Roma sarà distrutta in un giorno – La fine che non ti aspetti
Roma sarà distrutta in un giorno, ultimo lavoro di Roberto Recchioni, svolto in collaborazione con Alessandro Pieravanti, è una delle più recenti uscite della collana Feltrinelli Comics.
Si cerca sempre di trovare una parola che riesca un po’ a riassumere gli aspetti più importanti di ciò che si vuole raccontare. Il più delle volte è un tentativo inutile ma, ci sono rari casi, in cui l’italiano, anzi il romano, ci regala la parola perfetta.
Core. In questo racconto c’è tanto core.
E’ una parola che si flette un po’ a seconda delle esigenze e che i non romani, ahimè, possono ambire ad usare limitatamente.
Il modo in cui Recchioni e Pieravanti parlano della loro città è molto critico, ma allo stesso tempo consapevole e affettuoso. Vengono raccontate parti di Roma, storie, lontane dalle belle vie del centro, percorsi lunghi che partono dalla periferia e che arrivano, solo nella conclusione, nel cuore della capitale.
Roma sarà distrutta in un giorno (o in breve RSDIVG) è una storia ad episodi, legati l’un l’altro dall’avanzata di una misteriosa creatura dal mare. Un mostro gigante che distruggerà in pochi istanti la vita di migliaia e migliaia di persone, e che sembrerà gettare il Lazio nel caos.
Gli autori scelgono di mostrarci come varie persone, di sesso, età e classe sociale diverse, affrontano gli ultimi istanti della loro vita. Nella fine delle loro storie non c’è mai l’esasperata drammaticità di molti film apocalittici, c’è rassegnazione, incredulità, ma mai un singolo grido.
Nerone (questo è il nome che verrà dato al mostro) è una forza inarrestabile che finisce per rivelare i veri animi dei romani. Non sembra avere uno scopo se non la distruzione, è un avversario contro cui non funzionano né la retorica né le azioni.
Sarebbe impossibile immaginare la stessa storia in un altro luogo. Roma è la città dalle due facce, la santa, la corrotta, l’abbandonata di cui tutti parlano.
I testi di Pieravanti, così come la musica del suo gruppo Il muro del canto, raccontano cosa vuol dire vivere in questa dicotomia, i disegni di Recchioni sono complementari alle parole in maniera perfetta. Sono illustrazioni maestose, dinamiche e dai colori aggressivi, si percepisce che, per una storia di mostri, tenere una composizione fissa delle tavole sarebbe stato inutilmente limitante.
Roma sarà distrutta in giorno scorre veloce come acqua fresca, è una lettura piacevolissima che unisce al meglio i punti forti dei suoi autori. In particolare Roberto Recchioni spinge tantissimo sul disegno, accostando il suo stile minimale con tinte piene, a pagine pittoriche piene di dettagli. Consiglio vivamente di addentrarsi nella lettura di RSDIVG dopo aver ascoltato qualche brano de Il muro del canto: parole e musica sono in grado di raccontare di un posto e delle sua quotidianità molto più di un qualsiasi servizio televisivo. Credetemi, per scalfire la superficie di Roma, non basterebbero tutti i telegiornali del mondo.
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