GDR e fumetto – Dungeons & Dragons, due volumi di Panini Comics


Tocca a me chiudere il trittico di articoli dedicati all’accattivante connubio tra GDR e Fumetto. Prima di me ne avevano parlato Erika Biggio ed Enrico Cantarelli, raccontandoci dei volumi dedicati  a Drizzit e a Gary Gygax, l’inventore di Dungeons & Dragons. Dungeons & Dragons

E proprio di Dungeons & Dragons parleremo oggi, con i volumi Leggende di Baldur’s Gate e Le ombre del Vampiro, editi in Italia da Panini Comics. La mia storia con Dungeons & Dragons parte da lontano, quasi venti anni fa, quando l’essere nerd non era stato ancora stato sdoganato da The Big Bang Theory ed eravamo una sorta di setta segreta che si riuniva in cantine e mansarde per catapultarsi in questo mondo fantastico. Il mio buon amico e Dungeon Master Dan mi introdusse in questo mondo, in cui passai subito alla leggenda con le tragicomiche avventure di Danan, stregone centauro capace di bruciarsi le mani con il più semplice degli incantesimi e Titano, il suo famiglio, un furetto obeso con soventi attacchi d’ira. 

Un po’ come nelle mie sfortunate avventure nei Forgotten Realms anche nei volumi Panini si respira aria di eroismo epico e umorismo. E’ questa la formula su cui è basata questa nuova serie e devo dire, funziona.

Nel primo libro, Leggende di Baldur’s Gate, nonostante questi sia un volume introduttivo, in cui devono essere fatte le presentazioni con il party di personaggi che ci accompagnerà in queste avventure, si parte subito con l’azione.

La Maga Selvaggia Delina, Elfa della Luna, è inseguita da alcuni Gargoyle e, scatenando la sua energia magica incontrollabile per sconfiggerli, evoca uno dei più grandi eroi che i Reami e la città di Baldur’s Gate abbiano mai avuto. Il ranger umano Minsc e il suo fedele compagno Boo, criceto spaziale gigante in miniatura. I due erano stati tra i protagonisti della fortunatissima serie di videogiochi per computer di Baldur’s Gate (GIOCATECI!) ed erano in assoluto i personaggi più amati. La storia del primo volume continua in maniera molto lineare, con un paio di colpi di scena abbastanza prevedibili ma nonostante questo il tutto rimane molto godibile.

Dungeons & DragonsNon è certo una lettura impegnata, ma diverte, il ritmo è sempre alto e soprattutto la figura di Minsc vale da sola il prezzo del biglietto, che rappresenta in pieno l’allineamento caotico-buono. Eroe fino al midollo, si butta sprezzante in mezzo al pericolo in cerca dell’ennesima epica avventura, ingenuo e talvolta ottuso regala momenti di pura ilarità.

Nel secondo volume, Le ombre del Vampiro, calcheremo le terre di Ravenloft, l’ambientazione più dark di Dungeons & Dragons. Anche qui, come nel primo volume, l’azione non si farà pregare per mostrarsi. Sin dalle prime pagine ci ritroveremo in mezzo a combattimenti con scheletri, lupi mannari e vampiri, in un crescendo di lotte e nuovi nemici sempre più potenti, intrattenimento allo stato puro.

Dungeons & DragonsEntrambi i volumi (come i successivi della serie, ancora inediti in Italia) sono scritti dal canadese Jim Zub, autore di serie tra le più svariate, come le Marvel Thuderbolts, Avengers, Uncanny Avengers, Champions, della serie di Samurai Jack e anche altri lavori minori per DC Comics, Image e Dark Horse. Della serie di Dungeons & Dragons ha scritto anche uno speciale con protagonisti Rick e Morty (PANINI TI PREGO, PUBBLICALO!).

Leggende di Baldur’s Gate è disegnato da Max Dunbar, che aveva precedentemente lavorato con Zub su Champions, autore anche di Judge Dredd e Red Sonja, oltre che dell’adattamento a fumetti del videogame Gears of War.

Le ombre del Vampiro invece è illustrato dal cileno Nelson Daniel che disegnerà anche il volume seguente della saga La Furia del Gigante del Gelo, in uscita ad Aprile, che nel curriculum vanta diverse uscite, tra le altre, di Judge Dredd e Teenage Mutant Ninja Turtles.

Se siete dei nerd di vecchia data questi volumi sono da acquistare, c’è poco da dire. Se fate parte invece delle nuove leve acquistateli lo stesso. Un po’ di sano eroismo vecchio stile alla Minsc non può farvi che bene!

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