Erased – La città in cui io non ci sono


Settembre, si sa, è un mese di nuovi inizi: iniziano le scuole, inizia l’autunno, iniziano nuove serie tv. E iniziano nuovi fumetti! Erased è una delle novità Star Comics, in uscita dal 14 Settembre, che ero davvero curiosa di provare, in quanto la trama è già abbastanza singolare da incuriosire i lettori; il titolo originale completo è già una spia di questa particolarità, Erased – La città in cui io non ci sono (Boku dake ga inai machi).erased-1

Erased è uscito in Giappone nel 2012 e si è concluso nel 2016, completo di una serie tv ed un paio di spin-off, a testimonianza della buona accoglienza ricevuta dal pubblico nipponico nei confronti dell’opera di Kei Sanbe, autore ancora giovane e con poche opere arrivate fino al grande pubblico internazionale.

Erased mi ha colpito subito dal mini riassunto in quarta di copertina: Satoru Fujinuma, il protagonista, è un giovane con velleità da mangaka (ovvero autore di manga), di scarsissimo successo, che ha un potere davvero particolare, chiamato Revival. Questo potere lo costringe a rivivere determinati momenti in un loop fino a che lui non capisce cosa deve modificare nella realtà e, di conseguenza, evitare che alcuni fatti si avverino, in particolare incidenti e tragedie. La prima cosa che difatti il protagonista del manga compie, anche per dimostrare al lettore l’entità del suo potere, è sventare un tremendo incidente stradale.

Eppure il Revival pare marginale alla storia ed al suo svolgimento, mentre incontriamo la madre di Fujinuma, Sachiko, e una studentessa che lavora come porta pizza insieme al protagonista, Airi Katagiri. L’intero primo volume serve difatti a costruire una sorta di suspance, facendo intuire come nel passato di un Fujinuma bambino sia accadute cose terribili che lui ha volontariamente tentato di dimenticare, e mentre i ricordi riaffiorano a brandelli sembra sempre più chiaro che quello che si credeva ormai risolto non lo è affatto e probabilmente 18 anni dopo è giunto il momento di affrontare la verità.

E’ proprio quando il presente si concretizza in qualcosa di tremendo che il potere di Fujinuma torna a fare la parte del leone nella storia e, con un colpo di scena da maestro, conclude il primo volume con un climax che lascia il lettore ad occhi spalancati insieme al protagonista, facendo capire che la vera storia inizia proprio in quel momento.

Ho trovato molto interessante l’interpolazione di ricordi di Fujinuma bambino all’interno del presente, man mano che gli tornano in mente, in modo da permettere a chi legge di ricostruire gli avvenimenti passati insieme al protagonista, mettendo insieme una storia francamente agghiacciante e al tempo stesso presentando quelli che saranno altri personaggi di spicco nella trama futura.

Mentre la partenza del manga sembra effettivamente un po’ lenta, serve in effetti a spiegare il carattere solitario e brontolone di Fujinuma, e quello che si scopre nel passato fa luce sulle motivazioni inconscie del suo io presente.erased-2

Le tavole sono piacevolmente dettagliate, i personaggi ben caratterizzati ed in generale è davvero un’opera dove nulla è realmente superfluo: ogni minima sfumatura è un indizio su di un passato per ora nebuloso, benché di certo ci voglia un po’ ad abituarsi al caratteraccio scostante del protagonista!

In sostanza per ora mi sento di dire che il primo volume è stato davvero un’esperienza piacevole e mi ha lasciato con la voglia di vedere cosa succede dopo, ai posteri l’ardua sentenza.

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