Un anno di addii: Gene Colan e Francisco Solano López


L’anno appena trascorso non è stato particolarmente felice per il mondo del fumetto. Nel 2011, infatti, se ne sono andati quattro grandi disegnatori, tre di comics americani e un capostipite della scuola argentina, oltre naturalmente a Sergio Bonelli, colonna portante dell’omonima casa editrice e del fumetto italiano in generale. Con una serie di tre articoli settimanali proviamo a ricordare questi cinque grandi personaggi del fumetto internazionale.

Gene Colan: l’innovazione della Silver age.

Il primo a lasciarci è stato Gene Colan, il 23 giugno. Classe 1926, il disegnatore nato nel Bronx, Gene Colan ha caratterizzato la Silver age con il suo uso attento e affascinante delle ombre, insolito e innovativo per il fumetto americano dell’epoca. Arrivato alla Marvel negli anni ’60, Colan si fa notare disegnando Namor, Iron Man, Capitan America e Doctor Strange. Ma è con il lavoro su DareDevil che arriva la consacrazione, con 80 numeri disegnati dal 20 al 100 della serie tra il 1966 e il 1973. Alla Marvel è autore anche delle tavole di Howard the Duck di Steve Gerber, un fumetto di satira sociale con protagonista un irascibile papero antropomorfo (infelicemente ribattezzato Orestolo nell’edizione italiana). Il suo ultimo lavoro per la Casa delle Idee è Tomb of Dracula di Marv Wolfman, serie di 70 numeri uscita tra il 1972 e il 1979 divenuta ormai un introvabile cult del genere horror, che vede tra i comprimari la prima apparizione del cacciatore di vampiri Blade. Trascorre la prima metà degli anni ’80 alla Dc Comics, dove disegna Wonder Woman e Batman, dando vita a Killer Croc assieme allo sceneggiatore Gerry Conway. Entrato nella Will Eisner Award Hall of Fame nel 2005, ha vinto assieme a Ed Brubaker anche il premio per il miglior one-shot del 2010 con il numero 601 di Capitan America.

 

Francisco Solano López: il papà dell’Eternauta.

L’estate 2011 si è portata via anche Francisco Solano López, disegnatore argentino autore delle tavole dell’Eternauta, scomparso il 12 agosto scorso. Nato nel 1928, comincia la sua carriera in patria: lavorando alla serie Bull Rocket inizia il suo sodalizio con  lo sceneggiatore Héctor German Oesterheld. Insieme creano la prima serie dell’Eternauta, conclusa dopo una parentesi in terra inglese, dove Solano López disegna per la casa editrice Fleetway storie di guerra e avventura. Il capolavoro assoluto del fumetto argentino narra di un’invasione aliena della Terra vista con gli occhi di un gruppo di amici di Buenos Aires, coraggiosa allegoria della dittatura militare argentina. L’opera incide un segno profondo nella storia del fumetto, ma mette nei guai i due autori: Oesterheld scompare per sempre, mentre Solano López è costretto a rifugiarsi in Europa. Il disegnatore tornerà ad occuparsi in solitaria dell’Eternauta, senza però riuscire ad eguagliare l’ispirazione delle sceneggiature di Oesterheld. Proprio nell’anno della sua morte, Solano López riesce nel progetto a lungo inseguito di dare alle stampe una versione dell’Eternauta graficamente restaurata e nuovamente rispettosa dell’originale formato orizzontale, pubblicata in Italia da Edizioni 001.

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