Resilienza di Guzio, recensione con addio


Resilienza di Guzio

Resilienza di Guzio


Con questo articolo, il numero 114 in 7 anni di rubrica, si conclude la mia avventura con
Parlando con le Nuvole, cominciata in solitaria nell’ormai lontano gennaio 2012. Per l’occasione ho riflettuto a lungo su quale recensione potesse dare il senso del percorso compiuto: un grande classico? Una serie sulla bocca di tutti? Una novità in anteprima?

Alla fine, però, la soluzione era proprio sotto il mio naso, tanto da stupirmi del fatto che nessuno ci avesse pensato prima. Ecco servita, quindi, una recensione del “nostro” fumetto: Resilienza di Guzio, la serie originale Discorsivo che ci tiene compagnia da oltre un anno, in esclusiva, sulle nostre pagine.

Non la conoscete? Molto male! Ecco i link per recuperare subito:

Episodio 1 | La fortuna che cerchi si trova in un altro biscotto

Episodio 2 | Il collezionista di hipster

Episodio 3 | Nel covo del collezionista

Episodio 4 | Racconti improbabili

Bene, ora che siete in pari possiamo cominciare con la recensione vera e propria. Resilienza di Guzio vede la luce nel novembre 2017, insieme al numero speciale del magazine – intitolato Millennials al potere – pensato per lanciare una nuova linea editoriale più attenta ai lettori della Generazione Y.

Come il numero speciale, la serie si pone quindi l’obiettivo di raccontare il mondo dei millennials dall’interno, con uno sguardo allo stesso tempo leggero e profondo, ironico e intelligente. E ci riesce, provare per credere.

Un po’ Kick-Ass un po’ Millennials, Resilienza ha per protagonista il buon Pier-Piero, che dopo la laurea in Giustizia intergalattica si ritrova a fare un lavoretto precario da cameriere in un ristorante cinese. Fino a quando un biscotto della fortuna segna irreversibilmente il suo destino…

Già con il titolo e la scelta del protagonista Resilienza comincia a raccontare la Generazione Y, a partire da quelle caratteristiche che la contraddistinguono nel bene e nel male. Ma non c’è pesantezza o forzatura in questa impostazione: la storia scorre veloce e scoppiettante, si arriva alla fine di un capitolo con la smania di leggere subito quello successivo.

Magari senza accorgersi che nel frattempo l’autore ha lanciato qua e là spunti e provocazioni su temi come i supereroi, i social, le mode, la voglia di fare la propria parte per gli altri, l’incontro con persone diverse dal “solito giro”, la politica, le fake news e – perché no – un po’ di cinema e buona musica.

Tutto questo prende forma grazie a un tratto cartoonesco, in pieno stile Guzio, che sottolinea l’ironia e la dinamicità della storia. Le tavole verticali, introdotte da spettacolari splash page, guidano la lettura in parallelo allo scorrimento della pagina, secondo l’impostazione tipica dei web comic.

Cos’altro aggiungere se non che dovete leggere Resilienza? Grazie all’inventiva dell’autore, la serie promette di regalare nuove emozioni dal quinto capitolo in avanti, a partire soprattutto da alcune sotto-trame emerse nel quarto episodio che attendono di essere chiarite.

Augurandovi buona lettura, concludo aggiungendo una augurio di buon lavoro ai miei compagni di viaggio di Parlando con le Nuvole. Grazie a una squadra affiatata e competente, sono certo che la rubrica continuerà a regalare consigli di lettura aggiornati e spunti di rifessione interessanti a tutti i millennials, compreso me che ne rimarrò sempre il primo lettore. Buon vento, amici!

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