Orfani: Nuovo Mondo, che finale di stagione!


Orfani: Nuovo Mondo 12Pensate che un fumetto di fantascienza, magari anche movimentato e violento, non possa parlare di migrazioni, esclusione sociale e terrorismo? Beh, allora dovete proprio leggere Orfani: Nuovo Mondo. Già, perché Roberto Recchioni lo ha fatto di nuovo. Dopo aver letto quasi tutti i suoi lavori uno pensa di aver capito come ragiona. Dove andrà a parare questa volta. E invece no, lui ancora riesce a sorprenderti con un finale di stagione da urlo, da rimanere senza fiato.

Sì perché dopo le vicende delle prime due stagioni – con l’addestramento degli Orfani, i guerrieri perfetti, e la ribellione di Ringo, uno di loro – la terza ha portato con sé diverse novita, prima tra tutte un radicale cambio di scenario. Lasciata indietro la Terra morente, infatti, il gioverno della presidentessa Jsana Juric si è trasferito sul pianeta di Nuovo Mondo, scelto per dare un nuovo inizio alla razza umana grazie a un gruppo di coloni accuratamente selezionati.

Un viaggio dal quale in molti rimangono esclusi, e che qualcuno prova a compiere illegalmente. È il caso di Rosa, che va incontro ai primi guai già durante il tragitto, visto che il cinico scafista spaziale Cesar non si fa troppi scrupoli a disfarsi del suo carico di vite umane quando viene intercettato dalla guardia di frontiera di Nuovo Mondo. Continuano quindi le peripezie vissute dalla figlia di Ringo, che nel corso di Orfani: Nuovo Mondo emerge definitivamente in tutta la sua forza di straordinario personaggio femminile.

Sola, incinta, braccata dalla polizia robotica della Juric su un pianeta selvaggio e ostile, la protagonista dovrà farsi necessariamente piacere la compagnia di Cesar e degli altri sopravvissuti che incontra lungo la sua strada. Clandestini come lei, in aperta violazione delle leggi sull’immigrazione e in cerca di un destino diverso da quello in cui li hanno relegati la volontà del governo e l’indifferenza dei coloni. A metà stagione, ecco la svolta decisiva: attenzione, perché qui cominciano gli spoiler.

Orfani: Nuovo Mondo 11Appena dopo aver dato alla luce suo figlio, infatti, Rosa viene tradita da uno dei suoi compagni, privata del bambino e consegnata alla Juric, che la sbatte sul fondo del Pozzo, il carcere di massima brutalità – più che sicurezza – dove sono rinchiusi gli “elementi di disturbo” per la vita della colonia. La protagonista però non si dà per vinta, riesce a evadere e convince i prigionieri a ribellarsi con l’aiuto dei compagni che nel frattempo ha ritrovato.

La marea della rivolta sale, e mentre si avvicina lo scontro finale vengono liberati anche i detenuti più giovani, costretti a giocare incessantemente a un videogame attraverso il quale comandano a distanza i robot della guardia di frontiera, uccidendo decine di immigrati clandestini come loro.

Bloccati nella loro avanzata da un elemento imprevisto e imprevedibile, Rosa e i suoi si ritrovano costretti a trattare con la Juric, compiendo la scelta più estrema: allestito uno scenario improvvisato con tanto di videocamera e bandiera nera appesa al muro (vi ricorda qualcosa?), la giovane leader rivoluzionaria comincia a uccidere uno per uno gli ostaggi inginocchiati, per dimostrare alla presidentessa che i ribelli fanno sul serio.

Nel bel mezzo di questo climax, reso epico da disegni e colori come sempre maestosi – in particolare quelli del neveriano Giancarlo Olivares per il numero 11, Hardcorequando tutto sembra andare tragicamente come da pronostico, arriva il colpo di scena che regala a Orfani: Nuovo Mondo un finale di stagione davvero sorprendente, con due morti eccellenti che farebbero invidia al miglior George R.R. Martin e al suo Trono di Spade.

Orfani: JuricE ora? Proprio sul più bello, mentre arriva al massimo la curiosità di conoscere il destino dei personaggi rimasti in gioco dopo il finale di Orfani: Nuovo Mondo, la trama principale si interrompe per sei mesi, lasciando spazio a due miniserie di tre numeri ciascuna. La prima sarà dedicata proprio a Jsana Juric, per la sceneggiatura di Roberto Recchioni e Paola Barbato con i disegni di un altro neveriano d’eccezione, Roberto De Angelis.

Della seconda invece si sa soltanto che tornerà a raccontare una vicenda collettiva e di ampio scenario, sceneggiata da Emiliano Mammuccari – co-creatore della serie – Mauro Uzzeo e Giovanni Masi. La sesta e ultima stagione, come anticipato dallo stesso Recchioni, tornerà al formato di dodici numeri, con una narrazione incentrata su un solo personaggio a conclusione della saga.

Che dire di più? La tempesta infuria dentro e fuori le serie a fumetti, ma almeno per quanto riguarda Orfani siamo nelle sapienti mani di un nocchiero esperto come Roberto Recchioni. Se come me siete curiosi di sapere come andrà a finire, non vi resta che continuare a seguire la serie. E naufragare, dolcemente, in questo mare.

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