The Sandman – Le mille vite del fumetto d’autore


(Credits: Erika Biggio)

The Sandman è uno di quelle opere che hanno ridefinito la concezione di fumetto negli ultimi trent’anni.

Neil Gaiman non è, come tanti credono, l’inventore del personaggio di Sandman. In realtà già negli anni Trenta esisteva un eroe dotato di pistola soporifera che metteva a nanna i criminali.

Dopo decenni nel dimenticatoio, negli anni Settanta la figura di Sandman venne riesumata e non da un tizio qualunque. Questo onore va infatti a qualcuno che di personaggi celebri ne ha inventati parecchi: il grande Jack Kirby.

The Sandman, un Morfeo moderno

 

Nella sua pur breve parentesi Dc Kirby ha il tempo di concepire un Sandman dotato di poteri mistici paragonabili appunto alla figura di Morfeo.

Il compito di questo eroe è quello di vegliare sui sogni dei bambini e proteggerli dai pericoli che vi si annidano. Nel 1989 DC Comics cerca di scongiurare una crisi editoriale dando vita a nuovi progetti: il reboot di Sandman, affidato all’allora giovanissimo Neil Gaiman, è uno di questi.

Gaiman faceva già parte degli autori di casa Dc grazie alla sua miniserie Black Orchid, che lo aveva messo in evidenza davanti alla dirigenza della casa editrice. Proprio grazie a Black Orchid gli venne quindi affidata la scrittura del nuovo The Sandman.

Col senno di poi, sappiamo che la scommessa è stata stravinta, eppure all’epoca si trattò effettivamente di un salto nel buio.

Il grande successo di The Sandman non è casuale

 

The Sandman è una delle cose più belle che potrete mai leggere da appassionati di fumetti. Probabilmente è anche una delle prima opere a potersi forgiare dell’appellativo di graphic novel.

Lo stile narrativo e la struttura stessa dell’opera la portano infatti ad essere più un romanzo a fumetti che un fumetto in senso stretto. Neil Gaiman dà libero sfogo alla sua vena creativa, dando vita a un universo complesso all’interno del mondo dei supereroi tradizionali DC. Sandman infatti interagisce con molti personaggi che il lettore già conosce e ama, dando quindi a quest’opera un senso di “familiarità”.

Gaiman come al solito ama lanciarsi nel racconto “in medias res”, centellinando le informazioni poco alla volta. Questo gli permette di creare a piccole pennellate il proprio universo nella mente del lettore. Sogno, Morte, Destino e gli altri componenti dei sette Eterni emergono pian piano come da un bozzolo. Queste entità superiori anche agli dei sono, e restano, immense e inconoscibili.

Solo Sogno ci diventa apparentemente familiare nelle sue incarnazioni più goffe e insicure. Ma basta un solo istante, una decisione crudele e necessaria, a ricordarci la spaventosa alienità del suo potere.

(Credits: RW edizioni)

Gli spin-off continuano a distanza di vent’anni dalla fine dell’opera principale

 

(Credits: RW Edizioni)

Proprio l’immensa portata di questo universo ha fatto sì che nascessero numerosi spin-off: i più amati dai lettori sono quelli sull’adorabile sorellona Death e quelli su Lucifero.

Ebbene sì, Lucifer Morningstar, sovrano degli inferi e angelo caduto, nasce nella sua incarnazione DC proprio sulle pagine di The Sandman. La sua prima apparizione è sotto forma di un bellissimo uomo biondo fragola, ispirato a David Bowie. Lucifer è un personaggio fondamentale nella saga di The Sandman, ed è proprio su queste pagine che lo vedremo maturare i dubbi che lo porteranno ad abbandonare l’inferno.

Sogno e Lucifero sono comprimari nella narrazione, dotati entrambi di un potere immenso e annoiati a morte da esso.

Se quindi avete amato la serie tv Lucifer è giunto il momento di apprendere tutti i più oscuri segreti del bell’angelo caduto, magari iniziando proprio da The Sandman.

Netflix sta inoltre progettando una serie incentrata proprio su Sogno, di cui ancora si sa pochissimo ma che sicuramente avrà tutta la nostra attenzione.

 

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