Febbre da Mondiali retrò: il noir atipico di Un’estate italiana
La febbre dei Mondiali di calcio in Russia, cominciati da un paio di settimane contagia anche i fumetti. Lo fa in maniera particolarmente originale, coinvolgendo lo sport più amato in Italia come sfondo di un noir d’altri tempi, che richiama da vicino i polizieschi d’autore italiani degli anni ’80. In effetti Un’estate italiana si svolge durante la prima giornata dei Mondiali di calcio del 1990, giocati proprio nella nostra penisola.
Il graphic novel in questione viene pubblicato da Panini Comics il 28 giugno. La storia nasce da un’idea di Denis Medri, fumettista cesenate ospite anche di Fumettincircolo, attivo soprattutto in Francia e in America con DC. Alla sceneggiatura, una figura di spicco della letteratura italiana come Enrico Brizzi, non nuovo ad incursioni nel mondo della Nona Arte.
Un’estate italiana non è un fumetto che parla solo di sport, o meglio lo fa, ma di contorno a questioni ben più profonde. Ci sono scelte fatte in momenti determinanti che segnano l’esistenza, indipendentemente da quanto ci si impegni a perseguire i propri sogni, passioni o professioni. La vita alla fine presenta sempre un conto, spesso piuttosto salato.
Ho avuto il piacere di fare alcune domande a Denis Medri riguardo alcuni punti del libro, ad esempio la genesi della storia e l’idea originaria che ha fatto nascere Un’estate italiana. «Nella mia mente volevo inserire un genere come il noir all’interno di un contesto originale e diverso» racconta Medri, «che aveva una forte connotazione e un rimando ad un dato periodo storico, ovvero Italia ’90, il mondiale che mi ha fatto definitivamente innamorare del calcio, e che è legato affettivamente a ricordi di infanzia.»
La bravura di Medri e Brizzi è spesso nei dettagli: è evidente la cura con cui è delineato il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, gli anni ’70, e la gioventù, i concitati anni ’80, fino a giungere al presente storico della vicenda, il 1990. Ogni tavola è concepita per non infrangere l’incantesimo che riporta il lettore ad un passato recente che personalmente è molto sentito, visto che sono un classe ’78.
I protagonisti della storia sono Yuri e Flavio, due ragazzi che hanno vissuto l’infanzia insieme nel paese di Ospitale. Yuri è un talentuoso calciatore che riesce a raggiungere il sogno della serie A, fino al momento in cui un infortunio gli preclude un futuro da campione. Flavio trova la sua fragile realizzazione nella carriera e nel matrimonio con la ragazza della quale era innamorato fin da piccolo.
«Volevo protagonisti romagnoli a km zero per Un’estate italiana.» continua Medri. «Ospitale, il luogo dell’infanzia di Yuri e Flavio, doveva essere un paese della valle del Savio, un misto tra San carlo e Mercato Saraceno, le terre in cui sono nato e tuttora vivo. Abbiamo variato alcune cose in corso d’opera, quindi l’abitato si è spostato più verso l’appennino tosco romagnolo. Anche la cascata dell’Acquacheta dove si svolge un evento essenziale, ha preso il posto delle meno conosciute cascate dell’Alferello.»
Una storia che ha una forte carica empatica e stabilisce un contatto stretto col lettore, non può che prendere spunto da fatti o personaggi reali. E dunque oltre agli eventi che scorrono sullo sfondo della storia, come la partita inaugurale Camerun-Argentina, si intuisce come le figure principali di Un’estate italiana abbiano radici ben salde nella memoria degli autori.
«Yuri prende spunto da vari miei amici e compaesani. Conosco persone che avrebbero potuto fare i calciatori di mestiere se avessero avuto la testa sulle spalle. Chi per sfortuna, chi perché ha preferito fare una vita sregolata, non ha mai fatto il salto di qualità.»
La sceneggiatura di Brizzi inserisce dilatati flashback in Un’estate italiana, per approfondire i caratteri dei protagonisti e scoprire il dramma che li lega nel profondo. È infatti un episodio dell’adolescenza che indirizzerà le vite di Yuri e Flavio su sentieri diversi per allontanarsi dal rimorso e dal senso di colpa. Purtroppo la realtà spesso non concede un lieto fine e la volontà di redimersi non sempre porta risultati positivi.
Conclude Medri «Nella mia visione il Karma incontrollabile gioca sulla storia, ovvero il destino dei protagonisti cambia rotta con il fatto accaduto del passato. Yuri realizza i suoi sogni, ma sul più bello tutto crolla, Flavio ha sistemato la sua vita, ma alla fine pagherà anch’egli il conto. Il concetto è che a non tutte le nostre azioni ci sono reazioni o conseguenze congrue.»
Un’estate italiana è un fumetto disegnato e scritto in maniera eccellente e ha un ritmo incessante che produce una lettura “adrenalinica”. Le tavole in cui Medri tratteggia le fattezza di calciatori di serie A o di protagonisti del Mondiale come Higuita, Valderrama o Maradona sono splendide. Non vi resta che tuffarvi nella nostalgia delle notti magiche italiane del 1990 e seguire l’avventura on the road di Yuri e Flavio.
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