Tulsa king – Com’è la nuova serie con Sylvester Stallone?


Tulsa king è la nuova serie con protagonista Sylvester Stallone, qui nei panni di un boss mafioso italo-americano che (dopo 25 anni di prigione) viene spedito forzatamente nella città di Tulsa. Qui dovrà ricostruirsi una vita mentre affronta nuove e vecchie minacce.

La prima stagione è disponibile su Paramount Plus e vi consiglio caldamente di recuperarla.

Tulsa king – Nuova casa, vecchia vita

La serie ideata da Taylor Sheridan – già creatore dell’universo di Yellowstone – vede protagonista Dwigth Manfredi, boss mafioso appartenente alla famiglia Invernizzi appena uscito di galera.

Sylvester Stallone è il protagonista della serie prodotta da Paramount+

Sylvester Stallone al suo primo ruolo da protagonista in una serie tv (Credits: Paramount+)

Dwight – scritto su misura per Stallone, che ha curato anche i dialoghi – si trasferisce da New York a Tulsa, in Oklahoma , per ordine del capoclan Pete Invernizzi. Nel nuovo habitat dovrà ricrearsi una vita e rimettere in piedi gli affari, creando una squadra di improbabili criminali al suo servizio.

Ma ovviamente, nel fare ciò, pesterà i piedi a qualcuno. E dovrà guardarsi le spalle da coloro che un tempo riteneva suoi alleati.

Il gangster buono di Sylvester Stallone

Il personaggio interpretato da Sylvester Stallone è un gangster quasi “scorsesiano”, ovvero un mafioso romanticizzato che si diverte a fare il suo “mestiere” e che in fondo è un bravo ragazzo. Semmai sono cattive le cose che gli capitano.

Una scena di Tulsa King

Una scena di Tulsa King (Credits: Paramount+)

Al di là di questa visione romantica della malavita – tipica dell’intrattenimento americano – il personaggio di Manfredi è ben scritto, con punti di forza e altrettante debolezze che lo rendono subito molto umano.

È facile empatizzare con lui e l’intepretazione di Stallone è ottima. L’attore è capace di restituire anche solo con lo sguardo i tormenti del suo gangster – come il miglior Rocky. Ma è altrettando bravo a restituire la rabbia e l’aggressività di un uomo che non va provocato – come il miglior Rambo.

Tulsa king gioca con il dramma e la commedia

La peculiarità di Tulsa king sta nel fatto che sappia mescolare i generi in maniera molto efficace. Il tono è quasi quello di un western, di cui il creatore Sheridan è un maestro.

Da questo genere riprende lo schema della città monotona che diventa teatro di guerra tra bande rivali a causa dell’arrivo di un forestiero. Al contempo però non mancano i momenti drammatici ed emotivi, che come nelle migliori serie sono dati anche dallo sviluppo e dai fantasmi interiori dei personaggi, oltre che dagli eventi in sé.

Sylvester Stallone è Dwight Manfredi in Tulsa King

Sylvester Stallone è Dwight Manfredi in Tulsa King (Credits: Paramount+)

Inoltre sia il Manfredi di Stallone che i comprimari sono dotati di una buona dose di ironia, capace di stemperare la tensione al momento giusto, permettendo allo spettatore di rifiatare.

Se cercate una una serie adrenalinica costellata di personaggi ben caratterizzati, Tulsa king è il prodotto che fa per voi.

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