Overlord, da romanzo a manga


Questo mese mi sono messa a ficcanasare tra le nuove uscite, nella speranza di trovare qualcosa che destasse il mio interesse, e sul bancone del fumettaro di fiducia, con una delle copertine più sovraffollate che io abbia mai visto, stava Overlord.

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Ovviamente non ho saputo resistere al richiamo del fantasy ed il nuovo manga edito da J-POP è venuto a casa con me!
Overlord è in origine una Light novel (romanzo illustrato giapponese) scritta da Kugane Maruyama ed illustrata da so-bin che dal 2012 ad oggi conta ben 10 romanzi all’attivo e, visto lo straordinario successo, è stata trasposto in un manga edito dalla Kadokawa Shoten a partire dal 2014, adattata da Satoshi Oshio e disegnata da Hugin Miyama, pur mantenendo intatto il character design ideato da so-bin; per ora il manga in patria conta solo 3 takobon già pubblicati con il quarto in uscita a fine giugno, mentre dell’anime prodotto da Madhouse si può già trovare la serie completa da 13 episodi sul sito della Yamato Video. 


Aprendo il manga si nota subito la cura per i personaggi, molto dettagliati e dall’aspetto spesso sorprendente: il protagonista del manga, Momonga , infatti è un gigantesco scheletro, servito da uno stuolo di creature, umanoidi come no, che vivono al solo scopo di vederlo trionfare su chiunque provi anche solo ad avvicinarsi.
La trama a dire il vero è inizialmente qualcosa di già visto, soprattutto per chi conosce già Sword Art Online: il protagonista rimane intrappolato all’interno del suo gioco MMPORG preferito e deve imparare a vivere nella vastità di un mondo fantasy. Peccato che, mentre in SAO questo avvenimento sia un vero e proprio trauma per i giocatori, in Overlord il protagonista, dopo un iniziale sgomento, decide che restare su Yggdrasil sia la cosa migliore che gli sia mai capitata ed inizia ad esplorare le sue possibilità.

Per Momonga la vita è certamente molto semplice: capo di una delle Gilde più potenti del gioco, Ainz Ooal Gown, situata nell’inespugnabile fortezza di Nazarick , è uno dei personaggi più forti  e  quando realizza di non essere più online sul server di Yggdrasil, bensì in un mondo reale, verifica immediatamente di aver mantenuto gli stessi distruttivi poteri che aveva giocando.Y550l6d

Da lì a decidere di conquistare il mondo il passo è breve.
È molto interessante come il manga ci mostri anche delle schede di descrizione del gioco Yggdrasil per far capire al lettore come funzionano abilità, oggetti e magie, proprio come in un MMPORG della vecchia scuola (se non sapete cosa sia un MMPORG date un’occhiata a una cosina chiamata World of Warcraft ), ed il gioco stesso abbia funzioni estremamente particolari, prima tra tutte la possibilità per i giocatori di creare NPC (Non-player character, oppure in italiano PNG: personaggio non giocante) che interagiscono anche con gli altri personaggi del gioco.

Ed è proprio con uno stuolo di PNC che Ainz (Momonga in quanto capo gilda viene chiamato col nome della Gilda stessa) resta intrappolato: uno gruppo eterogeneo di personaggi dal buffo tenero e carino all’inquietante tetro e probabilmente dotato di istinti omicidi accomunati da un’unica caratteristica, la totale e incrollabile fedeltà a Lord Ainz!

Nonostante la trama inizialmente sia, come già detto, qualcosa di ripetitivo e già sentito,  ho apprezzato moltissimo l’approccio totalmente diverso del protagonista che ad un certo punto decide coscientemente di trovarsi nella situazione migliore possibile: la sua vita reale fa schifo e l’unica soddisfazione abbia mai avuto è il suo ruolo di capo in Yggdrasil.

Benchè l’inizio del manga sia, a parer mio, un po’ confuso, il buon numero di domande irrisolte che il primo volume di Overlord lascia in sospeso porta il lettore a voler continuare la scoperta di quest’opera e la grafica accattivante di questo prodotto insieme ad uno stuolo di personaggi intriganti lo collocano tra i manga di cui sentiremo ancora parlare prossimamente!

 

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