sono state concesse quattro braccia. Il che li rende vagamente inquietanti, una volta che te ne accorgi, ma in realtà sono i soliti buoni aiutanti di Babbo Natale.

Lavorano nella fabbrica di giocattoli assieme al grosso yeti Yeyé, che ha il delicatissimo compito di infiocchettare con la massima cura i regali appena confezionati.

Alcuni personaggi nella fabbrica dei regali

(Credits: Bd Edizioni)

Ma il pezzo forte del nostro cast è Piumino, il pinguino maggiordomo, che è un po’ un tuttofare senza cui Piccolo Babbo Natale sarebbe perso. Instancabile cameriere, segretario e assistente personale, non manca mai di offrire tè caldo agli ospiti. Persino ai pupazzi di neve, che rifiutano sempre col terrore dipinto in faccia.

Il Babbo dispone anche di mezzi di trasporto futuristici e strumentazioni che non si vedono neanche nei film fantascientifici più all’avanguardia, ma resta comunque affezionato alla sua solita vecchia slitta e alle sue fidate renne. Inoltre, come siamo abituati a pensare, la sua dieta si basa praticamente solo su torte e biscotti. Dopotutto va bene essere originali, ma le cose importanti dovranno pur restare come sono!

Una sequenza del fumetto

(Credits: Bd Edizioni)

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