Tomie, l’orrore della carne e della mente


Siamo nel 1987 quando l’odontotecnico Junji Ito scrive il primo capitolo di Tomie, il manga che poi gli avrebbe conferito fama internazionale. Ito, che sarà ospite di Star Comics a Lucca Comics 2018, confeziona un racconto breve quanto semplice e agghiacciante. Tomie

La giovane Tomie, ragazza incredibilmente bella ma pretenziosa e manipolatrice, durante una gita viene spinta da un dirupo dal suo fidanzato Yamamoto. Questi in un raptus la uccide credendola (a ragione) invischiata in un flirt con il professor Takagi. Lo stesso professor Takagi ha il colpo di genio per non far incriminare Yamamoto: siccome i ragazzi hanno avuto educazione tecnica, perché non approfittarne ed usare il seghetto per ridurre a pezzi il corpo senza vita di Tomie? Tutta la classe si mette al lavoro come novelli Dexter Morgan ed è presto fatta: ognuno si porterà via come souvenir un pezzetto dell’odiata Tomie gettandolo in un punto diverso della città, rendendo di fatto impossibile l’identificazione del corpo. Il problema grosso arriva quando Tomie, pochi giorni dopo, si ripresenta a scuola!

Una volta vendicatasi dei suoi compagni traditori, nei successivi 19 capitoli del manga la ragazza si dedica a sedurre per poi uccidere o far uccidere tra loro chiunque le capiti a tiro. La ragazza oramai è ridotta a essere un mostro immortale. Non è possibile ucciderla in quanto da ogni ferita o da ogni parte del suo corpo che si stacca da lei (addirittura i capelli!) si rigenererà un’altra Tomie, creando infinite versioni di se stessa. TomieFulcro centrale di tutto è infatti la sua carne. Essa la userà per entrare nelle menti dei poveri malcapitati di turno, facendoli impazzire, e facendo loro desiderare la sua morte, esattamente come con Yamamoto nel primo capitolo. Ma morte per Tomie vuol dire nuova vita, dalle sue carni lacerate, da ogni suo singolo pezzo un altro demone immortale è pronto a sorgere.

Junji Ito scriverà le avventure di Tomie per oltre 20 anni. Il personaggio non mostrerà mai una qualche evoluzione, i 20 capitoli non saranno mai collegati tra loro, tranne che in qualche raro caso: semplicemente, varia la situazione in cui Tomie dispensa morte. È invece il tratto di Ito ad evolversi, raggiungendo ottimi livelli nella fase più matura, mantenendo però sempre un’aria naif, molto funzionale alla storia, che ricorda un po’ lo stile dei manga in voga negli anni ’70.

A livello narrativo i capitoli non sono tutti eccellenti, qualche volta Ito cade nel già visto e nella ripetizione, ma risultano comunque essere tutti estremamente godibili. Tomie in Giappone è stato un successo strepitoso, tanto da ispirare ben nove film, tutti con la sceneggiatura curata da Ito.

Tomie è stato portato in Italia da J-Pop, che ne ha raccolto i 20 capitoli in un unico volume di oltre 700 pagine. Se siete amanti del J-Horror e avete un buono stomaco, questo è un libro che di certo non può mancare nella vostra collezione.

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