Sua maestà, il Gatto!


Il 17 febbraio in Italia si celebra la festa del gatto, a cui il museo WOW Spazio Fumetto di Milano dedica tre settimane di esposizioni ed eventi speciali. Questo felino, amato da molti e mal sopportato da altri, è infatti grande protagonista anche nel mondo dei fumetti. C’è un genere, in particolare, che sembra attrarre i gatti come un gomitolo di lana: la striscia.

Una rassegna sui gatti nei fumetti deve per forza cominciare da Garfield: creato nel 1978 da Jim Davis, il pigrissimo gatto arancione che odia i lunedì ha ormai raggiunto la fama mondiale. Questo grazie innanzitutto al successo della sua strip quotidiana: pubblicata da oltre 2.500 giornali in tutto il mondo, Garfield and friends è la striscia più diffusa di sempre. La forza del fumetto è tutta nel suo protagonista: Garfield è il simbolo di tutti i gatti di casa pigri, viziati e grassi, che non sanno far altro che mangiare e dormire. Nel suo rapporto con il padrone Jon Arbuckle e con gli altri animali presenti nella striscia queste caratteristiche producono situazioni divertenti, in grado di strappare facilmente una risata a chiunque abbia mai avuto un gatto vagamente simile a Garfield.

Ma nelle grandi strisce targate Usa il gatto è protagonista anche quando non c’è: è il caso dei Peanuts di Charles M. Schulz, dove lo stupido gatto dei vicini è quotidianamente in lotta con Snoopy, il cane di Charlie Brown. Il celeberrimo bracchetto prova nei confronti dei gatti un disprezzo direttamente proporzionale ai graffi che si becca ogni volta che si fa sentire ad esprimere apprezzamenti negativi nei confronti dei felini. Una battaglia che non è l’unica nel mondo dei fumetti, dal momento che un altro gatto molto noto nel mondo dei comics risponde al nome di Pietro Gambadilegno. Se lo stupido gatto dei Peanuts è permaloso e aggressivo, il ladro disneyano, eternamente sconfitto dalla superiorità dell’impeccabile Topolino, mette in luce altre due caratteristiche tipicamente feline: la furbizia e una naturale vocazione per le malefatte, che però nascondono in realtà un cuore buono. Prima di un breve excursus nel mondo dell’animazione, una citazione la merita anche Catbert, il “malvagio direttore delle risorse umane” della striscia Dilbert, di Scott Adams. Nato quasi per caso, il personaggio è diventato una comparsa abituale della serie grazie all’entusiasmo suscitato tra i lettori.

Ed eccoci dunque all’animazione, che mai come in questo caso è trasversale al mondo del fumetto. Personaggi come Felix il gatto, Tom di Tom & Jerry o Gatto Silvestro hanno fatto la storia del cartoon, e inevitabilmente le loro gesta sono arrivate a riempire anche le pagine dei comics. Queste star della televisione e del cinema, sulla cresta dell’onda da ben più di mezzo secolo, hanno oggi un degno erede. Si tratta di Simon’s Cat, serie animata di grandissimo successo firmata dal britannico Simon Tofield, che proprio oggi è l’ospite d’onore delle già citate Giornate del Gatto di Milano. Diffusa attraverso YouTube, grazie all’affetto dei numerosissimi fan la serie con protagonista il dispettoso gatto dell’autore è sbarcata su libri e quotidiani, con una striscia pubblicata dal Daily Mirror. Il gatto di Simon Tofield è addirittura geniale nei modi in cui arriva a stressare il proprio padrone per avere cibo o attenzione, ma riesce comunque a risultare dolce come ogni micio anche nel momento in cui fa danni irreparabili. Ed è proprio questo l’aspetto su cui vorrei concludere: qualche amante dei felini potrebbe obiettare che i fumetti sottolineano solo gli aspetti negativi del gatto. Ma a ben guardare non è così: anche se sono pigri, dispettosi e a volte indisponenti, i mici dei comics sono spesso ritratti con l’affetto tipico di chi li ama. Insistere sui loro difetti è solo un modo per rendere i protagonisti familiari al lettore, evidenziando ciò che chiunque abbia un gatto può vedere ogni giorno. E per divertirsi un po’ insieme ai nostri amici felini, che restano compagni di casa insostituibili nella loro unicità.

1 comment

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  1. Luca Rasponi

    Questo numero della rubrica è dedicato a Mone, un micio molto speciale che questa notte ci ha lasciati dopo tanti anni di affetto e coccole. Ci mancherai…

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