
L’Insaziabile – La straordinaria storia di Tarrare raccontata da Michele Petrucci

(Credits: Coconino Press)
Ognuno di noi porta con sé un buon bagaglio di storie incredibili da raccontare. Quelle storie che si raccontano tra amici per sbalordire o magari farsi due risate, talmente irreali e assurde che sembrano andare contro ogni logica del mondo reale.
L’Insaziabile, ultimo lavoro di Michele Petrucci, racconta proprio di una di quelle vicende che quasi fatichiamo a credere vere. Edito da Coconino Press (la stessa di Cheese e 5 è il numero perfetto) è la seconda biografia che l’autore pubblica per la casa editrice, che vede già nel suo catalogo Messner: la montagna, il vuoto, la fenice, dedicata al famosissimo alpinista Reinhold Messner.
Questa volta, la storia vera sotto i riflettori è quella di Tarrare, militare francese di fine Settecento diventato celebre per la stessa ragione che dà il titolo al graphic novel.
Mangiare per vivere o vivere per mangiare? La storia dell’Insaziabile
“Sto morendo di fame” è una frase che sentiamo sempre pronunciata con leggerezza, o magari fastidio, mai senza un vero timore di poter morire per non aver mangiato nulla.

(Credits: Coconino Press)
Tarrare, il nostro protagonista, è uno dei primi casi registrati di polifagia, una malattia che provoca un appetito incontrollabile e all’apparenza inestinguibile.
La Francia della seconda metà del Settecento non è certo il luogo ideale in cui vivere se affetti da una patologia simile. Senza una cura o tantomento una diagnosi, Tarrare si troverà presto a vivere come reietto, respinto da qualsiasi contesto sociale in cui proverà a inserirsi. Muoverà i suoi passi tra freak show , l’esercito francese e bande di briganti in un susseguirsi di eventi tragici e grotteschi, raramente attribuibili a un essere umano.
L’umanità dell’insaziabile Tarrare, un uomo semplice e poco colto, è uno dei punti cardine su cui Michele Petrucci incentra il lato emotivo della storia. Vediamo un uomo in costante sofferenza, a cui non è concesso il minimo respiro, che sia per i morsi della fame o per l’orrore di cui la società è capace nei confronti dei deboli.
Tramite il racconto a diario, adattamento del testo Mémoire sur la polyphagie di Baron Percy, seguiamo la storia che ci viene raccontata dallo stesso Percy, medico che cercò di curare il protagonista più volte nella sua vita.

(Credits: Ilaria Pascucci)
Una storia tra realtà e leggenda raccontata da Michele Petrucci
Con il suo stile grafico ormai pienamente riconoscibile nel panorama italiano, Michele Petrucci usa un tratto tagliente e delle scelte visive molto crude per raccontare al meglio il disagio esistenziale di Tarrare.
I colori vivaci degli acquerelli usati per raccontare la Francia in piena rivoluzione si alternano con la freddezza della china usata per le sequenze oniriche che colpiscono con violenza provocando una forte sensazione di disgusto.

(Credits: Coconino Press)
Con L’Insaziabile, Petrucci conferma la sua bravura nel realizzare biografie a fumetti.
Il già citato Messner e anche la storia di Terenzio Grossi in Il brigante Grossi e la sua famigerata banda sono la prova che il linguaggio del fumettista marchigiano – diretto e asciutto – è perfetto per raccontare i lati umani di figure storiche grigie e (a volte) dimenticate.
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