Dragon Hoops – Viaggio a fumetti nel mondo e nella storia del basket


La copertina di Dragon Hoops, di Gene Luen Yang

(Credits: Tunué)

Dragon Hoops non era nei piani di Gene Luen Yang. Reduce dal successo di American Born Chinese, barcamenandosi tra i suoi impegni di insegnante di liceo, padre di famiglia e fumettista, stava cercando l’ispirazione per il suo nuovo graphic novel. Mai si sarebbe sognato di trovarla nella palestra del suo liceo. Proprio lui che quando il liceo lo frequentava da studente veniva chiamato “secco” e con lo sport aveva ben poco a che fare.

Invece era lì, tra le canotte sudate dei Bishop O’Dowd Dragons, squadra di basket scolastica, troverà l’idea per il libro che fino a pochi minuti fa stringevo tra le mani. Ed è stato difficile da posare in libreria, arrendersi all’idea che fosse finito.

Perché, ve lo dico senza troppi giri di parole, Dragon Hoops è una delle cose migliori che abbia letto quest’anno. Anzi, forse che abbia mai letto.

Dragon hoops mi ha davvero entusiasmato

Sono rimasto folgorato da Dragon Hoops. All’inizio ne volevo sempre di più, sfogliavo le pagine avidamente per avere un altro pezzetto della vicenda del professor Yang che si addentrava nel mondo e nella storia del basket, dando un volto e un’anima a tutti i personaggi che popolano Dragon Hoops. Passata la prima metà del volume ho iniziato a rallentare per il timore di finirlo troppo presto, fino ad arrivare agli ultimi secondi di partita che occupano le pagine finali del graphic novel.

Una vignetta di Dragon Hoops, con un pallone diretto verso il canestro. Entrerà?

(Credits: Tunué)

Che ho letto davvero con il cuore in gola, sentendo il rumore del rimbalzo del pallone sul parquet e della gente che strepita dagli spalti. Ma soprattutto il silenzio assoluto che si crea in quel momento magico e interminabile di quando le punte delle dita sfiorano il pallone accarezzandolo un’ultima volta, in quello che è l’ultimo volo della palla nella storia della partita.

Che ne sia seguito il suono tragico del ferro, rassicurante della retina o imbarazzante di un air ball non sta a me dirlo. Fatevi un favore e scopritelo leggendo Dragon Hoops.

Chi sono Gene Luen Yang e Lark Pien

Gene Luen Yang, fumettista americano di origini cinesi, esordisce con delle autoproduzioni per poi proseguire con The Rosary Comic Book e Animal Crackers. Si fa notare definitivamente dal grande pubblico con American Born Chinese nel 2006, vincendo nel 2007 proprio con questo graphic novel l’Eisner Award per il miglior album grafico. Scrive successivamente il seguito a fumetti di Avatar: The Last Airbender – del cui primo capitolo, La Promessa, vi ho parlato qualche settimana fa.

Gene Luen Yang nella sua versione fumettistica

(Credits: Tunué)

Tra il 2015 e il 2016 scrive Superman Vol.3 illustrato prima da John Romita jr e in seguito da Klaus Johnson. Tra il 2016 e il 2018 scrive New Super-Man e New Super-Man and the Justice League of China, serie che parlavano di un Superman cinese. Nel 2020 pubblica Dragon Hoops e Shang-Chi per la Marvel.

Con Dragon Hoops ha vinto l’Harvey Award come fumetto dell’anno. Nella stessa edizione ha conquistato il premio come miglior libro young adult o per bambini con Superman Smashes the Klan con il supporto alle matite di Gurihiru, duo di cartoonist giapponesi che avevano lavorato con Yang anche su Avatar.

Ad impreziosire le matite di Yang in Dragon Hoops invece c’è Lark Pien, disegnatrice asiatica americana qui a dare supporto come colorista, cosa che aveva fatto anche per American Born Chinese. Esordisce nei primi anni del nuovo millennio con dei minicomics autoprodotti: Stories from the Ward, Mr. Boombha, e Long Tail Kitty. Nel 2004, con Long Tail Kitty, vince il premio come miglior talento esordiente per Friends of Lulu.

Uno dei protagonisti di Dragon Hoops durante una partita di basket

(Credits: Tunué)

L’edizione italiana

Dragon Hoops in Italia è edito da Tunué, pubblicato in un robusto volume cartonato avvolto in una bellissima copertina arancione su cui è raffigurata una palla da basket e che al tatto ne ricorda la trama. Se siete arrivati a leggere fin qui immaginerete bene che il mio consiglio è quello di recuperare una copia di Dragon Hoops il prima possibile, anche se ancora non amate il basket.

Perché, sono sicuro, finita la lettura non potrete più farne a meno.

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