Jeff Lemire: un canadese alla conquista dei comics


Lemire DescenderJeff Lemire, classe ’76, canadese purosangue da Essex County, Ontario, può definirsi a tutti gli effetti un diamante ormai non più grezzo.

Iniziata la sua carriera di fumettista nel 2003 con autoproduzioni, nel frattempo ha fatto molta strada, arrivando a scrivere e disegnare per colossi come Dc Comics (Batman, Superboy, Animal Man, Green Arrow, Justice League Dark) e Marvel (Old Man Logan e il recente All-New Hawkeye). Ecco alcune sue opere più significative.

Dopo il fulminante esordio con Cani smarriti, Lemire si cimenta in quella che è tuttora la sua opera più significativa, Essex County (2007-2009, in Italia per Panini 9L, 2013).

Lemire essex-countyRacconto corale di una famiglia disfunzionale, la storia si svolge tra le campagne nelle quali l’autore è cresciuto e la città di Toronto nella quale ora vive: i protagonisti, legati tra loro da un passato colmo di imperdonabili errori, mostrano al lettore tutta la loro fragilità e solitudine, ma il vero protagonista resta lo spazio onirico e immobile della contea di Essex, che contrasta irrimediabilmente con il caos della città.

Tra il 2009 e il 2012 Lemire sonda il mondo del fantastico con Sweet Tooth (Vertigo, Rw Lion), opera seriale in 40 capitoli, ambientata in un mondo dove un terribile morbo ha decimato la popolazione umana.

Lemire sweet toothClassici scenari apocalittici, superstiti dediti a violenze o fanatismi, ma una peculiarità: i nati dall’arrivo del virus sono bambini ibridi con tratti animali. Ancora una volta la lente d’ingrandimento si focalizza sugli emarginati, sui diversi e i dimenticati e i sentimenti struggenti e innocenti del protagonista Gus commuovono non poco il lettore.

Nel 2012 ecco il passaggio al graphic novel con Il saldatore subacqueo (Panini 9L), nel quale i temi drammatici del passato oscuro e delle insicurezze da esso causate tornano in netta evidenza. Protagonista centrale della storia è Jack Joseph, il saldatore del titolo, abituato letteralmente alla pressione degli abissi marini, ma non a quella che comporta divenire padre.

Lemire Il-saldatore-subacqueoDi nuovo, è negli eventi del passato che Lemire pone la soluzione ai dilemmi e alle ansie che aumentano in Jack con l’avvicinarsi del parto. Il tratto quasi abbozzato e grezzo, con un bianco e nero sporco, rende l’atmosfera cupa e surreale, mentre le vignette possono distinguersi da minute (12 per tavola) ad ampie strisce orizzontali, fino a raggiungere le magistrali tavole a pagina intera.

L’amore per la fantascienza che nutre fin da piccolo porta invece Lemire a scrivere Trillium (Vertigo, RW Lion 2014), miniserie che parla di un incontro (im)possibile tra una scienziata del 3797 e un reduce della Grande Guerra del 1921. Sono le rovine di templi Inca e i fiori ingeriti di una civiltà aliena che permettono ai due personaggi di superare le barriere del tempo e incontrarsi.

Lemire TrilliumGraficamente Lemire sperimenta al massimo: si sbizzarrisce in tavole dai colori a tratti tenui o intensi, inventa un alfabeto alieno (con tanto di glossario a fine volume) e arriva a narrare due storie parallele capovolgendo le vignette nella stessa pagina.

Infine giungiamo al 2015, anno in cui esce il primo capitolo di Descender (Bao Publishing): ancora una storia di fantascienza, che ha come personaggio principale il giovane androide da compagnia TIM-21. In una galassia dove ogni specie, umani e alieni, ha subito un terribile attacco da parte di sconosciuti robot chiamati Mietitori, si decide di reagire sterminando tutti gli androidi costruiti fino a quel momento.

TIM-21 si risveglia 10 anni dopo il massacro, unico superstite della sua specie, e scopre di avere al suo interno lo stesso schema base dei famigerati Mietitori, cosa che gli farà piombare addosso fin troppe attenzioni. L’opera si concentra soprattutto sui sentimenti e le emozioni provate dal protagonista e dai comprimari, e dato che in buona parte si tratta di macchine, si capisce subito che non siamo di fronte ad un prodotto comune.

Lemire Descender1Jeff Lemire infatti ci ha abituato ad indagare le relazioni sociali tra i suoi personaggi e focalizza la sua attenzione sulla psicologia delle figure, piuttosto che sull’azione (che però non manca affatto, anzi è a tratti parossistica). La serie è concepita insieme a Dustin Nguyen, autore delle immagini realizzate ad acquerello, semplicemente splendide ed evocative di un mood nostalgico e vagamente retrò.

Jeff Lemire è autore romantico e toccante: in ogni sua narrazione, che si tratti di storie realistiche o di fantascienza, si nota l’ossessione per le figure sole, che hanno in qualche modo l’intrinseca missione di evadere dalla loro tenebrosa – e spesso autoinflitta – solitudine, come accade anche in The Nobody (edito in Italia da Planeta De Agostini).

«Ci sono soltanto due modi per essere completamente soli a questo mondo… perdersi tra la folla, o in totale isolamento» dice uno dei protagonisti di Essex County. Lemire ci dimostra che scavare tra le proprie paure, trovare il coraggio di accettare i propri sbagli e aggrapparsi alle persone da amare sono gli unici modi per evadere dalla prigione dell’animo. Pronti alla fuga?

https://www.youtube.com/watch?v=Hu3TtcuqIrU

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